Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« ULTIM'ORA, MUORE IL PAD...LA RIFLESSIONE DELLA NOT... »

SCELTI PER VOI, LA GITA È FINITA , È OMICIDIO?, PADOVA,

Post n°8285 pubblicato il 15 Maggio 2015 da psicologiaforense

Ma le gite scolastiche hanno ancora un senso?  SI CHIEDE MASSIMO GRAMELLINI SULLA STAMPA.  La tragedia del liceale di Padova precipitato dal quinto piano di un albergo milanese in circostanze ancora nebulose riporta tristemente alla ribalta un interrogativo mormorato da anni. «LO ABBIAMO AFFIDATO ALLA SCUOLA E CI TORNERÀ A CASA CADAVERE» dice la mamma...

OMICIDIO LATERALE

Per i ragazzi del Novecento la gita di classe rappresentava un rito di iniziazione. Era in quella terra di nessuno, sganciata dalle consuetudini quotidiane e dalla presenza castrante della famiglia, che si scambiavano i primi baci, si prendeva la prima sbornia e si imparava a cantare in coro una canzone (di solito «Azzurro»). Si visitavano anche parecchi monumenti, a cui però solo una minoranza di esteti dedicava vera attenzione, gli altri essendo più interessati alle divagazioni goliardiche che l’atmosfera sospesa della trasferta poteva garantire.  Oggi quell’atmosfera non esiste più. I ragazzi sono connessi di continuo col mondo e hanno meno urgenza di conoscerlo dai finestrini di un pullman. Non hanno neppure il desiderio impellente di allontanarsi dalla famiglia, dove godono di ogni libertà. I genitori poveri vivono la gita come un salasso o una potenziale umiliazione. Tutti gli altri come un momento di ansia. Quanto ai professori, sono oppressi dalle responsabilità, a cui non fa da contraltare neppure il riconoscimento di uno straordinario. Molti di loro arrivano a sorteggiare il nome del malcapitato che dovrà offrirsi come accompagnatore. Proprio a scuola ci hanno insegnato che in natura ogni cosa esiste finché soddisfa un bisogno. Ma quale bisogno soddisfa oggi la gita scolastica, se non quello di restare ancorati a un’abitudine, a una nostalgia che nessuno prova più?

 

NOTA INTEGRATIVA 
Si stanno celebrando in questo momento (ore 10.30) qui a Padova, Parrocchia di Altichiero, i funerali del ragazzo morto durante una gita a Milano.  "Ho affidato il mio unico figlio vivo e in buona salute all'Istituzione scolastica. Mi verrà riconsegnato cadavere", non si dà pace Antonia Comin, la mamma di  Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto in gita all'Expo di Milano.  Intanto procedono serrati gli interrogatori fiume, versioni a confronto, contraddizioni, incongruenze. E alla fine il muro di gomma che pareva poter respingere qualunque accusa non ha retto. La verità sulla triste morte di Domenico Maurantonio, 19 anni, precipitato da una finestra d'albergo, comincia a prendere forma, pezzo dopo pezzo. Gli investigatori della questura di Milano, ieri in trasferta a Padova, hanno identificato il ragazzo che sabato notte ha versato il lassativo nel bicchiere di Domenico. Doveva essere uno scherzo da gita scolastica, è andato ben oltre. E adesso si procede sulla base di tre ipotesi di reato: lesioni colpose (per il guttalax somministrato a Domenico), morte come conseguenza di altro reato, omissione di soccorso. Significa che qualcuno l'ha visto cadere nel vuoto e ha taciuto. E' solo l'inizio di un'inchiesta in cui i misteri sono ancora tanti, coperti dall'omertà di un'intera classe...

