Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« RIFLESSIONE DELLA SERA, ...IL CASO, CATECHISTI A LE... »

300 MILA BLOGGER E TITOLARI DI SITI ITALIANI A RISCHIO RECLUSIONE FINO A 2 ANNI, MULTE FINO A 100 MILA EURO

Post n°8147 pubblicato il 13 Gennaio 2015 da psicologiaforense

In questi  300 mila luoghi virtuali (siti e, specialmente blog monotematici) molte persone e non solo adolescenti  si scambiano consigli e idee, rischiando di apprendere nuove abitudini dannose, che non fanno altro che aggravare il proble­ma. Il confine fra ciò che fa bene e ciò che fa male alla pro­pria salute diventa sempre più labile e, spesso, basta pochis­simo per peggiorare le cose. Navigare su blog di questo tipo è molto pericoloso anche per chi ha già iniziato un percorso di cura perché può innescare regressioni e compromettere i risultati raggiunti....


 

IL VUOTO DENTRO

Sta facendo  molto discu­tere la proposta di legge firmata da esponenti di tutte le forze politiche che introduce il reato d'istigazione a pratiche alimentari in grado di attivare comportamenti di restrizione o eliminazione dei cibi, provocando anoressia o bulimia. Il testo si propone di punire con la RECLUSIONE FINO A DUE ANNI E CON SANZIONI PE­CUNIARIE FINO A 100 MILA EURO chiunque, in particolar modo per via telematica, inneggia in qualche modo ai disturbi del comportamento alimentare. La proposta di legge intende così arginare un fenomeno dilagante CHE IN ITALIA ORMAI CONTA OLTRE 300 MILA FRA SITI E BLOG che incoraggiano com­portamenti bulimici e anores­sici. Alcuni, per esempio, pro­muovono la magrezza a ogni costo, altri suggeriscono come eliminare il senso di fame, sop­portare la mancanza di cibo, procurarsi il vomito dopo aver mangiato, continuare a perdere peso; altri ancora diffondono immagini di modelle o perso­naggi famosi particolarmente magri. Sono blog che  agli occhi dei malati, legittimano e rinforzano quei comportamenti disfunzionali e quei meccanismi che caratterizzano la malattia. In questo modo, quindi, anoressiche e bulimiche si sen­tono incitate a proseguire sulla strada intrapresa e a mantenere il loro stile di vita.

