Creato da: tantahontas74 il 20/04/2007
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IL MIO ADORATO BABBO NON Cè PIù

Post n°431 pubblicato il 04 Ottobre 2010 da tantahontas74

Avevo dimenticato quello che scrissi in luglio in questo blog...
Parlavo di due metastasi, ed invece scoprimmo che una era un residuo infiammatorio e l'altro un piccolo tumore del colon. Piccolo ma sempre un cancro.si doveva operare.
Io gli propongo milano, san giovanni rotondo..ma loro (mio padre e mia madre ) NON VOGLIONO.Abbiamo litigato per 2 mesi, sempre per lo stesso motivo, era mio padre ed avevo il diritto di decidere anche io cosa fosse giusto per lui.Nel frattempo mi presi un po di tempo, un mese, magari sarei risucita a convincerli.Lo obbligai ad andare a farsi una settimana al mare in un villaggio all inclusive, non ci era mai stato.Come era tenero quando ritornò, mi diceva che in vita sua non aveva mai visto tanto cibo e tanto servizio ..anzi mi disse che il prossimo anno avrebbe voluto andare in un cinque stelle con il servizio massaggi incluso.Ero cosi felice che ci fosse andato, seppure mia madre a continuato a mugugnare che il cibo era troppo, che a lei non serviva che le facessero il letto...a lei..a lei...
Ma questi due mesi sono stati impossibili, non accettavo che si volesse far operare qui nel nostro ospedale ed erano liti, liti ogni giorno, andai anche al comune per chiedere la tutela legale di mio padre ma mi sà che quella domanda ancora non l'ha letta nessuno..ed intanto lui è morto.
Lui era provato dagli ultimi anni pieni di malattie che seppure avevamo risolto lo avevano portato ad uno stato depressivo che alla fine deprezzava la sua vita stessa,qui nel nostro ospedale c'era di buono il viavai delle mie colleghe, le operatrici che leggendo la sua cartella gli facevano "oh ma lei è il papà di natalina",un caffe sempre pronto al secondo piano, i pasticcini della mia caposala per colazione..ecco perchè era sereno, ma io no.Non dimenticherò maii quando la mia caposala lo invitò per il solito caffe lui le disse -Sa signora, io qui sto bene...è a mia figlia che dobbiamo convincere- riferendosi al fatto che non mi vedeva tranquilla in quell'ospedale.
Un ospedale senza rianimazione, un ospedale senza piani di lavoro, un ospedale che usa le consulenze solo quando si verifica il fatto acuto...ma diceva -io sto bene che vuoi che mi succeda,a milano tutte quelle viste alla mattina nemmeno dovessi morire,mi innervosivano pure  -
Si opera intervento impeccabile, non un goccia di sangue sulla garzina, non un dolore alla ferita.Ma io sapevo che lui aveva problemi neurologici, prima di ricoverarlo avevo parlato con il suo neurologo che mi aveva ridotto la terapia,ma sapevo benissimo che lì dentro nessu neurologo lo avrebbe mai guardato.
Sapevo che faceva la levodopa che con l'anestesia può dare problemi cardiaci, ma sapevo benissimo che li dentro nessuno si sarebbe mai posto il problema di un consulto cardiologico.Io ci lavoro lì...
I primi due giorni stava spelndidamente, almeno fisicamente, poi la sua testa era andata a fare viaggietti per conto suo, ma erano i farmaci che davano queste comlicanze lo sapevamo, a milano che veniva tuttele mattine il neurologo ci dicevano di assecondarlo, e così facevamo qui .
La notte io lavoravo al piano di sotto e lui era al piano di sopra assistito da mia mamma, lui parlava di un contratto per la marina, diceva che doveva riparare una certa cosa..ed io lo assecondavo.Poi gli dissi-Dormi adesso che se viene il dottore e ti sente parlottare ancora a mezzanotte mi fa licenziare..-Il medico passo a salutarlo e gli fece -Dottore sei licenziato!-Era pieno di energie...mi ero convinta che l'ambiente psicologico dato da quelle persone che lo conoscevano tutti come il mio papà forse aveva fatto piu della medicina precisa e accurata del nord italia.
Al mattino andai dal neurologo dell'ospedale , gli dissi di mio padre, ma si limitò a darmi dei consigli terapeutici, non vlevo costringerlo a venire avisitarlo, ero stanca di impormi gia quando faccio l'infermiera..adesso anche come parente..uff.Chiamai il suo neurologo di fiducia e mi disse che sarebbe stato qui a martina il sabato, la mattina dopo,e passava a visitarlo lui.
Andai dal fisioterapista e gli spiegai le mie ansie riguardo al fatto che esendo un paziente neuorologico andava alzato dal letto prima degli altri per non avere trombosi o danni celebrali in genere,ma li erano due giorni che lo lasciavano nel letto e  nemmeno  una figlia cicciona riesce a muovere da sola un ammalato di parkinson.Mi disse di parlarne al fisiatra ,bussai alla sua porta e quando gli chiesi -distrurbo-lui mi rispose -sì-poi gli dissi che avevo mio padre ricoverato ed avevo bisogno di un piano riabilitativo mi rispose che dovevano essere i medici a richiederlo altrimenti io da sola avrei fatto danni..anzi aggiunse io oggi non ho nemmeno il tempo di vederlo anche se me lo chiedono i suoi medici...così chiesi al fisiterapista di salire per il giorno dopo in segno di amicizia fra colleghi per abbozzare un piano di riabilitazione.
Rimasi poi con lui tutta la mattina, lui scherzando mi chiedeva quanti giorni di vita gli aveva dato il medico ed io gli rispondevo "ehy monello ,vedi di campare a lungo che tua moglie te la sei scelta tu,non voglio eredità tue..." e lui rideva .
Poi vado aprendere mia mamma..e vado a taranto a sbrigare certe pratiche di lavoro..quando alle 20 mi chiama mamma e mi dice che mio padre sta male ,lui le strappa il telefono dalle mani ed urla
-Natalina.dove sei,sti bastardi mi stanno facendo morire,sto male..
-Babbo arrivo subito ok? Chiama gli infermieri ok ? Digli che sei operato di polmone ok ?
-Non scerzo porco cane Natalì...io sto male
-Suonate il campanello...arrivo

