trampolinotonante

cara Arw, io questa foto l'ho trovata e non so come. Mi ha preso completamente e ho immaginato tantissime cose e anche bellissime! Non è il cavallo che lo porta in giro, per niente, è lui che ormai perfettamentye consapevole del suo stato non trova luoghi dove sostare e manifestarsi. Il suo tempo è passato, forse per sempre, ha la tristezza denjtro, velata, consapevole, ma lui è pago di quel che è, di quel che il TEMPO ha osato di lui, di quel che gli uomini han fatto, ora è immerso nel vago , nella bruma, ma non scompare. L'unica cosa che gli resta è la consapevolezza di esere senza tempo, di essere il solo e solo rimaerrà nella sua ormai logora grandezza. Il Don Chisciotte alla fine muore, per le ferite riportate nel combattimento per difendere i suoi ideali e la sua Dulcinea. Lui invece non muore, perchè l'animo umano dentro dentro, ma proprio nel più profondo lo vede ma non lo gaarda più con lo stesso occhio. E così lui quale simbolo di un sentimenhto nobilissimo , trova posto nel Tempo, laddove nessuno lo può più scalzare o disturbare! Non è come un quadro in un Museo, ma è qualcosa di vivo , i9mmerso nella bruma del mare, e per poterlo vedere occorre sentire l'indefinito, il vago, lo stesso aggettivo che tu hai utilizzato. Grazie. tt