 
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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 13/01/15 alle 17:34 via WEB
M'hai fatto venire una fame....anzi due, con questo argomento!!!! Sai? Mi sembra giusto anche se alla fine ognuno potrà pur fare quel che gli pare. Tuttavia, come tu ben insegni, i bombardamenti mediatici sono peggio delle mine antiuomo: sai che cammini sicuro e poi metti un piede dove non avresti dovuto!!! Ciao carissima, buona serata.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 17:43 via WEB
Un attacco di bulimia? A proposito, come TU mi insegni, negli ultimi anni si vanno diffondendo anche nel sesso maschile i disturbi alimentari però in questo caso, segni e sintomi cambiano.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 17:44 via WEB
... ad esempio nei maschi la paura di ingrassare non è così forte come nelle donne, mentre è presente un'ossessione verso la forma fisica perfetta e per questo spesso frequentano con un'assiduità quasi maniacale la palestra. Non solo: si concentrano moltissimo sulle prestazioni sportive, perfino negli ambiti non agonistici, e quando si rendono conto che, diminuendo un po' di peso le prestazioni sono più brillanti diventano maniacali nella dieta, controllando con grande attenzione ciò che mangiano, eliminando i cibi più grassi e stanno attentissimi al calcolo delle calorie.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 17:46 via WEB
.... In questi maschi l'autovalutazione passa solo attraverso il corpo: cercano di migliorarsi, migliorando il proprio aspetto. Spesso, subentra un isolamento sociale: l'umore peggiora, l'uomo diventa depresso, instabile e non ha più voglia di uscire. A questo si associa un calo della libido: se si perde peso in modo incontrollato, crollano i livelli di testosterone, l'ormone del desiderio....
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 13/01/15 alle 18:02 via WEB
Avrei io una bella proposta di legge, per risollevare il morale a tutti..ma non me la passano..^__^, ciao Giulianina
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 18:05 via WEB
Anche secondo me, MARA CARISSIMA, la legge proposta forse non rappresenta la soluzione più adeguata. Innanzitutto, non inquadra la malattia nel modo più corretto: essere anoressica non significa semplicemente rifiutare il cibo o procurarsi il vomito, ma molto di più....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 18:07 via WEB
... TU come laureata in legge ed esperta in Diritto avrai notato che non coglie nemmeno lo spirito e le motivazioni che animano i malati.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 18:08 via WEB
........ in secondo luogo, MARA, occorre considerare che i siti incriminati sono davvero moltissimi e controllarli tutti, fra l'altro in un Paese come il nostro dove fortunatamente non esiste la censura, è oggettivamente difficile. Io Penso che piuttosto si dovrebbero contrapporre dei messaggi sani, esattamente come si fa nel percorso di cura, quando nelle fasi iniziali noi proponiamo comportamenti positivi alternativi.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 13/01/15 alle 18:41 via WEB
oggi faccio fatica a entrare nel blog..comunque credo che la bulimia e l'anoressia vanno trattate caso per caso, poi una buona campagna d'informazione, magari continua nelle scuole sarebbe più efficace di una legge, ma una società che da valore solo all'apparire..come può educare all'essere?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 22:09 via WEB
attorno all'anoressia, MARA, esiste parecchia confusione. Tanti pensano che si tratti di una problematica a se stante, che si colloca all'estremo opposto della bulimia. Invece, si tratta di due facce della stessa medaglia: in molti casi, la malattia esordisce con la forma anoressica, poi evolve nel tempo e si modifica, trasformandosi in bulimia.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 22:12 via WEB
Ecco perché non si può parlare di anoressia senza parlare di bulimia. Non è affatto raro che l'anoressico, nel giro di tretacinque anni, sembri stare meglio perché non è più sottopeso e malnutrito, ma che in realtà abbia acquistato peso per le abbuffate dovute alla bulimia. Ciò può succedere non solo alle persone che non ricevono alcun tipo di aiuto, ma anche a quelle che stanno seguendo delle cure: i disturbi del comportamento alimentare, infatti, tendono a persistere nel tempo, pur modificandosi, a maggior ragione se non trattati nel modo più adeguato.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 13/01/15 alle 18:59 via WEB
Mi sembra una buona idea. Le persone con i problemi di alimentazione vanno seguite da medici e psicologi non da un "amico" che li consiglia come vomitare o adirittura lo incoraggia a non mangiare ... buona serata
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 22:20 via WEB
Sebbene molti abbiano sentito parlare di anoressia e sappiano a grandi linee di che cosa si tratti, non tutti sarebbero in grado di riconoscere una persona che ne soffre, specialmente nelle fasi iniziali, quando magari la perdita di peso non è così consistente e, dunque, la malattia è più "nascosta". Ci sono, invece, alcuni segnali che devono insospettire.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/01/15 alle 22:22 via WEB
Innanzitutto, bisogna tenere presente che le ragazze anoressiche sono ossessionate dalla paura di ingrassare, per cui mettono in atto tutta una serie di prati che per perdere peso, come seguire una dieta ferrea, conteggiare le calorie di tutto ciò che ingeriscono, fare esercizio fisico in maniera eccessiva. Inoltre, tendono a evitare le situazioni conviviali, incluse le cene con gli amici, e quando sono costrette a mangiare in compagnia introducono solo quantità minime di cibo. Spesso, tentano di camuffarsi dietro ad abiti larghi e informi e si sentono grasse o comunque imperfette dal punto di vista fisico. Tendono a parla¬re solo di alimentazione e di nutrizione sana e possono pesarsi e specchiarsi di continuo.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 13/01/15 alle 19:45 via WEB
Mi sembra un'ottima idea perseguire queste persone, che arrecano danni enormi a persone già malate; infatti questi luoghi sono proprio i migliori in cui è facile lasciarsi conquistare vuoi per amicizia, per simpatia ed accettare come buoni consigli dannosi.
Buona serata Giuliana, un sorriso:) Giovanna
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 00:13 via WEB
Buona notte carissima:-)))POCHE PERSONE PENSANO DI DOVERSI CURARE. Anoressiche e bulimiche difficilmente ammettono di avere un problema e decidono intenzionalmente di farsi curare. Per questo le persone che vivono accanto a loro non devono trascurare eventuali segnali. Si tratta di malattie che spaventano, ma che non vanno ignorate: prima si interviene, infatti, e più è facile ottenere miglioramenti, scongiurando conseguenze anche serie.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 00:15 via WEB
..... Un ruolo importantissimo, Carissima Giovanna, spetta ai genitori. Ovviamente, non è facile ammettere che la propria figlia sta male, ma è necessario. Paradossalmente, chi ha sofferto di anoressia o comunque ha conosciuto la malattia da vicino, quando un parente ne è affetto tende a fare finta di nulla. Diventa allora fondamentale il ruolo dell'altro genitore. Se si hanno dubbi, non esitare a chiedere il parere di un esperto. È molto meglio rivolgersi allo specialista con un dubbio e vederlo smentito piuttosto che far finta di nulla e aspettare troppo, rischiando che la situazione degeneri...
(Rispondi)
 
