ricomincio da qui

poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

post. 1post. 2post.3post.4post.5post.6post.7

post. 8post.9post.10post.11post.12post.13pag.14

post.15post.16post.17 ...post.18 ...post.19 ...post.20 ...post.21

 

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 139
 

ULTIME VISITE AL BLOG

woodenshiplascrivanaArechitanoprefazione09tanmikcassetta2c0nsuelocammino_1QuartoProvvisorioje_est_un_autrem12ps12Noir.Desiramistad.siempreNihil.65davidecrow
 

ULTIMI COMMENTI

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

 

« Un passo indietro per fa...Un passo indietro per fa... »

Un passo indietro per farne uno avanti:"La ramazza".

Post n°264 pubblicato il 13 Ottobre 2011 da lascrivana

Rideva felice Beppe;facendomi  una gran tenerezza,con i suoi capelli castano dorato,tutti arruffati e due occhi profondi, castano scuro.

“Come mai non sei a scuola a quest’ora?”

Domandai ,mentre mi asciugavo la bocca e il mento gocciolante, con il polso della manica di camicia che mi ricopriva le braccia.

Un gesto spontaneo e grezzo,che avevo spesso visto  fare agli operai dopo aver bevuto la birra.

“Io … nn ,non vado più a scuola!”

“Come mai i tuoi te lo permettono?”

“Io non vivo con i miei,vi..vivo con i nonni,qui in montagna”

“E i tuoi genitori dove sono?”

“I miei ge ,gegenitori,stanno in città”.

Terminai lì la mia serie di domande,non volevo essere  troppo indiscreta;anche perché il suo viso si era rabbuiato all’improvviso e nei suoi occhi era balenata un ombra di tristezza.

“I io vado,si è fatto tardi … Ciao!”

“Ciao … a presto”.

Ricambiai il saluto con molto affetto,e lo seguii con lo sguardo fino a che non scomparve  all’orizzonte.

Mi guardai in giro attentamente,alla ricerca di un ramo più lungo,che fungesse da manico di scopa;ben decisa a costruirmi una ramazza per spazzare il vecchio e polveroso casolare.

Mi munii anche di sottili rami secchi:Utilizzai quelli di rovo,erano più adatti per creare la spazzola della scopa.

Dopo averla finita di arrangiare,mi avviai verso casa,portando con me anche un secchiello pieno di acqua pulita.

Spruzzai abbondante acqua sul grezzo pavimento di calcinaccio nella stanza e iniziai a darle una decisa ramazzata.

La stessa operazione la feci al piano di sopra,andando a rifornirmi nuovamente d’acqua al ruscello.

Finito di rassettare la casa,iniziai a pensare, come fare per procurarmi qualcosa da mangiare.

Me ne andai a zonzo nella fooresta ,raccattando qualche castagna,datteri e frutti di bosco.

I vestiti si erano asciugati:Ora potevo pensare anche a fare un bel bagno caldo nella capiente vasca di zinco.

Ero terribilmente sudicia!

La camicia da bianca era diventata di un grigio scuro,mentre i capelli erano pieni di fuliggine.

Accesi un bel fuoco al piano di sopra e riempii il calderone d’acqua ,la sistemai sul fuoco per portarla ad ebollizione;l’avrei aggiunta all’acqua fredda che avevo versato in precedenza nella vasca.

Per fare queste quattro operazioni,mi resi conto che ci era voluta una giornata intera … o quasi.

Accidenti quanto poco tempo restava,in passato,da dedicare a se stessi!

Incominciai a guardare al progresso con un altro occhio.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963