Angolo Cattivo
"Luminoso e solo, come se fossi la prima stella della sera, minuscolo e buio, come se fossi l’ultimo uomo del mondo."
Post n°568 pubblicato il 17 Marzo 2014 da stringalove
Con fatica affondo sogni perpendicolari nel cuscino. Galleggiano con il mio viso, naufraghi poco temerari nelle paludi della notte. Saprebbero estrarre gocciolante di incandescenze il piccolo sole di un giorno senza data, dilatare dimensioni e prospettive nella puerilità di immagini di grafite e pastello. Non è desiderabile accorciare un'agonia voluta. Il sospiro vive e muore sui crinali di onde lunghe, non lascia scie nel mio cielo basso, conserva scarni sensi di momenti appena trascorsi, rappresi in un odore conservato nella stanza chiusa, concentrati nei segmenti orizzontali di calore, di corpo, di me. Pensieri come serpenti, lunghi e squamosi si arrotolano nella loro scatola, il respiro sarà troppo flebile per destarli, non diventerà suono e voce per incantarli, per inturgidirli come corde appese al vuoto di bocche aperte dal prodigio. Le mie gambe sono vento, gonfiano di tremore le vele della nave, spingono la prua del mio viso dal fango al mare, dal mare all'oceano, e da qui al precipizio dell'orizzonte. La vertigine minima degli occhi che si chiudono, un piede scivola e l'altro inciampa. Salgo i gradini e cado mentre sono fermo, cado ancora pur essendo già caduto. Il tonfo del silenzio si diffonde come eco. Il mio viso è una bambola ed ammicca ai fantasmi evaporati ancorandoli al pavimento, il suo brivido di gomma non ha un volto o una mucosa da cercare ed adorare. Non ha parole dolci per irretire il suo passato, per crepare la pelle delicata di ogni goccia onirica, densa come un mappamondo, volatile come bolla di sapone. Affollo un cinema vuoto in cui proietto immagini senza pellicola che non sento frinire dentello per dentello, e non mi offende il pulviscolo che danza splendido e ribelle nel suo cono di luce. Ci siamo io e tanti altri io, io voglio, io tremo, io vorrei, io gioco, io vedo, io sento, io amo. Siamo io ed tanti altri io, prodotti in scadenza, deperibili al primo sole. Poi non più commercializzabili. |
Post n°567 pubblicato il 14 Marzo 2014 da stringalove
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Post n°566 pubblicato il 10 Marzo 2014 da stringalove
La musica di Angolo Cattivo ritorna con una doppia raccolta di suoni e suggestioni selezionate e divise in due cd in formato mp3. Ogni sonorità sembra incatenata all'altra come un anello orario di vita quotidiana. Nella doppia raccolta sono presenti i più grandi nomi del modern classical, drone, ed ambient, Max Richter, René Aubry, Ólafur Arnalds, Roberto Cacciapaglia, Fabrizio Paterlini, solo per citarne alcuni... |
Post n°564 pubblicato il 08 Marzo 2014 da stringalove
Ho mani fredde che annaspano tra i sette bottoni della camicia ed il brulicare statico di infinite noccioline. Il sapore veloce affonda nella gola afona. La notte mi regala il suo inno monotono di fruscii e pause ovattate. Non posso raccogliermi nelle immagini, solo rivedermi in fotogrammi specchiati di me, di momenti prima. Il mio volto, così come è stato visto, così come l'ho visto io, con uno sguardo che sa più di congedo che di rammarico. La potenza si scarica senza emissione di luce. Ho nostalgico appetito per una tenue sapidità: la punta della lingua cerca la sua preda salina. Il mio corpo ha fragili desideri, offuscare di edonismo il candore della pelle, impregnare le stanze di olii e di presenza, riscaldare pure le pareti di respiro e di voci, di piacere condiviso e gemente. Ho mani tiepide e dita ferme, sazie e distanti da labbra già tentate. Sterilmente suadente ascolto la mia voce nel silenzio. Disteso nella pianura stretta del letto come un prato rovesciato. Io, solo un ulteriore strato del mio parco benessere. Non mi brucierà il sole. Non dovrò appassire, nè sentire sete. Solo l'ispidità del giorno che passa pungerà i polpastrelli. Ho mani calde appese al lenzuolo, separano la pelle e l'aria, sigillano il bozzolo. Nessuna frenesia, dolcezza frenata prima di dannose rincorse, prima del reflusso, quello solito, romanticamente devastante. Gli occhi hanno visto quello che già c'era. Non scriveranno dialoghi nè alimenteranno soliloqui. Il colore dominante non si può stemperare con elegie umide e volti caldi, di brividi frustati prima che siano sensazione. C'è solo fruscio, c'è solo pelle, c'è solo buio. Poi ci sarà domani. |
Post n°563 pubblicato il 12 Gennaio 2014 da stringalove
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Post n°562 pubblicato il 12 Gennaio 2014 da stringalove
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Post n°561 pubblicato il 22 Dicembre 2013 da stringalove
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Post n°560 pubblicato il 12 Giugno 2013 da stringalove
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Le cicche di un portacenere sbadatamente urtato escono fuori dalla barriera corallina, onde e diamanti dissipano, scintillando, il grigiore del fumo. Galleggio nella notte di un letto, nel respiro del vento che mi raccoglie fetalmente con il suo animo freddo. Scanso il passato prossimo, scosto le mani dalle gambe, dal petto, evito di incrociare pezzi di me ed evanescenze di calore. Turchese e bianco tingono l'abitudine scura, acqua e sole mi donano inconsistenza. So inventarmi di essere piccolo, so inventarmi di non esistere. Ci riesco. Non sento la pelle. Vivo meglio così, dormo meglio così. |
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