ONE MAN BAND -

I RIFIUTI A NAPOLI 2


Grazie a tutti coloro che hanno lasciato un commento al mio post sui rifiuti a Napoli. Sembra di capire che, al di la' dei modi di esprimersi piu' o meno colorati e appassionati, l'argomento e' molto sentito anche da parte di chi non abita i territori campani.Grazie davvero per la partecipazione e per la solidarieta' dimostrata ai napoletani, salvo qualche eccezione da parte di qualcuno che poi ha ammesso di non conoscere bene il problema.Difatti l'immagine che viene proiettata all'esterno nuoce a noi napoletani due volte: la prima perche' dobbiamo subire le conseguenze dannose del problema dei rifiuti, la seconda perche' ce ne danno anche la colpa e le responsabilita'.Ma i popoli piu' civili, tra i quali il glorioso popolo italiano - e gia' dai tempi degli antichi romani - si sono dati un complesso di leggi e di regolamenti che servono per guidare le popolazioni, coscienti che se ciascuno volesse o dovesse autogovernarsi con la "buona volonta'" o con il "senso civico" si finirebbe nel caos. Spero che su questo concetto siamo tutti daccordo.E allora, all'insegna della civilta', sono nate le Istituzioni: il governo, il parlamento, la magistratura, eccetera, con lo scopo preciso di fare le leggi, e sopratutto farle rispettare. E che ci piaccia o no alle istituzioni spetta il diritto/dovere di governare, che per tali compiti sono pagati profumatamente.Orbene quando si verificano dei guasti sociali spetta alle istituzioni e solo alle istituzioni intervenire efficacemente, e non ai cittadini, i quali, a meno che non facciano la rivoluzione, sono impotenti a governare gli eventi.Che a nessuno venga (ingenuamente) in mente di citare il voto!!!A Napoli, che e' il Paese del bengodi, chiunque si arroga il diritto di sparlare, di strafare, di strafregarsene, tanto chi e' pagato per intervenire non lo fa. Molto semplicemente non lo fa.O se lo fa, lo fa in modo inefficace e improduttivo mentre dovrebbe levare grida di allarmeDice Emanuela Falcetti - famosa e brava giornalista italiana - "chi controlla il controllore?"Gli organi di informazione locali che dovrebbero denunciare situazioni da codice penale, tacciono, anche se continuano a sbandierare il diritto all'informazione (invece hanno paura o sono prezzolati)La magistratura sembra impantanata Le forze di polizia dichiarano di essere sottorganicoI vigili urbani si girano dall'altra parte (embe' c'hanno famiglia)I sindacati difendono i diritti di chi ha gia' un lavoro (serio e di lunga durata)Insomma ognuno ha una giustificazione! e viene chiamato in causa il cittadino che "vigliaccamente" non protesta, non si da' da fare, insomma non prende le redini della situazione in mano !!! Perbacco!!!Cioeč la colpa di tutti i mali e' il cittadino onesto che dovrebbe essere il destinatario della protezione delle Istituzioni, ne diventa invece il primo responsabile !!!Neanche Pirandello ha immaginato simili trameMi vien da ridere per non piangereE intanto la delinquenza continua a fare il comodo proprio e propri loschi affari, ormai alla luce del sole, e solo chi non vuol vedere non vede. Tanto le carceri sono scoppiate e non c'e' posto