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Alda Merini e la sua straordinaria follia
Post n°1621 pubblicato il 23 Maggio 2019 da lascrivana
Curiosando tra i social mi sono imbattuta sulla testimonianza di Alda Merini della sua esperienza in manicomio. La sua narrazione mi ha intrigato a tal punto da fare continue ricerche sulla sua poesia e sulla sua biografia. Ammetto con assoluta sincerità che mi sono trovata davanti ad un enigma: possibile che una donna così forte e profonda nel pensiero possa essere stata internata in manicomio? È davvero impressionante la lucidità della sua penna; ha scritto in maniera impeccabile e con una razionalità tale da non far trasparire il benché minimo cenno della sua follia. Mi ha letteralmente scioccata sapere che è stata soggetta a ben 46 elettroshock. La sua poesia così piena di vita e di amore non ha mai perso negli anni splendore. Alda è stata davvero una creatura divina, un personaggio fantastico nata in un tempo sbagliato. Avesse avuto le cure necessarie nella sua famiglia, avrebbe sicuramente inondato tutti con la luce della sua anima; poiché sono convinta che la vita in manicomio faccia ammattire anche chi è sano di mente. Non a caso mi torna in mente un episodio della mia giovanissima vita: avevo 17 anni e a causa di una cura sbagliata per l’acne, mi sono ritrovata a pesare 36 chili con tanto di depressione. Un pomeriggio di domenica, convinta da una nipote coetanea, andammo insieme ai suoi genitori a far visita alla nonna rinchiusa in una casa di cura psichiatrica. Ricordo che avevano ricoverato la nonna all’ultimo piano: quello dei depressi, non dei matti. A rattristarmi maggiormente furono le sbarre di chiusura del reparto dei pazzi, quelli più pericolosi. Ricordo che fui devastata dall’angoscia, e trovandomi in un periodo particolarmente fragile psicologicamente, ne risentii ancora di più. Varcata la soglia di uscita dalla casa di cura, mi armai di una forza e di coraggio che non credevo nemmeno di possedere. Combattei con successo e sconfissi la depressione che mi stava consumando come una candela. Nulla accade per caso, così come l’incontro della lettura sulla vita di Alda Merini che mi ha aiutato a far luce su alcune situazioni che attualmente mi sgomentano.
Alda Merini nuda
"Sono stata io a volerlo. Mi fa sorridere il moralismo della gente, non lo tirano fuori per il nudo in sé, ormai ovunque, ma per quello non perfetto. E' l'imperfezione a scandalizzare, come fosse una colpa. Il mio è stato un gesto di provocazione, e anche di profondo dolore: in manicomio ci spogliavano come fossimo cose. Mi sento nuda ancora adesso."
Quelle come me Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive. Alda Merini |
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