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SCELTI PER VOI, MASSIMO GRAMELLINI, ITALIANI BRAVA GENTE, DI CULTURA IN CULTURA, BUROCRATI, BUONSENSO, UMANITA', CORAGGIO

Post n°6384 pubblicato il 25 Maggio 2012 da psicologiaforense

ITALIANI BRAVA GENTE O POPOLO DI BUROCRATI?

Massimo Gramellini  nelle sue trame narrative quotidiane  racconta che il signor Edward Kojo Akanor  ghanese di 67 anni abitava a Verona e che nonostante due infarti e un ictus ha continuato a lavorare all’aeroporto di Villafranca fino all’ultimo giorno di vita per mandare soldi in Africa, dove sono rimaste la moglie paralitica e la figlia Matilda. Orbene, il 25 aprile il signor Edward muore e la famiglia di commercianti veronesi per i quali negli ultimi anni è stato anche più di un parente gli organizza i funerali: il 26 maggio, così da dar tempo alla figlia di ottenere il visto. Matilda si presenta alla nostra ambasciata di Accra con i timbri in regola, eppure le rispondono che manca un requisito essenziale: non è abbastanza ricca per andare ai funerali di suo padre. La giovane donna trasecola: in Ghana ho un lavoro, dice. Sì, ma lo stipendio è basso, replica il funzionario, chi ci garantisce che, scaduto il visto, lei non rimanga a Verona? Il fatto che qui ho una mamma paralitica di cui nessun altro si può occupare, insiste lei, e ciascuno avvertirà l’umiliazione di questo dialogo.
Fra le tante caselle che ogni burocrate è chiamato a sbarrare sui documenti, quella del buonsenso non c’è. Andrebbe aggiunta a mano, ma per farlo servono coraggio e un po’ di umanità, e non tutti ne sono provvisti. Perciò la famiglia italiana che si è accollata le spese della trasferta di Matilda ha scritto all’ambasciatore in persona, «pregandolo umilmente» di intervenire. I funerali sono domani e voglio ancora credere nel miracolo. Altrimenti la prossima volta che sentirò qualcuno dire «italiani brava gente» dal cuore mi uscirà un dolentissimo lamento....

 
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