Scintille

CRONACHE PIEMONTESI: la Sacra di San Michele e un pic-nic tra i ciliegi selvatici in fiore.


Vabene, non più Cuneo visto che pochi giorni fa sono tornato nel mio altrove. Ma prima di ripartire ho fatto alcune cose che meritano di essere trascritte anche sul mio diario. Prima, tra tutte, la visita alla Sacra di San Michele -situata sullo sperone roccioso del monte Pirchiriano, nei pressi di Avigliana.Ho dovuto raggiungere i 962 metri di altezza per non udire nessuno strepito di uomini e animali, non frastuono, non ruggito. Di fronte all’immenso panorama del mondo che sta al di sotto, infatti, provando a chiudere gli occhi l’unica cosa che ho avvertito è il suono del vento che circonda l’Abbazia. Qualche istante in ascolto e il vento è diventato un accompagnamento morbido e continuo, respiro silenzioso e rassicurante, silenzio puro e ritmato. L’anima significa appunto soffio,vento. E qui l’anima si può sentire con le orecchie, sulla pelle, sfiora e poi attraversa il corpo. Vibra. E ci fa oscillare in sincrono.Tra tutto quel silenzio ho iniziato a capire, benché mi fosse già chiaro, che non volevo più andare via. Ne ho approfittato e mi sono trattenuto ancora un altro po’ convincendo la persona che era con me a sdraiarci e a fare un pic-nic tra i ciliegi in fiore che circondano l’abbazia. E in quel momento ho pensato, nonostante il vento: quale altra magia che scalda di più il cuore?(By Viparious)