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Sorelle con Anna Valle è una fiction moralista?

Post n°7398 pubblicato il 10 Marzo 2017 da romolor
 
Foto di romolor

"Sorelle", fiction di Rai Uno da quasi 6 milioni di ascolto, con Anna Valle e Loretta Goggi (nel ruolo della nonna) nel cast, ripropone l'argomento del fidanzato rubato non dalla migliore amica, ma dall'amata sorella.
Che ha come "scusante" quella di essere un po' scapestrata.
Inoltre quest'ultima è malvista a Matera (l'ambientazione) in quanto la sua vita sessuale, che coinvolge più di un partner, dà scandalo: vedere la scena dove la protagonista viene fermata dalle malelingue alla cassa del supermercato, moraliste che le fanno notare quanto la germana sia una "donnaccia".
ll canovaccio mette alla prova i tabù sulla tolleranza della sorella tradita: dalla relazione della traditrice nascono immediatamente due gemelli.
Lo status di sorella deve affiancarsi a quello di zia amorevole, imponendo una forma di perdono (giocoforza).
Ma la rabbia non si è mai sopìta e così la sorella tradita durante uno scontro col cognato, suo ex, butta fuori tutto il suo malanimo: altro che accantonare i sentimenti, l'essere stata deprivata dell'antico amore le ha rovinato la vita.
Il ritrovamento della sorella "perduta" (negli affetti e nella realtà della fiction, che la vede improvvisamente svanita nel nulla) in un corso d'acqua scatena i sentimenti di perdono e di catarsi.
Il viso della morta è infestato da alghe e decomposizione, una sorta di punizione per la seduzione fatale che ha il suo contraccolpo sul destino della sventurata.
In quest'ottica, "Sorelle" è una fiction moralista e che salvaguarda l'etica familiare.
Il che è sicuramente la sua forza, ma anche il principale difetto.
Romolo Ricapito

 
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