YOSURR
YOSURR il 13/01/15 alle 23:10 via WEB
Penso, però, che per lasciarsi sconvolgere da certe letture ci siano mancanze alla base come educazione famigliare e mancanze affettive e anche "immmaturità"
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 00:19 via WEB
SALVE!!!LE CURE SONO MULTIDISCIPLINARI. Le terapie variano in relazione alla gravità della malattia, alle caratteristiche e alle esigenze della paziente. Nei casi meno seri, in genere si opta per una terapia ambulatoriale integrata, che associ interventi dietologici, psichiatrici e psicologici.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 00:21 via WEB
Nelle fasi iniziali, gli specialisti cercano di proporre comportamenti contrapposti a quelli tipicamente anoressici e bulimici, volti sia a tutelare la salute della ragazza sia a farle capire i suoi atteggiamenti disfunzionali. Nel tempo, gli specialisti entreranno in sintonia con la paziente e le motivazioni di fondo che l'hanno portata a intraprendere il percorso di malattia, per cui potranno proporre delle alternative su misura. Talvolta, specialmente nella fase bulimica, si prescrivono dei farmaci, per lo più antidepressivi, che aiutano a ridurre le abbuffate e le crisi di vomito e a migliorare l'umore. L'incisività e la profondità degli interventi variano sempre in base alla gravità della malattia: nei casi più seri è necessario il ricovero in ospedale, con alimentazione tramite flebo o sondino.
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 14/01/15 alle 06:53 via WEB
BUONGIORNO A TE GIULIANA:))))))))
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 14/01/15 alle 07:01 via WEB
E'un problema serio che non si affronta e risolve certo perseguendo chi offre consigli o quant'altro, anche se trovano certamente terreno fertile,specie all'inizio del disturbo, in allcuni casi. E' un percorso difficile da fare a ritroso ..che coinvolge in primis la famiglia e poi necessita di specialisti,come dici bene tu.. E non sempre si parte dal fatto di voler essere magri a tutti i costi..
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 21:37 via WEB
CIAO ORETTA:-)))) MA CHE COS'È ESATTAMENTE L'ANORESSIA? Si tratta di una malattia che colpisce soprattutto il sesso femminile e si manifesta tipicamente nell'adolescenza o nella prima età adulta, con caratteristiche ben precise. Le principali sono il rifiuto del cibo, di qualunque tipo, e la negazione dello stimolo della fame.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 21:38 via WEB
Come conseguenza compare una perdita di peso, a volte molto significativa. A tutt'oggi le cause dell'anoressia non sono del tutto chiare. Sicuramente c'è una predisposizione genetica di base, che spesso si associa a una familiarità. Lo dimostra il fatto che le ragazze con parenti stretti affetti da un disturbo del comportamento alimentare sono più vulnerabili. La genetica da sola però non basta. Per trasformare la predisposizione in malattia vera e propria servono anche dei fattori scatenanti.
(Rispondi)
 