 
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Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 15/05/15 alle 10:38 via WEB
Troppo pessimismo. Bisogna dare una svolta; altrimenti l'apatia e l'indifferenza ci ucciderà. Ciao Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 12:46 via WEB
Ad inizio anno scolastico nei consigli di classe, si verifica la disponibilità dei docenti per accompagnare i propri studenti nelle visite guidate e nei viaggi d’istruzione. Perchè se non ci sono docenti disponibili, non è possibile organizzare nessuna visita guidata di un giorno e tantomeno i viaggi d’istruzione di più giorni. É importante sottolineare che la disponibilità data ad ottobre, come accompagnatore in visite guidate o viaggi d’istruzione, non corrisponde ad un obbligo ad accompagnare la classe in tali uscite.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 12:48 via WEB
Accompagnare gli alunni in gita scolastica non è un obbligo. La CM del 1992 non è più in vigore e la materia dovrebbe essere regolata con un regolamento di istituto. Capita spessissimo di vedere docenti che nel periodo della gita presentano certificato medico...
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 15/05/15 alle 11:22 via WEB
A tali condizioni non hanno più senso e se si evitassero, avremmo molto meno di cui parlare.Le ragioni per evitarle sono esattamente quelle che citi e anche nel novecento non erano poi così considerate tenuto conto che a tutto si badava tranne che al vero scopo della gita! Non ho apprezzato molto la dichiarazione della mamma del povero ragazzo ."L'ho consegnato vivi e me lo restituiscono cadavere". Se continueremo a parlarne, verrà fuori che è tutta colpa di Renzi! Appunto, la mia campagna contro il "Attacchiamoci a tutto...", non finirà mai! I compagni cominciano a parlare, a spifferare qualche verità: alcool, casino come sempre in questi casi, andiamo su, sappiamo come vanno queste cose e speriamo di sapere la verità! Troppo facile responsabilizzare la scuola e i professori: ci vorrebbe un insegnante per ogni alunno 24/24 h. Una follia, questi sono oggi i giovani e tutti santarellini, poi si scopre qualche altarino e parte la solita frase: "Mio figlio? Il mio ragazzo non fa certe cose!". Sappiamo sempre meno dei nostri figli, questa è la drammatica verità. Vediamo di saperne di più! Buon giorno Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 12:50 via WEB
E' vero. Qui si tratta di studenti tra i 18 e i 20 anni. Tutti maggiorenni quindi. Grazie Carlo, buon pomeriggio:-))
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:15 via WEB
"Tutti noi abbiamo nei confronti di Domenico un dovere di verità e di coscienza". Sono le parole con le quali Bruno Maurantonio, il papà del diciannovenne morto tragicamente in gita a Milano, dal pulpito della chiesa di Altichiero si è rivolto in particolare ai compagni di classe dello studente del Nievo. A chi sa cos'è successo. Il papà ha anche detto: "Domenico era il mio amico, il mio eroe. Mi prendeva in giro perchè ero troppo vecchio, ma lui ci ha lasciato troppo giovane. Per raccontarlo mi ci vorrebbero 19 anni, non so se avrò la forza di andare avanti».
(Rispondi)
 
alzanussi
alzanussi il 15/05/15 alle 11:44 via WEB
Spero non mi capiti mai di essere sorteggiato per accompagnare i ragazzi in gita. Bisogna almeno scegliere come accompagnatori genitori e docenti. So che i ragazzi non vogliono però è necessario.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 12:51 via WEB
Nel tuo Istituto Comprensivo avete deciso così, con il sorteggio? E tu hai studenti minorenni... AUGURI!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 15/05/15 alle 11:45 via WEB
Se si potesse riavvolgere il nastro..quante cose non si farebbero!! Probabilmente non si verserebbe nemmeno il Guttalax in un bicchiere.., trovo grave se qualcuno lo ha visto cadere e non ha dato subito l'allarme!! L'unica scusante e che non si siano accorti gli amici, ma dubito molto..tristissima sorte..morire per uno scherzo, che altro non può essere
(Rispondi)
 
job1111
job1111 il 15/05/15 alle 11:48 via WEB
Si sa che va così. Gita come occasione per abbandonarsi a ogni eccesso: sesso, alcol, droga.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 12:54 via WEB
e scherzi da caserma che ricordano il nonnismo...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 12:56 via WEB
la cronaca ci racconta che in gita o in viaggi di istruzione si sono verificati atti di persecuzione, denigratori, discriminatori, di devastazione degli alberghi, ed anche di tipo razzista. E ANCORA: atti persecutori fini a se stessi, con vessazioni di ogni sorta, fino a sfociare, in casi non rarissimi, persino nel suicidio o nell'omicidio.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 15/05/15 alle 11:53 via WEB
Un'età quella in cui non si è ancora maturi, ma nemmeno bambini, e non si pensa alla morte se non quando la incontri all'improvviso..ed è già troppo tardi. L'ho vissuto un momento simile..a 17 anni, sulla mia pelle. La colpa? Me la son portata dietro sempre. Perchè ero andata a ballare un pomeriggio di troppo, il mese di febbraio, quando alle 18 fa già buio, alla festa del liceo.
(Rispondi)
 
