trampolinotonante

Serval carissimo, forse siamo condannati a scrivere frammenti, poichè in fondo c'è un solo modo per nascere ma ci sono molti modi per morire. Siamo come quei monumenti delle città antiche, frammenti che giocano con la luce del sole, ormai. Ma anche noi abbiamo i nostri monumenti. I nostri sono fatti di acciaio, ma non sono diversi da quelli di pietra poichè poggiano su piedistalli di pietra e per essi , se ben ricordo , vale ciò che diceva Brecht( ho faticato a ritrovare sto passo):"..Von diesen Staedten wird bleiben:der durch sie hindurchiging, der Wind!" ( trad. "Di queste città rimarrà ciò che le ha attraversate, il vento!"). Spettrale! Ma quale mia consolazione, ho inserito l'ultima immagine con la didascalia in latino, una frase di Orazio " Non omnis moriar" ( non tutto morirò) ovvero rimarrà qualcosa di me, un frammento , pur piccolo ma un qualcosa rimarrà! Consolazione? E della nostra giovinezza o di un amore, o di un difficile percorso di vita, o di giorni e giorni di disperazione, o di una persona cara ? Rimarranno frammenti che a volte , come tu dici, " fanno venire le lacrime agli occhi". Il frammento si distingue per la sua asprezza, e quando i duri spigoli tagliano c'è anche il sangue!Certamente ed è così per tutti. Vorrei essere la piccola forma perfetta dell'uovo, vorrei avere l'eleganza della totalità, essere un poema compiuto ma come ho detto al principio c'è un solo modo di nascere ma molti modi per andar via! La vita, nella sua totalità , solo lei, è talmente perfetta come idea, che è come fosse un concentrato di inizio e fine, capace proprio in virtù di questo, di cancellare tutto ciò che sta in mezzo. Grazie del tuo intervento. tt