Tra Parentesi

«Cercasi barista, ma solo col sno grande»: L’annuncio hot di un Bar sul web, la rete insorge!

MADRID - Indignazione e a dir poco tanta da parte di tantissime donne della citta ma non solo dopo essersi imbattute in rete in un annuncio di un bar per la ricerca di una collaboratrice (di sicuro di cattivo gusto) definito "sésista e decisamente molto provocatorio"

L'annuncio incalzava "Donne senza sé.no, non presentatevi: il bar cerca una cameriera con un grosso s.éno". Definite "parole pesanti ed offensive" quelle apparse su uno dei portali più visti e che ospita annunci di lavoro dalle Asturie (Spagna).

L'inserzione ha scatenato le ire di tantissime persone sul web, ma i proprietari del bar hanno difeso e spiegato "economicamente" il loro punto di vista :
"Noi vogliamo semplicemente dare ai clienti quello che vogliono. La ragazza di un piccolo bar che ha un bell'aspetto, deve anche catturare l'attenzione dei clienti con il suo décolleté".
Moltissimi utenti del portale hanno palesato la loro disapprovazione commentando e protestando sotto l'annuncio con frasi del tipo : "Questo è un insulto per le donne: questo bar deve chiedere scusa a tutti".

Il problema, credo, è che la verità stia in mezzo, come spesso accade.

Da una parte i "puristi" della discriminazione dietro l'angolo che poi magari sono i primi (non tutti si intenda) a frequentare un bar/pub proprio per chi serve loro cibo o vivande e i titolari delle attività commerciali che "danno" al cliente solo ciò che il cliente chiede. Non altro...
Una protesta sensata? Disertate il locale... ma non per una settimana... e magari qualcosa cambia! Facile fare un commento, e poi essere i primi ad andare a bere una birra magari in quel locale o in uno "analogo"!

Secondo voi chi ha la fila di clienti e chi "spilla" una birra ogni ora?

Le cronache del condor

[Il condor e le mutande]

{Nota: mi scuso per l'assenza, so che attendevate ansiosi il proseguio delle cronache}

Quando il Condor migra, un solo indumento riesce ad occupare l'80% dello spazio disponibile in una valigia che noi comuni mortali, utilizzeremo per viaggi transoceanici della durata di almeno un mese: le mutande.
Componente fondamentale dell'outfit quotidiano non si riesce a spiegare perchè ne siano strettamente necessarie un set minimo di 15 pezzi. Questo nella fase iniziale della preparazione del necessaire da viaggio, per poi aumentare di numero di ora in ora, perchè in fondo si sa, una mutanda ripiegata modello origami si può infilare in ogni più piccolo pertugio rimasto vuoto. Non importa se la valigia sta implorando pietà.

Anche se si è riusciti a tetrizzare tutto in maniera eccellente rimane comunque dell'altro insospettabile spazio utilizzabile, utile per qualche altra mutanda di riserva, ad esempio: le maniche delle felpe, l'interno delle scarpe, le tasche dei jeans.

In tutto questo non può mancare la scorta supplementare "da viaggio in treno", perchè è noto che, soprattutto se la migrazione avviene di notte, il cambio dell'indumento in questione è consigliato almeno ogni ora, possibilmente prima e dopo i pasti, sperando che nella fase di muta non entri il controllare a verificare cosa cavolo sta tentando di fare, un uomo di 1 metro e 90, che si deve muovere in un spazio angusto per provvedere al cambio pianificato con inevitabile disturbo ai vicini di cabina.

Il Condor però in tutto questi, se escludiamo varie imprecazioni, anche in aramaico antico, prende la questione con molta filosofia (O forse rassegnazione), il problema maggiore è che essendo la maggior parte dello spazio occupato dall'intimo, spesso si ritrova, una volta giunto a destinazione, con pezzi mancanti, ma del resto come pigiama può sempr eutilizzare una mutanda per gamba, con delle spielle e un po' di fantasia si può creare un originale "mutandone della nonna" che certo, esteticamnete non sarà il massimo ma adempirà allo scopo.

Un po' più difficle è il loro riutilizzo come felpa o maglia ma, a mio avviso, attaccandole alla canotta si potrebbe anche lanciare una nuova moda.

A voler proprio essere oeggtiivi bisogna dire che vale il famoso detto: meglio un paio in più che uno in meno... Uno in più però, non dieci! ma non siamo pignoli suvvia!
La mia lavatrice ringrazia, il riscaldamento un po' meno perchè, per consentire un adeguato sfruttamento dell'intero set, come minimo, il Condor, che già è caloroso di suo, si rifiuterà di indossare altro e qui fa ancora freschetto.
In fondo però, in caso di neve o ritorno di clima antartico si possono sempre imbottire con la scorta di pacchi di cotone idrofilo in dotazione con le mutande (I nuovi "inseparabili"), in questo modo la sua virilità avrà sempre temperatura costante.

Ora qualcuno si starà chiedendo se il Condor sta partendo per l'isola di Tuku Tuku dispersa nell'ocenao pacifico... Ebbene no, sta andando in città, no no... Non starà in una tenda nei parchi a fare bird watching, risiederà in una casa dotata di ogni strumento utile al risanamento e pulizia dei suoi indumenti, casa che ovviamente è già stata colonizzata con un set supplementare di scorta di questi indispensabili.