 
carlo.sti
carlo.sti il 15/05/15 alle 12:17 via WEB
DOCENTI quando si decide l'accompagnatore per la gita: “ Noooo non ioo!!!Moriremo tuttiii “; STUDENTE quando si decide l'itinerario artistico da percorrere: “Ragaaa chi lo porta il fumo?? “ UNA GITA PERFETTA! Si tromba, finalmente! CHIUNQUE durante il viaggio d'andata: “ allo sballo, allo sballo “
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 12:58 via WEB
CARA MARA, mi dicono proprio ora i colleghi che in questo momento il PM milanese ha iscritto un ragazzo nel registro degli indagati...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:18 via WEB
Poco fa ai funerali è emersa con forza la necessità assoluta di verità. Necessità di cui ha parlato anche il parroco, don Lorenzo Parolin, che ha invitato i ragazzi a continuare nonostante tutto ad amare la scuola, luogo privilegiato. In tantissimi a dare l'ultimo saluto a Domenico. La parrocchia di Altichiero non è riuscita a contenere la folla. Sui banchi i genitori, le due classi del Nievo con lui in gita, la fidanzata Anna, la preside del Nievo Maria Grazia Rubini e quella del Fermi, dove insegna Antinia Comin, la mamma di Domenico. Abbracci e la rime si sono susseguite per tutta la cerimonia finché la bara del giovane, cosparsa di fiori bianchi e blu, non è uscita dalla chiesa accompagnata da un applauso scrosciante.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:20 via WEB
OPS! LACRIME si sono susseguite...
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 15/05/15 alle 12:01 via WEB
La festa doveva servire a permettere a chi non poteva di venire in gita..a giugno, era una raccolta fondi insomma..beh, io a quella gita non sono anndata, ero ancora al Rizzoli
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:21 via WEB
Un periodo buio!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 15/05/15 alle 12:05 via WEB
e non mi ero drogata, (allora nemmeno si conosceva la droga qui), e non avevo bevuto, e credo nemmeno il ragazzo e la ragazza che mi accompagnavano a casa, in un pomeriggio d'inverno, ma il ragazzo era fresco di patente, appena tre mesi prima, e non ha preso una curva, la velocità un pò troppo alta, l'inesperienza, la fretta di riportare l'auto al fratello..tutto questo insieme, e 18 anni, di tanti anni fa.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:22 via WEB
Purtroppo. Poi però arrivò dal lontano Piemonte G. che, senza sbandare mai, ti ha portata direttamente all'altare!
(Rispondi)
 
