S_CAROGNE

Breaking ago


Cinquemilacentododici giorni. Mentre all'improvviso le Torri crollavano altrettanto inaspettatamente tornavamo insieme. Che strano: il mondo cedeva sotto il peso della sua provvisoria vanità e noi per la prima volta ci davamo una certezza. Di quel giorno ricordo lo sferragliare delle chiavi nel tornare a casa insieme e il tuo pacchetto di cancerose sul tavolo dell'ingresso. E poi la televisione... un cinebrivido che non ci avrebbe più abbandonati. Forse l'avrei dovuto capire già da allora che tutta quella felicità tra cotanto dolore fosse quantomeno inopportuna, ma trascurai l'avvertimento. La verità è che il pianto più antico nella storia dell'uomo è quello fatto su se stessi, perciò tremila morti non ne fanno uno solo. Nella fattispecie tu, qualche tempo dopo. E di nuovo tutti quei flash flash flash delle fotografie. Guarda un po' il cinebrivido era passato dall'altra parte.Il mondo cercava di ricostruire e io pure: quante cene passate a fotografare l'intero menù come alternativa al creare piacevoli conversazioni. Come se fosse poi possibile ricostruire per davvero.Il fatto è che la vita non è quella vissuta ma quella che si ricorda. Allora sarai contento di sapere che sei un po' come l'ultima nota della quinta sinfonia: risuoni ancora nonostante. E anche adesso, che mi sembra di stare un piccolopoco meglio, sono sempre su un planetario a guardare le macerie. L'amore, d'altronde, ha la forza di portarti in qualsiasi posto: dipende da quanto sei inerte. Un po' come l'odio, insomma.