piazza alimonda

Non sono le parole a tradire. Ma noi che le tradiamo. lahttp://www.youtube.com/watch?v=jL3LB650plw&feature=player_embedded c

Proprio oggi che torno io vai via tu? Tutto questo non ha più senso allora....

appunto.

Non so perché smetti di scrivere, forse avrai i tuoi buoni motivi, ma credo che una valvola di sfogo come la scrittura non va eliminata, specie se puó servire a molti per capire che il mondo che a volte ci propinano é in fondo diverso da quello che appare. Io nel mio blogo scrivo ogni tanto, e anche se non é molto letto da una impronta che per merito di google é difficile da cancellare. E' vero che questo mondo, questa Italia, ormai é marcio/a ma se tutti si ritirassero, se quelli che si oppongo si danno pace all'anima allora la speranza va a farsi benedire. In bocca al lupo, comunque.

Questo post non è corretto. Se le parole sono come una donna che ti tradisce, allora quella donna dovresti lasciarla! Amare la scrittura non significa subirla passivamente. C' è qualcosa che davvero non quadra. Ha ragione "simona" che non conosco. Nelle tue, di parole, si legge come se esse, avessero dovuto avere il dono dell'onnipotenza. Non siamo tutti scrittori, e tutti dobbiamo alla fine, fare i conti, con i nostri limiti e con le nostre delusioni. Anche perchè poi, non è solo con le parole che il mondo è cambiato! Ah quanto siamo bravi a scrivere! ah quante belle parole, scritte e non messe in pratica. Le parole sono dentro di noi, ci vengono a cercare e se riescono ad uscire fuori in qualche modo è un dono. Se esse però si vogliono riposare, bisogna lasciarle stare. Ma non subirle, non stravolgere il senso delle cose. Questo mi pare di aver colto. Spero e ti auguro di trovare serenità nel tuo cuore, affinchè tu ritrovi la tua bussola. La bussola poi la si può anche perdere, succede. Succede anche questo, in una vita. Ma le parole non c'entrano. Non possiamo dare la colpa dove colpa non c'è. Bisogna capire bene e avere il coraggio di guardarsi bene, dentro; solo allora le parole convoglieranno fuori, di nuovo. Ma non sterili e solo fini a loro stesse. Siamo esseri di parole scritte e dette. Di azioni che devono coniugarsi alla perfezione, con quel che siamo. Solo così non saremmo vittima di squilibri mentali e dell'anima, che ci faranno credere di essere stati traditi. Buona vita. Roberta

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.... e invece le parole servono.... servono per farsi comprendere, per spiegare, per farsi aiutare, per sfogare la rabbia e la pena del cuore, per farsi amare.... senza le parole nessuno sarebbe ciò che è perchè nessuno sarebbe in grado di conoscerlo o di comprenderlo. Lavorare con le parole è meraviglioso; chi sa dare forma ai pensieri ed alle storie suscita l'invidia di ogni cervello pensante!!! Purtroppo lavorare con le parole può essere molto più faticoso e meno gratificante in un mondo in cui la cultura e la bellezza sono state gettate in una discarica senza fondo.... ma non per questo un altro tipo di lavoro è per forza più bello e ricco di soddisfazioni. E poi molto spesso sarebbe meglio pensare che quello che si scrive arriva al cuore degli altri..... altre persone con la stessa sensibilità e forse le aiuta a star meglio oppure a riflettere. E poi le parole non vanno solo scritte, ma spesso anche dette!! Pensaci Simona

ciao:-) non perdere la voglia di Scrivere qui

e che dire del lancio dell'unità che in un filmato faceva sentire ragazze, straniere, che erano state assunte per "manifestare" con il nostro?

quasi quasi lo pago io stavolta Sandokan.....e non se ne può piùùùùù !!!