carlamariadgl20
carlamariadgl20 il 15/05/15 alle 12:09 via WEB
La gita scolastica o gita d'istruzione o ancora gita di distruzione è, in assoluto, l’attività più attesa dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Parlando di superiori, poi, l’attesa raggiunge livelli parossistici. Mentre il primo giorno di scuola è caratterizzato dai riti del riambientamento: la caccia al banco più defilato; la personalizzazione dello stesso con affreschi e bassorilievi, talvolta di una certa bellezza; l’impostazione grafica del diario-agenda, prezioso strumento la cui compilazione impegnerà le migliori energie degli alunni/e nel corso dell’intero anno, dal secondo giorno il tormentone è sempre lo stesso: "Prof, lei ci porta in gita, vero?" Alla fatidica domanda solo i più esperti e cinici riescono a glissare, tutti gli altri, senza neanche cogliere gli oscuri e minacciosi presagi di quel "vero?", balbettano un assenso variamente condizionato, considerato però dagli alunni come giuramento firmato con il sangue.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:23 via WEB
Grazie Carlamaria:-)
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 14:27 via WEB
INCIDENTI IN GITA LA SCUOLA E' RESPONSABILE CASSAZIONE CIVILE-SENTENZA-N-1769/2011. Un istituto scolastico deve sempre garantire la massima sicurezza per gli alunni, anche quando questi sono in gita scolastica. Lo si evince da una sentenza con cui la Terza Sezione Civile ha accolto in parte il ricorso di una ragazza rimasta totalmente invalida a seguito di lesioni riportate in un incidente avvenuto durante una gita scolastica a Firenze. La giovane, sedicenne, frequentava un istituto tecnico a Udine, e, mentre era in gita nel capoluogo toscano, era caduta da una terrazza non protetta da parapetti, che aveva raggiunto con un compagno, con il quale aveva prima fumato uno spinello: la ragazza era dunque precipitata nel vuoto da 12 metri.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 14:28 via WEB
..... Infatti, “ poiché l’iscrizione a scuola e l’ ammissione ad una gita scolastica determinano l’ instaurazione di un vincolo negoziale, dal quale sorge a carico dell’istituto l’obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dell’allievo nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni – si legge nel principio di diritto sancito dalla Corte – all’allievo compete la dimostrazione di aver subito un evento lesivo durante quest’ultima, mentre incombe all’istituto la prova liberatoria, consistente nella riconducibilità; dell’ evento lesivo ad una sequenza casuale non evitabile e comunque imprevedibile, neppure mediante l’adozione di ogni misura idonea, in relazione alle circostanze, a scongiurare il pericolo di lesioni derivanti dall’ uso delle strutture prescelte per lo svolgimento della gita scolastica e tenuto conto delle loro oggettive caratteristiche”.
(Rispondi)
 
debora.candiotto
debora.candiotto il 15/05/15 alle 12:17 via WEB
Ricordo l'entusiasmo con cui mi alzavo il giorno della gita scolastica occasione unica dell'anno in cui scoprire da sola in mondo senza i genitori.. una grande emozione.. Oggi non so come venga interpretata ma di certo forse bisognerebbe valutarne lo svolgimento.. i giovani sono molto cambiati (non sempre in bene) e di questo necessita tenere conto!!!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:26 via WEB
"Sono senza parole, non posso dirle niente perché veramente non ho idea di cosa possa essere accaduto. Tutto quello che sta comparendo in queste ore sui siti sono pure illazioni". E' sconvolta anche Maria Grazia Rubini, la preside del liceo Ippolito Nievo di Padova, scuola frequentata dal 19enne Domenico Maurantonio (era nato l'1 marzo 1996 a Padova) morto precipitando, per ragioni ancora da chiarire, dal quinto piano dell'Hotel Da Vinci di Milano. "I professori mi hanno chiamato questa mattina alle 8.40 sconvolti, sono stata la prima a essere avvertita", racconta la dirigente scolastica, "me l'hanno descritto, ho guardato il suo profilo Facebook e ho collegato il suo nome a un volto che conoscevo bene. Era un ragazzo molto bravo, non dico il più bravo, ma di certo uno dei migliori, figlio di una famiglia tranquilla, normale che si interessava costantemente all'andamento del figlio chiedendo consigli e ascoltando i docenti".
(Rispondi)
 
