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PAOLA E LA SCUOLA racconto (592) di Dino Secondo Barili

Post n°13290 pubblicato il 16 Aprile 2014 da dinobarili
 

16 APRILE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 15 aprile 2014 – Mercoledì - ore 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Mercoledì

592

I racconti di Primavera

Paola e la Scuola

Dice un vecchio detto: “L’uomo non vive di solo pane” (per “uomo” si intende… sia l’uomo, sia la donna). Un anno fa, la Prof. Paola, quarantenne, single, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, abitante a Pavia, non era contenta di come andavano le cose. Dopo mesi di insegnamento, tra alti e bassi, aveva trovato poche soddisfazioni dal lavoro eseguito. Gli studenti erano quelli che erano…e il resto non variava da un anno all’altro. Al massimo c’era qualche adempimento in più. Carte su carte… da compilare. Si dice che la burocrazia è un’insaziabile divoratrice di carta... da compilare, ammucchiare, dimenticare… A volte “anche carte” perfettamente inutili La Prof. Paola ne era perfettamente cosciente… ma, cosa poteva fare? Niente. Al massimo poteva lamentarsi. Infatti, in varie occasioni si lamentava con la sua Collega Alessandra, anche lei Docente di Lettere la quale reagiva in modo diverso.”Paola, non farti tanti problemi. Per quello che prendiamo di stipendio facciamo anche troppo. La compilazione delle carte serve a “qualcuno” per tenerci sotto pressione. Come dire. “Vedete la Scuola è soprattutto fatta di “carte da compilare”. E il sapere di chi deve imparare, cioè gli studenti, dove è andato a finire? Quello non ha importanza. Quel che conta sono le carte, carte da compilare… perché quelle fanno statistica.” Si vedeva lontano un miglio che Alessandra aveva il dente avvelenato. Con chi poteva prendersela? Con le carte… Ben diverso era l’atteggiamento della Prof. Paola, la quale cercava qualcosa in più. Qualche via d’uscita ad una situazione “kafkiana”. “Alessandra… sullo stipendio hai perfettamente ragione. Più che uno stipendio sembra una carità. Colpa della crisi? Forse. A quel che si vede… c’è crisi e crisi… Basta fare il confronto con certi stipendi da nababbo. Per i comuni mortali come noi, c’è “sempre” la crisi… per altri no. Tuttavia, non è possibile continuare così. Bisogna, darsi da fare. Cercare altri sbocchi. La Scuola è di tutti e tutti hanno il dovere di fare qualcosa…” Sembrava che Paola avesse parlato al vento. Alessandra era presa da una circolare… che prevedeva un altro numero di carte da compilare. La Prof. Paola ritornò ai suoi pensieri e alla sua idea per aiutare i propri studenti ad appassionarsi al “sapere”. Come fare? Un anno fa, La quarantenne, single, Docente di Lettere al Liceo ha cominciato a seguire tutte le Mostre e le Manifestazioni culturali del territorio. Alcune erano delle vere e proprie “perdite di tempo”. Per altre, no. Anzi, si trattava di ottime iniziative. Ogni giorno la Prof. Paola citava tali iniziative in coda a qualche lezione. Anzi, legava le lezioni alle manifestazioni culturali del territorio. Cercava riferimenti storici locali per coinvolgere gli studenti. Diceva. “Vedete, non basta studiare la botanica… Conoscere centomila notizie particolareggiate su piante e fiori (spesso mai visti)… La pratica è indispensabile quanto la grammatica…forse di più. Il sapere è un fiore che ha bisogno di fiorire in ogni luogo. Per fiorire (il sapere) deve trovare il terreno adatto sul territorio… il territorio in cui viviamo. Solo così il sapere diventa vita, vita reale” La Prof. Paola ha trovato un valido aiuto nel suo Collega della classe parallela, il Prof. Giansiro, un cinquantenne che stava cercando fiducia in sé stesso dopo diverse vicissitudini poco piacevoli. Ora, Giansiro aveva trovato un appiglio. Si era affiancato a Paola nella realizzazione di un sogno… far piacere lo studio agli studenti. Si sa che i primi passi sono sempre difficili. Così è stato per i due Docenti i quali hanno visto i risultati del loro impegno. Parecchi studenti hanno cominciato a seguire le loro orme. Dopo breve tempo essi stessi (cioè gli studenti) hanno cominciato a creare manifestazioni culturali locali… Perché un giardino è vivo se ci sono parecchi fiori…e si sa che da fiore nasce fiore. …- Questo è il racconto 592, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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Commenti al Post:
annamariamennitti
annamariamennitti il 16/04/14 alle 14:03 via WEB
Certo da fiore nasce fiore, e poi c'è l'altro detto che il pesce puzza dalla testa .Paola ha cominciato per le carte, che poteva farne di meno invece di lamentarsi ,poi per il misero stipendio ,ma cosa si aspettava lo stipendio dei nostri politici !!!!veramente da capogiro .E vero non si vive di solo pane ,ma anche di soddisfazioni ,meno male che Gesiro le ha dato una mano ....Come insegnante lascia a desiderare ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/04/14 alle 19:05 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. La vita è dura. Dino
(Rispondi)
annamariamennitti
annamariamennitti il 16/04/14 alle 18:45 via WEB
annamariamennitti il 16/04/14 alle 18:23 via WEB Però… chissà perché di questi foggiani, ce ne ricordiamo sempre quando non ci sono più… ..La FOGGIA che vale..." vuole dare spazio e visibilità a tutti quei Foggiani “viventi” o comunque residenti che danno lustro alla città e che purtroppo non vengono riconosciutI .....storia, le curiosità, gli aneddoti e tutto ciò che possa esprimere ad ogni livello l'orgoglio dell'essere foggiano! "La frase "Foggia fuggi ecc"...solo perchè fa rima, inoltre è concessa solo a noi foggiani....ciao Dino
(Rispondi)
annamariamennitti
annamariamennitti il 16/04/14 alle 19:33 via WEB
TE L'AVEVO DETTO CHE NON BISOGNAVA CANTARE VITTORIA E CHE C'ERANO I 5 GIORNI CHE APRILE PRENDEVA IN PRESTITO DA MARZO...EBBENE qui acqua e neve ciao ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/14 alle 06:42 via WEB
Ciao Annamaria - brutto tempo anche qui. Dino
(Rispondi)
ughi51
ughi51 il 16/04/14 alle 21:35 via WEB
Ciao Dino, la seconda puntata del romanzo e sempre più intrigante. Nel racconto di oggi, come al solito, metti in evidenza il fatto che qualsiasi lavoro una persona faccia, deve essere svolto soprattutto con passione. Certo, non è facile fare un lavoro che ti appassiona, ma se alla base non c'è passione e entusiasmo, non c'è niente Carlo
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/04/14 alle 06:47 via WEB
Ciao Carlo - senza passione e entusiasmo nessun lavoro è accettabile. Buona Pasqua. Dino
(Rispondi)
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