ricomincio da qui

poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

post. 1post. 2post.3post.4post.5post.6post.7

post. 8post.9post.10post.11post.12post.13pag.14

post.15post.16post.17 ...post.18 ...post.19 ...post.20 ...post.21

 

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 139
 

ULTIME VISITE AL BLOG

prefazione09woodenshiptanmikcassetta2lascrivanac0nsuelocammino_1QuartoProvvisorioje_est_un_autrem12ps12Noir.Desiramistad.siempreNihil.65davidecrowsolitudinesparsa
 

ULTIMI COMMENTI

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

 

« A ognuno il suo ...Chi colpisce una stella,... »

Pinocchio 2.0 (sesto capitolo)

Post n°1325 pubblicato il 08 Gennaio 2017 da lascrivana

-Cos’hanno in comune un corvo e uno scrittoio?- ripeté Pinocchio.

Gatto e Volpe si scambiarono un’occhiata, o meglio, fu Volpe a farlo.

-Ma chi l’ha inventato, non ha senso!- disse Gatto.

-E nemmeno una soluzione!- ribatté Volpe.

Totalmente intento a fissare la porta, Pinocchio non rispose.

-Il papà di Alice, l’ha inventato, e una soluzione ci dev’essere per forza- rispose Lepre Marzolina.

-Alice, e chi è Alice?- esclamarono in coro i due compari.

Lepre alzò gli occhi al cielo e allargò le zampette.

-Se non sapete chi è Alice…sparatevi! Nessuno vi ha mai letto le fiabe, da piccoli?-

-Ci sono!-

Colti di sorpresa, i tre sobbalzarono e si voltarono verso l’ex burattino.

-È molto più semplice di quanto si possa credere, strano che nessuno l’abbia mai risolto- disse con un ghigno.

-Dai, non tenerci sulle spine, parla!- l’esortò Volpe.

Facendo un po il prezioso, Pinocchio si avvicinò ancor di più alla porta.

-Cosa usano i corvi per volare?-

-Le ali!- disse Lepre.

-E di cosa sono ricoperte?-

-Di piume!- intervenne Gatto.

-Fuochino-

-Di penne!- disse Volpe quasi strozzandosi.

-Esatto, e cosa si trova solitamente su uno scrittoio?-

-Le penne!- esclamarono all’unisono.

Sorridendo, Pinocchio guardò Lepre.

-Cosa devo fare adesso?-

-Nulla di più semplice. Devi solo appoggiare i palmi sulla porta, farti la domanda completa e poi rispondere, dovrebbe funzionare-

Con una certa apprensione, Pinocchio fece ciò che gli era stato detto e chiuse gli occhi.

-Cos’hanno in comune un corvo e uno scrittoio?….le penne!- scandì a voce alta.

Per un istante non accadde nulla poi, con un leggero scricchiolio, la porta iniziò ad aprirsi.

-Ce l’abbiamo fatta!- urlò Volpe.

-Bravo pezzo di legno!- gli fece eco Gatto

-Silenzio, ora viene la parte più pericolosa, dobbiamo rimanere uniti e in silenzio- li ammonì Lepre.

Detto questo, si avvicinò alla porta che, nel frattempo, si era aperta del tutto.

-Si tratta anche per me della prima volta, però se vado avanti posso orientarmi, sei d’accordo?-

Pinocchio annuì, quindi si volse verso gli altri due.

-Volpe, tieni quel gattaccio per mano e cercate di stare zitti, per una volta. Lepre farà strada, voi starete in mezzo e io chiuderò le fila, siamo d’accordo?-

Volpe aprì la bocca per dire qualcosa, ma Pinocchio alzò un dito, minaccioso.

-Ho detto silenzio, da adesso!-

Il corridoio per cui si incamminarono, era talmente stretto e basso che Pinocchio dovette abbassarsi per poter procedere. Per fortuna Lepre aveva con se dei fiammiferi che usò per fare luce, altrimenti avrebbero dovuto avanzare al buio.

-Non dovrebbe essere molto lungo, e dovremmo sbucare proprio dietro le segrete- sussurrò Lepre.

-E i soldati?- domandò Pinocchio.

-A quelli penseremo una volta arrivati, dovremo escogitare qualcosa-

Dopo altri cinque minuti di cammino, arrivarono a un’altra porta.

-Oh no, un altro indovinello?- esclamò Volpe a voce troppo alta, tanto che Pinocchio la fulminò con lo sguardo.

-No, qui più che altro servirebbe qualcosa con cui scassinarla- rispose Lepre.

-Ci penso io. Volpe, accompagnami accanto alla porta- intervenne Gatto.

Quando vi fu vicino, alzò il bastone e lo fece roteare.

-Se qualcuno mi da una mano, ha la punta in ferro ed è molto robusto-

-Dai qua- disse Pinocchio strappandoglielo di mano.

In breve, infilò la punta tra stipite e legno e fece forza. Dopo due o tre tentativi, si udì uno schiocco secco e la porta cedette.

E in quel momento accadde il finimondo.

Con urla selvagge, una decina di soldati si infilarono nell’angusto passaggio e li circondarono. Erano dei colossi, indossavano pesanti armature e brandivano spade minacciose.

Volpe cercò di fuggire ma uno di loro, velocissimo nonostante la mole, lo rincorse e lo stese con una violenta spinta, quindi gli puntò la spada alla gola.

-NO!-

Il soldato si fermò di colpo, agguantò Volpe per il collo e lo riportò dagli altri.

-La regina li vuole vivi, te ne sei forse scordato?-

Togliendosi l’elmo che gli ricopriva il volto, l’uomo che aveva impartito l’ordine si profuse in un profondo inchino.

-Benvenuti nel regno della regina di Cuori, signori, vi stavamo aspettando- biondiccio, un viso non bello ma gradevole, Rocco li guardò uno a uno.

-Non so chi di voi abbia risolto l’indovinello, ha tutta la mia ammirazione. Peccato ci fosse un allarme, che io stesso ho installato-

Riavutosi dallo shock, Pinocchio fece un passo in avanti.

-Sono stato io, con chi ho il piacere?- disse cercando di dissimulare il tremito.

-Non avevo dubbi in proposito, quei due sembrano abbastanza rincoglioniti…- disse indicando Gatto e Volpe.

-Mentre quella traditrice di Lepre l’avrebbe fatto prima, se solo ne fosse stata in grado, non è vero?-

La poveretta si rannicchiò contro la parete e chinò il capo.

-Ma di questo ne dovrai rispondere alla regina, e sai quali sono le pene. Ah, scusatemi, non mi sono ancora presentato. Sono Rocco, convivente della Regina e suo futuro sposo, per servirvi-

Pinocchio deglutì. Finalmente lo vedeva di persona, ma non si trattava certo dell’occasione più propizia. Cos’aveva in serbo per loro?

Danio Mariani

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963