zarina111
zarina111 il 15/05/15 alle 12:22 via WEB
Erano partite in gita scolastica tutte e 28 per andare a visitare i musei e le bellezze di Sarajevo. Quando sono tornate, sette di loro, fra i 13 e i 15 anni, non si sono ripresentate a scuola: nei cinque giorni passati in gita erano rimaste incinte. Sembra la trama di un film. In realtà è solo il caso più eclatante di un fenomeno crescente che allarma l'intero Paese: quello di un enorme numero di adolescenti che hanno rapporti sessuali in età sempre più precoci.Ora i genitori delle sette ragazzine sono furiosi e pretendono di sapere per quale motivo gli insegnanti non abbiano assicurato la necessaria sorveglianza nei confronti delle loro figlie minorenni.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 15/05/15 alle 13:26 via WEB
L'accaduto del ragazzo di Padova riporta il tanto discusso viaggio d'istruzione. Nel silenzio omertoso sussistono secondo il mio parere due risposte. L'imprescindibile ambito di responsabilità da non ritenersi attribuibile ad Dirigente Scolastico e ai docenti, in quanto i ragazzi sono maggiorenni. E al di sopra di tutti i legittimi futuri dettagli dell'inchiesta, una generazione che non ha limiti nel divertimento.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 15/05/15 alle 13:28 via WEB
Mia cara tienici al corrente dei dettagli successivi. Buon lavoro Giuliana!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:29 via WEB
Ricordo perfettamente è successo nel dicembre 2014: A 13 anni in gita scolastica, tornano incinte in sette. In Bosnia su una classe di 28 studenti sette ragazzine tornano incinte: esplode la bufera sull'educazione sessuale degli adolescenti
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:33 via WEB
Qui sopra rispondevo a Chiara...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 13:37 via WEB
Ciao PATTY, sì questa mattina gli studenti hanno ammesso in questura che dopo le 23 hanno riferito ai docenti che si ritiravano nelle loro stanze e che, in realtà dopo le 24 hanno organizzato una festa con alcolici che si erano procurati in precedenza. Pare che la morte di Domenico sia avvenuta poco prima dell'alba. Il 118 è stato chiamato alle 8.24
(Rispondi)
 
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 15/05/15 alle 15:15 via WEB
Per alba che ora intendi?
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 15:47 via WEB
Secondo il medico legale la morte sarebbe avvenuta tra le 5 e le 6 di domenica mattina e comunque alcune ore prima dell'arrivo del 118 che è stato chiamato intorno alle 8.30. C'è un certo movimento qui in questura a Padova dove sono giunti anche gli investigatori di Milano. Sembra che si cominci a delineare un quadro più preciso e dettagliato dei fatti
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 15/05/15 alle 13:41 via WEB
Molti di noi (per cui la gita scolastica risiede in un lontano passato) la ricordano con piacere, ma, diciamocelo francamente, non ha più nessun senso. Soprattutto non ha senso farne "una gita scolastica". Il programma scolastico vuole le gite d'istruzione? bene, la scuola faccia un bando, scelga degli operatori e affidi loro i ragazzi, ma senza professori. Che c'entra il professore con la gita scolastica? Il professore è o dovrebbe essere, ma in genere è, uno specialista dell'istruzione, non un accompagnatore, non è pagato come tale, non ha indennità specifiche; dovrebbe stare sveglio tutta la notte a sorvegliare letti e balconi? Il clima da gita scolastica poi è un classico anche tra le persone più grandi. Ricordo che una volta andavo con tre condiscepoli di una scuola di psicanalisi ad un seminario in altra città. E uno (fidanzato) diceva: "basta con la solita minestra (sic!) ora ci rifacciamo...". Io, che allora ero solo, stavo zitto...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 14:39 via WEB
Grazie davvero RENATO per questo commento-testimonianza che illumina molti aspetti cruciali del problema:-))
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 14:42 via WEB
E’ oramai documentato nei fatti in Italia e all’estero che le gite scolastiche comportano dei rischi, degli imprevisti che compromettono anche la sicurezza, non solo dei ragazzi, ma degli stessi insegnanti; allo stesso tempo è vero che, in alcuni Istituti, si procedere a selezionare con attenzione sia gli studenti da portare in gita valutandone le capacità, la serietà, i comportamenti e il senso di responsabilità, sia gli insegnanti- accompagnatori prevedendo, spesso, la presenza di almeno 2 genitori
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/05/15 alle 14:30 via WEB
Ciao. Buon pomeriggio. Dino
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 14:39 via WEB
Buona serata carissimo:-)) Stavo giusto passando da te per vedere a che punto è la tua "maratona" letteraria!
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 15/05/15 alle 16:09 via WEB
Mia figlia si lamenta perché il suo istituto professionale non ha fatto la gita mentre altre scuole sono andate in Francia o a Vienna quattro giorni. Io ,invece sono contenta. Quando e andata a Bologna ,sempre con la classe ero in ansia tutto il giorno e poi ieri a Padova per i giochi della gioventù la stessa ansia…Già fa di testa sua a casa, immagina in gita. Un spirito ribelle…
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 17:52 via WEB
Posso facilmente immaginare. Ma queste tue considerazioni sono ampiamente condivise da moltissimi genitori i quali ritengono che eventuali aspetti positivi dei "viaggi di istruzione" siano nullificati dai gravi rischi insiti in queste iniziative.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 17:55 via WEB
I docenti, del resto, non è che possono "fare la guardia" minuto dopo minuto e per tutta la notte... Se uno vuole uscire dall'albergo e andarsene dove crede è difficile fermarlo. Escono un attimo in giardino a prendere una boccata d'aria o a fumarsi una sigaretta e da lì vanno...
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 15/05/15 alle 16:13 via WEB
Immagino il dolore della mamma che ha perso il figlio in circostanze cosi tragiche. Si attendono dei risultati dei esami tossicologici nel pomeriggio…è tutto cosi confuso, nessuno sa niente, compagni in primis e ciò desta sospetti...buona serata
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 18:00 via WEB
La mamma che insegna latino e greco in altro istituto è amica e collega dei docenti del figlio. E' pacifico che i professori non sanno nulla. Tra le 5 e le 6 di mattina (lasso di tempo in cui, secondo il medico legale, si è consumata la tragedia) dormivano nelle loro stanze...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 18:00 via WEB
Buona serata NAT:-)))
(Rispondi)
 
