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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Ricordi e canzoni.

Post n°1385 pubblicato il 23 Aprile 2017 da lascrivana

Mi piace ascoltare le vecchie canzoni, non solo per la loro musicalità ma anche per il contenuto. Una canzone di Venditti, di Dalla, di De Gregori, è una storia che ti riporta indietro negli anni. Pur se ancora bambina, quelle note avevano il sapore della libertà, della conquista, dell’evoluzione. Vedevo quell’uomo che si liberava dall’ignoranza contadina paterna per esplorare nuovi orizzonti. Frequentava l’università e contestava  le ingiustizie. Si affiancava alla donna che cercava parità, e allo stesso tempo la relegava in cucina e a far figli. Non era ancora molto coerente quell’uomo degli anni sessanta che si vantava di essere moderno portando a casa la sua bella svedese e facendosi stirare le camicie di mamma; si tronfiava parlando delle sue manifestazioni scolastiche, e poi chinava la testa innanzi al padre padrone, che ancora pagava i suoi studi. Sicuramente ognuno di voi avrà un ricordo diverso da questo, ma all’epoca la vedevo così, pur ammirandoli, riuscivo a distinguere i loro difetti. Nove anni sono pochi per giudicare, ma non per scrivere una pagina di diario con le proprie impressioni. Anche se non  l’ho verbalmente scritto, la mente ha conservato intatte emozioni e pensieri. Chiaramente la musica ha avuto un grande potere conservativo di emozioni, esse riemergono a fior di pelle solo riascoltandole.  E’ una sensazione straordinaria, che nonostante il peso degli anni, alleggerisce lo spirito riportando a galla sensazioni di spensierata fanciullezza.

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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