Durante la strada del ritorno ,20 minuti nn di piu mi richiamano ,è mio padrenon riesco a capirlo la voce è affanata, urla solo natalina e non capisco cosa dica,io ho paura urlo anche io -fate chiamare un neurologo,fate chiamare un cardiologo diteli che fai la dopamina ok? -Conosco bene la situazione di mio padre nella testa mi frullano 300 ipotesi...
Le scale fatte 4 alla volta ,il cuore in gola , la porta della stanza di mio padre si apre tutti i medici intorno a lui..un consulto INTERDISCIPLINARE  finalmente, ma un consulto su lui che era MORTO.

Sono stata accanto a lui 4 giorni in obitorio..nessuno è venuto a dirmi di cosa è morto.
Io lo sò ...cazzo lo sapevo già da mesi fa come sarebbe morto...ma nessuno mi dava retta.E' come affidare un neonato nelle mani di un bambino di 5 anni.Il bambino di 5 anni ti sa guardare una bambola...ma non può pretendere che comprenda certe cose.

Lo sapevo..e non mi ha dato retta nessuno

Litigavo come una indemoniata con tutta la famiglia ed ora mi rispondono- Meglio così tanto non  doveva mica vivere 100 anni con quei problemi...

Chissà se un giorno qualcuno di loro avrà i problemi di mio padre li si tratterà come i cavalli zoppi...gli si spara per non farli soffrire....lo spero..

Ed ora...vorrei tanto andare via da tutti, da chi ha voluto così, da chi non capisce cosa mi hanno strappato dal cuore, da chi pesta i piedi perchè non gliene fotte un cazzo che è morto mio padre ,da quelle merde dei miei parenti a cui avevo chiesto aiuto per far ragionare mia madre ma mi dicevano che non avevano prove che le cose andassero così...vorrei cancellarli tutti,bang così.

La mia rabbia è un fermento...ho voglia di urlare, di spaccare la testa a tutta questa merda in cui lavoro, anche i miei colleghi stessi che lasciano che tutto vada così.
Assassini anche loro .
Cosa devo fare? scrivere ai giornali..un caso di malasanità...ah fra due giorni  passerebbe in terza pagina e tutti direbbero che comunque doveva morire,hanno  solo abbreviato i tempi di qualche anno..che vuoi che sia.Scrivere all'assessore alla sanita della regione, lo feci gia due anni fà ma non è cambiato niente ..una promessa di cambiare le cose,ed invece è sempre peggio.Una denuncia alla direzione aziendale ? Si dice che il pesce puzza dalla testa ....a chi lo dico ?

Lo chiamo, li chiedo di darmi la fede perchè io dimentichi la morte e pensi solo a come sta bene adesso,ma dove la trovi la fede con questo vulcano che ti brucia dentro?

 
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