lacogliona_88
lacogliona_88 il 15/05/15 alle 17:33 via WEB
E si ke in gita ci dovrebbero essere piu' controlli da parte dei docenti....chiunque sia stato avra' tt il tempo di riflettere sull.accaduto....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 18:02 via WEB
Anche in questo momento c'è un gruppo di studenti in questura, li ho visti prima mentre entravano dopo i funerali della vittima che si sono svolti qui nella parrocchia di Altichiero
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 15/05/15 alle 18:27 via WEB
19 anni, molto facile sia uno scherzo finito male..un gioco spinto troppo oltre
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/05/15 alle 18:39 via WEB
L'importante sarebbe adesso che dicessero a che gioco stanno giocando. Ma a quanto ne so fino ad ora nessuno ha parlato. La versione è che dopo una notte di bisboccia all'alba sono usciti in giardino. Hanno fumato una sigaretta e alle 5 già dormivano profondamente. Non hanno visto nulla, non hanno sentito nulla, non hanno fatto nulla, non si spiegano cosa possa essere successo...
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 15/05/15 alle 23:16 via WEB
...quando eravamo ragazzi noi, almeno 30 anni, esisteva ancora un minimo di rispetto delle regole e dei professori, oggi, suona banale, ma il rispetto non c'è più. Noi genitori (non ho figli ma parlo della mia generazione) abbiamo deciso di essere amici non genitori, il risultato è che i ragazzi ci trattano come amici, non rispettano ma competono e sopraffanno genitori e docenti. E sono fuori controllo. Non sono docente ma se lo fossi non so se mi offrirei di accompagnarli in gita i ragazzi, onestamente penso di no.... È triste morire per uno scherzo stupido e per infantile vigliaccheria.....
(Rispondi)
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 15/05/15 alle 23:19 via WEB
"Almeno 30 anni fa" ;)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/05/15 alle 17:23 via WEB
Pochi momenti fa parlavo con un parente della vittima. Allo stato, per quanto ne sanno i familiari, la verità dei fatti è ancora molto lontana. Le analisi hanno evidenziato la presenza di alcol nello stomaco e nell'intestino però per sapere se ha assunto droghe o farmaci bisognerà attendere ulteriori accertamenti. I ragazzi negano fermamente di sapere qualche cosa. In buona sostanza le indagini sembrano ad un punto morto.
(Rispondi)
 
azzurra_belfiore
azzurra_belfiore il 16/05/15 alle 16:24 via WEB
In qualke modo i ragazzi erano stt la responsabilita' dei docenti....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/05/15 alle 17:25 via WEB
Sì, ci sarà da discutere in sede civile (per il risarcimento del danno) essendo da escludere responsabilità penali degli insegnanti-accompagnatori. C'è una vasta giurisprudenza in materia.
(Rispondi)
 
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