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PASQUALE MASSACRA di Teresa Ramaioli

Post n°15436 pubblicato il 16 Settembre 2014 da dinobarili
 

PASQUALE MASSACRA

di

Teresa Ramaioli

annamariamennitti
annamariamennitti il 16/09/14 alle 14:40 via WEB
Noto che quando una persona sul più bello degli anni decide di dare una svolta alla propria vita ci riesce sempre...è il caso di dire volere e potere....Per Agostino e Gloria è andata anche bene ,ne avranno di tempo per sbaciucchiarsi...ma perchè dai sempre la conclusione a noi lettori per il finale.. e se qualcuno non ci arriva? ciao Dino
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dinobarili
dinobarili il 16/09/14 alle 19:21 via WEB
Ciao Annamaria - il tuo suggerimento è interessante. E' vero. Bisogna dare la possibilità ai lettori di sapere come vanno a finire queste storie dove i protagonisti "concludono" i loro fortunati incontri. Vedrò di provvedere. Buona serata. Dino
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annamariamennitti
annamariamennitti il 16/09/14 alle 21:36 via WEB
La cattura dei serpenti La prima fase della festa consiste nella ricerca e nella cattura dei serpenti (tutti rigorosamente non velenosi) che cominciano ad essere raccolti quando inizia a sciogliersi la neve, da persone esperte dette serpari. Queste osservano le stesse tecniche dei serpari antichi anche se allora i rettili venivano posti in recipienti di terracotta, ora in cassette di legno. Le specie che vengono raccolte sono quattro: Il cervone. Il saettone. La biscia dal collare. La festa ha inizio con la folla che incomincia a tirare coi denti la campanella della cappella di San Domenico, all'interno della chiesa omonima. Secondo la tradizione, questa cerimonia servirebbe a proteggere i denti dalle malattie che li potrebbero affliggere. A mezzogiorno inizia la processione della statua del santo invasa dalle serpi catturate nei giorni prima. Parte dalla chiesa di San Domenico e prosegue per le stradine del centro storico. Ai fianchi della statua del Santo, due ragazze vestite con abiti tradizionali, portano sulla testa un cesto contenenti cinque pani sacri chiamati ciambellani in memoria di un miracolo che fece san Domenico. Questi pani vengono donati per antico diritto ai portatori della Sacra Immagine e del gonfalone. Al termine della festa, i rettili vengono riportati al loro habitat naturale dai serpari.
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