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Harry Styles: perché ha successo

Post n°7417 pubblicato il 17 Maggio 2017 da romolor
 
Foto di romolor

Le stazioni radio fanno a gara nel trasmettere la canzone Sign of the Times cantata da Harry Styles, ex componente dei One Direction.
Con una disinvoltura pari alla faccia tosta.
Perché appena ieri i dischi dei One Direction erano banditi dai network radiofonici, nonostante la vendita effettiva.
Il motivo?
La penalizzante etichetta di "musica per adolescenti".
E a niente valsero i successi interazionali, come il primo posto conquistato in America.
Pronunciare il nome dei One Direction era, nella cultura della radiofonia, vergognoso, patetico, immorale.
A fronte della musica spazzatura trasmessa a tutte le ore, altrettanto orecchiabile, ma magari scadente,
Adesso si parla di uno Styles simile al David Bowie degli esordi.
Si sprecano citazioni mentre la canzone di esordio, che è un lento affascinante, viene salutata come un capolavoro.
Giusto.
Eppure tale voltafaccia non convince.
Apprezzare come una sorta di dio in terra della musica, quasi una leggenda, un ragazzo di 23 anni al primo disco è altrettanto strano del disprezzo manifestato quando egli era il front man, il capo carismatico della boy band più famosa nel mondo.
Ipocrisia del mondo radiofonico, attento alle etichette e poco al valore effettivo della musica, che non la diffonde ma la impone e talvolta si innamora di chi ha poco prima snobbato.
ROMOLO RICAPITO

 
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