dottore10
dottore10 il 14/01/15 alle 13:11 via WEB
Sta a vedere che finalmente ho la soddisfazione di vedere Dolce e Gabbana in galera… Cmq, scherzi a parte, tutti questi media collegati alla moda, propagandano un'immagine della donna insalubre, lontana tra l'altro dai gusti VERI degli uomini: il messaggio che lanciano è "se sei morbida non piaci agli uomini". BALLE!!!! Tra l'altro gli stilisti, notoriamente non sono "molto" interessati alle donne, quindi cosa mai possono capire del fascino femminile…Però questo bombardamento mediatico funziona, e così se una una ha dei carichi psicologici a monte, (i motivi scatenanti queste patologie risiedono altrove), i vari D&G ci mettono sopra il carico da 90...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 21:39 via WEB
Hai perfettamente ragione:-)))Inoltre DI BASE C'È UNA PREDISPOSIZIONE....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 21:41 via WEB
.... mi spiego meglio. Ad esempio: C' E' UN LEGAME CON L'AUTISMO? Negli anni sono stati condotti molti studi sui meccanismi di sviluppo della malattia. Gli ultimi ipotizzano che le patologie che riguardano l'immagine di sé, come appunto è l'anoressia, possano avere un legame con i disturbi dello spettro autistico. Questi ultimi esordiscono nella primissima infanzia e sono caratterizzati da una compromissione, più o meno seria, delle capacità di comunicazione e interazione sociale e dell'area degli interessi e delle attività.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 21:43 via WEB
..... I bambini colpiti possono avere difficoltà di linguaggio e di apprendimento, attuare comportamenti ripetitivi e ossessivi, preferire stare da soli, non mostrare apertamente il loro affetto con coccole e baci. Ebbene, molte ragazze affette da anoressia presentano alcune caratteristiche tipiche degli autistici: rigidità; attenzione eccessiva ai dettagli che porta a perdere il quadro complessivo della situazione; tendenza all'isolamento; comportamenti ossessivo compulsivi; ricerca della perfezione; difficoltà a svolgere più attività contemporaneamente; attaccamento alle abitudini; comportamenti alimentari atipici, come insolite routine di preparazione del ci¬bo o rifiuto di mangiare uno o più tipi di cibo.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 21:51 via WEB
Per concludere: ancora non si sa esattamente se e quali basi neurofisiologiche condividano le due malattie. Indubbiamente, però, le ragazze affette da disturbi dello spettro autistico sono più suscettibili all'anoressia. In realtà, lo sono anche quelle che, pur non avendo ricevuto una diagnosi di disturbi dello spettro autistico, presentano o presentavano quando erano bambine uno scarso sviluppo delle capacità sociali. Quindi, quelle molto timide, con relazioni problematiche con i pari, con un'eccessiva insicurezza e una scarsissima autostima, con tendenza all'isolamento. Infatti, per loro risulta più semplice concentrarsi sulla dimensione corporea piuttosto che su quella sociale, così difficoltosa.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 14/01/15 alle 19:08 via WEB
Sera Giulianina
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 21:44 via WEB
Ciao, hai mangiato? Non vorrei mi perdessi altri 33 kg!
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 14/01/15 alle 23:55 via WEB
non son più calata d'un grammo...è già tanto che mantengo il peso, la tendenza è sempre a salire
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 14/01/15 alle 23:55 via WEB
e scusami se ho fatto tardi, ma ero a una riunione sulla sanità, son rientrata ora
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/01/15 alle 17:17 via WEB
ATTENTA ALLA RETE!
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/01/15 alle 17:20 via WEB
Ma questi siti sono davvero così pericolosi? chiedi tu. Carissima MARA Purtroppo si. Infatti, agli occhi dei malati, legittimano e rinforzano quei comportamenti disfunzionali e quei meccanismi che caratterizzano la malattia. COME HO SCRITTO SOPRA anoressiche e bulimiche si sentono incitate a proseguire sulla strada intrapresa e a mantenere il loro stile di vita. Oltretutto, in questi luoghi virtuali le ragazze si scambiano consigli e idee, rischiando di apprendere nuove abitudini dannose, che non fanno altro che aggravare il problema. Il confine fra ciò che fa bene e ciò che fa male alla propria salute diventa sempre più labile e, spesso, basta pochissimo per peggiorare le cose. Navigare su blog di questo tipo è molto pericoloso anche per chi ha già iniziato un percorso di cura perché può innescare regressioni e compromettere i risultati raggiunti.
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 15/01/15 alle 17:30 via WEB
si, ho letto con attenzione,ed è vero. Difficile anche smettere, una volta abituati a connettersi
(Rispondi)
 
