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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Ho scelto la vita.

Post n°1481 pubblicato il 10 Gennaio 2018 da lascrivana

Jean e Louis, due vite che s’imbattono proprio alla fine della strada. All’incrocio uno pensa che prenderà una via diversa; l’altro invece, pensa solo che sia giunto alla fine.

Chi dei due abbia ragione non si sa; l’unica certezza è il passato che si sono lasciati alle spalle.

Entrambi ricoverati nella stessa stanza d’ospedale, quella riservata ai malati terminali; entrambi consapevoli di essere giunti al traguardo.

I loro letti si fronteggiano, pronti al duello che vedrà solo un vincitore. Jean ha vissuto una vita onesta: lavoratore serio e umile, pochi soldi in tasca, ma tantissimi affetti. Aveva seminato tanto di quell’amore, che era impossibile non restituirgliene almeno in parte. Marito premuroso e padre affettuoso; amico fidato e collega disponibile. Erano veramente pochi quelli che si lamentavano di lui; a dire il vero solo i falsi e gli invidiosi.

Louis, invece si portava dietro un curriculum con una sfilza di precedenti penali non indifferenti.  Aveva portato il terrore nelle famiglie, deviando i loro ragazzi e inducendo le giovani donne alla prostituzione. Temuto da tutti, scambiava la forzata riverenza con il rispetto.

Louis continuava ad avere lo stesso sguardo sprezzante; e per nulla intimidito dall’imminente fine, imprecava Dio maledicendo il genere umano. Urlava contro infermieri e dottori, minacciandoli di rivendicazione da parte dei propri amici se non avessero usato nei suoi confronti la dovuta assistenza.

Jean, dal canto suo, osservava tutto con magnanimità, implorando le infermiere di avere pietà di lui, poiché se non si fosse pentito in tempo chiedendo perdono, avrebbe bruciato all’inferno per sempre.

Nonostante le fitte lancinanti, Jean aveva conservato la sua umiltà e la sua infinita pazienza. Prono innanzi alla fine avversa chiedeva perdono dei suoi peccati, e ringraziando il personale medico benediceva le preziosi mani che alleviavano i suoi dolori.

Louis scherniva Jean per la convinzione della sua fede, e tra un urlo di dolore e l’altro, lo derideva dicendogli che entrambi avrebbero messo fine alla loro vita con la morte del corpo.

-Idiota, pensi davvero che tu sarai trattato meglio di me! Non hai ancora capito che il mondo è di chi lo comanda; ed io ho fatto quello che mi pare senza pietà. Ho dato la merda nella giusta misura ai porci che ci governano, e mi sono preso da quei deficienti di cittadini quello che lo stato gli rubava a pieni titoli. Ho usato la loro stessa politica, e me ne sono fregato di chi m’inveiva contro. Miseri molluschi che meritavano di essere derubati da me!-

Era fiero Louis quando sbraitava con Jean in questo modo; sentiva di avere in mano la giustizia anche in punto di morte.

-Povero Louis, ti sei illuso per tutto questo tempo di avere in mano il potere, e hai distribuito amarezza a chi non la meritava. Ho sempre rispettato i miei simili; ed è l’unica cosa che mi consola in questo letto di morte. Ho gioito per ogni piccola conquista, e mi sono beato osservando il miracolo della natura. Ho lavorato il giorno e dormito la notte serenamente; e non mi è mai importato del denaro illecito che entrava nelle tasche degli altri. Mi sono schierato sempre dalla parte del debole e dell’innocente. Io sono convinto del paradiso, e mi auguro che Dio perdoni i miei peccati e mi accolga con lui-.

Jean rispondeva sempre così ai continui attacchi di Louis.

L’infermiera Daniela che si prendeva cura di entrambi, osservava silenziosa la diversità dei due; e mentre Jean le dava un senso di pace e la ricaricava di nuova energia, Louis la deprimeva con la sua acredine e cattiveria. L’uno, anche se in punto di morte, continuava a seminare bene ispirando forza con la sua dignità di uomo generoso e buono; l’altro invece, saturo di malvagità, esalava dal corpo putrefatto tutto il veleno che aveva raccolto dalla vita.  Daniela, grazie alla bontà di Jean, era riuscita a farsi una corazza che impediva alla malvagità di Louis di penetrarla.

La vita ti da la possibilità di scegliere … e Jean aveva scelto la vita.

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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