La cosa più preoccupante alla fine comunque, è la dimensione ed il peso di valigia e zaino, rischia ogni volta di ritrovarsi a "tartaruga rovesciata" nel bel mezzo di una stazione dove, nella miglore delle ipotesi invece di aiutralo gli chiederanno sigarette e venderanno calzini.

Ma so che il Condor se la caverà egregiamente, ho già pronta scorta di pomata anticontratture ma probabilment dovrò attrezzarmi con un argano per portare la valigia al piano di sopra, ci penseremo, si può risolvere la questione con un bel studiato sistema di leve o al massimo, con una catapulta.
Una certezza è assoluta, in caso di glaciazione, tornado o qualsiasi altra catastrofe naturale che ci costringa in casa le mutande di ceerto non gli mancheranno!

Detto questo mi rimane una sola cosa da fare, liberare almeno altri due cassetti... Con ottimismo...

Scoop Isola, Alex Belli e Cristina Buccino nascosti sotto sotto le coperte. Scanu urla: “Cristina non fare la m…”

Un video di alcuni minuti comparso suilla rete rischia di far "naufragare" il matrimonio di Alex Belli, che sarebbe stato visto in atteggiamenti "che non lasciano molto all'immaginazione" con la bellissima e sexy Buccino.
Nel clip in questione sembra si siano "avvicinati" sotto le coperte, per il momento non è chiaro cosa sia successo, le voci dicono che non è accaduto nulla di "davvero scandaloso" Bisogna vedere che unità di misura dello "scandaloso" sono state applicate!

Nel video risulta chiara ed inconfondibile la voce di Valerio Scanu che urla a gran voce alla Buccino : "Allora, Alex è sposato e non fare la mign***a". Lei replica per tutta risposta: "Io faccio la mign***a tutte le volte che voglio".

Questo a pochi giorni dalla rilasciasta intervista della moglie dell'attore di Centovetrine.

Come la prenderà?

Ostia (Roma) : Sess0 in spiaggia in mezzo alla gente : il video virale sui social

Adesso sembra stia andando di moda avere questi rapporti in luoghi pubblici...Qui in piena spiaggia ed in pieno giorno in mezzo alla gente che passeggia una coppia fa sess0 senza curarsi di nessuno, godend0si anche gli ultimi raggi del tramondo.

E' successo il 20 Febbraio ad Ostia (Roma), dove una coppia distesa sulla sabbia e con un telo ha pensato, in preda ad un "orm0ncino impazzito" di consumare un rapporto in pubblico non curandosi di passanti, grandi e piccoli in visibilio dinnanzi alla scena.

I due erano vestiti ma la posizione e le movenze ritmiche e cadenzate erano inconfondibili, acclusi piccoli "sibili". Il tutto è stato ripreso da uno smartphone, loro restano "concentrati" sull'attività ignorando sguardi e commenti dei poveri "spettatori involontari".

Il video, condiviso su Facebook, ha fatto un botto di visualizzazioni e commenti più o meno coloriti. Qualcuno scrive che : "i due amanti "focosi" avranno guardato troppo 50 sfumature di grigio".

Marina Rinaldi è il primo Allenatore Tr@ns di una squadra di calcio maschile

Un mister tr@ns€ssval€: Marina Rinaldi rappresenta un caso unico ed emblematico nel calcio.

L'unico "Mister" tr@ns€ssval€ ad allenare una squadra di calcio, e nello specifico in provincia di Salerno.

Un ruolo per la giovane promessa del mondo degli allenatori per la quale è stata proposta da due sacerdoti. «Sono stati don Michele Alfano e don Giuseppe Greco, parroci di Rufoli e Ogliara, a chiedermi di assumere l'incarico tecnico di questa squadra - spiega la Mister Rinaldi - Ho accettato perché questo gruppo è nato con il solo obiettivo di unire nello sport i ragazzi della zona, alcuni dei quali vivono anche situazioni familiari un po' particolari».

La giovane allenatrice racconta: "Un piccolo primato del quale vado fiera, ma non certo per stupido esibizionismo", dice lei al giornale "il Mattino". Con in mente l'esempio del grande mito Delio Rossi, allena il San Michele Rufoli con il cuore e con passione. La squadra salernitana milita nel girone A del campionato provinciale di Terza categoria.

Mister Rinaldi si racconta, infatti giocava in porta nella Scuola Calcio Ogliarese di Alfonso Galdi e Tonino Cuoco; poi ha giocato nei dilettanti salernitani al Vietri Raito e alla Temeraria. «Dal 2007 ho rinunciato al calcio a causa della cura orm0nale - spiega Marina - che mi impediva di fare attività fisica. Ho vissuto periodi molto difficili, anche sul piano sociale. Ho una grande fede e devo ringraziare la mia famiglia che mi ha sostenuto in quella parentesi della mia vita. Superato quel periodo - aggiunge -, sentivo che col calcio avevo lasciato un discorso in sospeso e non ho esitato un attimo quando mi hanno coinvolta nel progetto San Michele Rufoli, per il quale conto sull'indispensabile aiuto del secondo Antonio Ragone e del capitano Gianluca Barra».

Beh che dire... In bocca al lupo!