blumannaro
blumannaro il 14/01/15 alle 21:34 via WEB
Non sono ottimista. Questo è il paese che in te ma di web se ne sbatte allegramente della violazione del diritto d'autore (e le sanzioni ci sarebbero), dubito che chi vive la realtà dell'anoressia si faccia "intimorire" da una possible multa. È un problema che va affrontato fuori dal web mentre "dentro" il web andrebbe curato il senso critico, la capacità di leggere con consapevolezza quello che la rete ci propone e questo vale per tutti i temi.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 21:48 via WEB
Ciao!!! Dici benissimo: " ...andrebbe curato il senso critico, la capacità di leggere con consapevolezza quello che la rete ci propone e questo vale per tutti i temi". Ma nell'attesa che le risorse si muovano e che la famiglia e la scuola abituino i bimbi alle capacità cognitive che permettono il discernimento, una legge che regolamenti questo problema potrebbe aiutare almeno in parte...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 21:55 via WEB
IO DO IL MIO PICCOLO CONTRIBUTO. I disturbi del comportamento alimentare (Dca) sono malattie complesse, che richiedono un approccio mirato. Per questo è importante rivolgersi a centri specializzati, che dispongono di figure professionali in grado di intervenire nel modo più adeguato. Su tutto il territorio nazionale esistono strutture dedicate alla cura di questi problemi: l'ideale è individuare (non esitando a chiederlo al momento dell'appuntamento) quelle in cui viene proposto un trattamento multidisciplinare, quindi in cui è presente un team di medici che lavorano fianco a fianco. Ecco qualche riferimento. BOLOGNA Unità di studio e assistenza per i Dca - Istituto psichiatria P. Ottonello, Università degli studi, tel. 051/524100 GENOVA Ambulatorio diagnosi e trattamento integrato dei disturbi del comportamento alimentare, tel. 010/5551 MILANO Centro disturbi del comportamento alimentare,tel. 02/26431 NAPOLI Centro di riferimento regionale per la prevenzione e il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare, Seconda Università degli studi, tel. 081/5661111 ROMA Centro multidisciplinare integrato diagnosi e trattamento Dca, Azienda ospedaliera Sant'Andrea, tel. 06/33771 SASSARI Servizio multidisciplinare per la prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi del comportamento alimentare, tel. 079/228211.
(Rispondi)
 
