LE NOSTRE NOTE...

Franco Califano - La Mia Libertà


In questa periodo molto triste per il mondo dell'arte dobbiamo registrare anche la morte di un grandissimo talento, di un poeta del romanticismo romanesco che nasce dalla periferia: Franco Califano. Classe 1938, ma ancora in piena attività e con progetti lavorativi per il futuro, nonstante il male che l'aveva colpito, è morto improvvisamente, lasciandoci tutti stupiti...cosa che aveva fatto spesso anche in vita.
Califano, infatti, si è fatto conoscere per la sua generosità e la sua schiettezza, per l'essere un libro aperto e non ha mai fatto mistero di tutti i suoi eccessi. Le cronache riportano che persino il necrologio se l'è scritto da solo basandolo sull'ironia e l'andare controcorrente: "Non escludo il ritorno"...chissà se sarà davvero inciso sulla sua lapide.
In questo blog musicale, però, è doveroso ricordarlo per le sue canzoni che hanno caratterizzato una stagione della musica italiana, brani mai banali,pieni di sentimenti veri. Molti li incise lui stesso, ma non tutti: non si può non ricordare la splendida "Minuetto" che Mia Martini portò al successo. Per ricordarlo come cantautore ho scelto invece un testo che lo rappresenta: "La mia libertà".
Ascoltandolo ora forse lo capiamo ancor meglio: è la rivendicazione serena, ma decisa di una vita di eccessi mai negati, tra canzoni, concerti, night, serate nei piani bar, ma anche alcol ed altro, che però rappresenta una sua libera scelta.
Una vita che conosce alti e bassi, ma che lui accetta e ai quali si adegua per non essere costretto in quello che gli appare come un muro che lo renderebbe prigioniero. Mai un legame affettivo solido, mai una scelta di vita previdente. Era fatto così: a noi non spetta certo giudicarlo. Solo rimpiangiamo la sua genuinità e la sua creatività. Ciao Franco, forse ora sei davvero libero.... 
Ho una chitarra per amica e con voce malandata canto e suono la mia libertà.Se sono triste canto piano, se sono in forma suono forte,così affronto la mia sorte.Se non amo grido abbasso anche se non mi è concesso dico sempre quello che mi va.Se voglio un corpo e un po' d'affetto,faccio un giro cerco un letto e una donna che ci sta.Chi mi vuole prigioniero non lo sa che non c'è muro che mi stacchi dalla libertà.Libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene,libertà che è libertà.Vivo la vita così alla giornata con quello che da'sono un' artista e allora mi basta la mia libertà.Da una finestra si affaccia una donna che un sorriso mi fa.E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via.    Non mi fido di nessuno sono rose e crisantemosuono e canto la mia libertà.Se sono triste suono piano, se sono in forma canto fortecosì affronto la mia sorte.Una donna innamorata anche quella più pulita prima o poi le corna te le fa.Tanto vale andare avanti e trattare con i guanti solo questa libertà.Vivo la vita così alla giornata con quello che da'sono un' artista e allora mi basta la mia libertàda una finestra si affaccia una donnache un sorriso mi fa.E' una di quelle, ma è bella e stasera mi va.Passo un'ora in sua compagnia e poi vado via