granelli di parole

Lo spartito


 A volte ci si rammarica di non possedere anche uno solo di quei talenti speciali, come saper dipingere o suonare, oppure cantare o scrivere, piuttosto che saper ballare, recitare od eccellere in qualche disciplina sportiva. Quando quel talento lo riconosciamo in altri, proviamo ammirazione, ma anche una punta d’invidia che ci porta a riflettere sul perché non siamo così dotati. Si può imparare a fare tutto, ma per raggiungere certi traguardi bisogna possedere anche passione, forza di volontà e determinazione. Poi osservi quella vita dove i tempi sono scanditi da ritmi incalzanti entro i quali bisogna far rientrare certi fotogrammi sui quali è cristallizzato tutto: parole, sentimenti e fatti. La maggior parte delle persone sa rispettare quei tempi, come note tra le righe di uno spartito, ben attente a non scivolare fuori dalle linee, con una diligenza impeccabile. Ci si trovano bene entro quegli spazi in cui sanno come muoversi, in sintonia con le note a loro legate e a quelle che incrociano di battuta in battuta.  Nel pentagramma i vari accenti danno un tocco di leggerezza dove le chiavi di lettura non appartengono solo alle note dentro il rigo, ma anche a quelle che stanno sopra e sotto. Qualcuno le sa accordare e indirizzare nel tempo, dando vita a melodie variabili, la cui analisi a volte stupisce e incanta e dove le scale che salgono e scendono si alternano mantenendo un vivace senso del ritmo. Altre persone non riescono a stare tra le righe, si sentono strette, sono caratterizzate da tempi diversi, dilatati e sono simili a quelle note che subiscono alterazione, ma solo all’apparenza producono effetto dissonante. Una loro composizione trova sempre l’accordo a braccetto con la melodia. Poi ti accorgi che quei tempi in fondo non sono così delimitati, che su quei fotogrammi qualcosa di muove e puoi spostare tutto: fatti, parole e sentimenti. la clé de lecture n'est jamais un