 
blumannaro
blumannaro il 14/01/15 alle 22:00 via WEB
Ottimo! Buona serata. :-)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/01/15 alle 22:14 via WEB
Grazie, buona serata:-))
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Marion20
Marion20 il 15/01/15 alle 01:12 via WEB
Quando ho avuto a che fare con ragazze anoressiche o bulimiche ho visto che una caratteristica di queste malattie è il senso della perfezione cui queste adolescenti aspirano. E questa perfezione spesso è riscontrabile in famiglia nella figura materna, con la quale queste ragazze sono spesso in conflitto: "mamma, tu sei perfetta, tu riesci a fare tutto, io no!" Senza sapere che il genitore fa fatica, in tutti i casi, a farsi carico degli innumerevoli e a volte gravi problemi della vita quotidiana. Ciò che mi sconvolge di più di questa malattia è la perdita della cognizione della propria corporeità, quindi, di fatto, una perdita del senso della realtà... come faccio a non vedere e a non accorgermi che sono diventata pelle ed ossa? Come faccio a non vedere che sto letteralmente scomparendo dal mondo? In questo senso, l'anoressia mi sembra tanto una malattia dalle componenti psicotiche, intendendo con questo in modo molto "profano" una malattia nella quale si perde in qualche modo il senso della realtà, oltre che si assumono comportamenti e rituali maniacali ed ossessivi. Ma è soltanto una mia opinione! Ciao buonanotte Marion
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/01/15 alle 17:31 via WEB
Buona serata MARION:-))) E' così, non a caso nei precedenti commenti ho ipotizzato un LEGAME CON L'AUTISMO.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 15/01/15 alle 08:16 via WEB
L'informazione dei media, dovrebbe basarsi esclusivamente sui vantaggi che una sana alimentazione avrebbe sulla salute. Il resto deve rimanere solo una seconda opzione. Ciao Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/01/15 alle 18:33 via WEB
CIAO!!! In tutti i casi, l'ideale è rivolgersi a centri specializzati nella cura dei disturbi dell'alimentazione, con una comprovata esperienza e un approccio multidisciplinare, teso a curare tanto la componente somatica quanto quella psichica.
(Rispondi)
 
dolcemarco60
dolcemarco60 il 15/01/15 alle 10:51 via WEB
A mio avviso dovrebbe essere applicata anche al di fuori...e penso che lo sia nel caso, la proposta di legge che punisca chi istighi all'anoressia o boluminia, ma a quell'essere a tutti i costi cio' che infondo poi non si è. Buona giornata ciao
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/01/15 alle 18:41 via WEB
Buona serata:-)Effettivamente, in tema di salute, ci sono troppi siti che danno informazioni fuorvianti o molto spesso consigliano terapie del tutto errate. E questo avviene in primo luogo perchè chiunque può aprire un sito e consigliare farmaci, in secondo luogo perchè la possibilità di enormi guadagni facili ha portato vere e proprie organizzazioni criminali a bombardare i motori di ricerca di "farmacie online". Impiegando sistemi atti a figurare nei primi posti dei motori di ricerca, distribuiscono solo prodotti contraffatti...
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 15/01/15 alle 23:01 via WEB
Quante cose si imparano...mai pensato che ci fossero tanti siti "specializzati" nel nuocere alle persone per tornaconto economico...io qua e là vedo qualcosa ma non ci ho mai fatto caso. Questa della legge mi pare un'iniziativa opportuna, certo perché riesca ad emergere la valutazione equilibrata delle persone si richiederanno tempi lunghissimi, ma se non si comincia mai...
(Rispondi)
 
ormalibera
ormalibera il 16/01/15 alle 22:04 via WEB
lo condividerei solo nel caso una vera punizione sia inflitta anche a ladri, assassini, delinquenti che restano sempre impuniti. Si rischia di punire selvaggiamente chi in realtà esprime solo una opinione mentre chi fisicamente danneggia la società la passa liscia
(Rispondi)
 
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