Brain damage

There's someone in my head but it's not me

Creato da Duochrome il 26/05/2014

Universo blogger

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PPP

Adulto? Mai - mai, come l'esistenza
che non matura - resta sempre acerba
di splendido giorno in splendido giorno - 
io non posso che restare fedele
alla stupenda monotonia del mistero.
Ecco perché, nella felicità,
non mi sono mai abbandonato - ecco
perché nell'ansia delle mie colpe
non ho mai provato un rimorso vero.
Pari, sempre pari con l'inespresso,
all'origine di quello che io sono.

Roma, 1950

 

I fiori del male

Adorabile strega, li ami tu i dannati? Dimmi, conosci l'Irremissibile? Conosci il Rimorso dai dardi avvelenati cui il nostro cuore serve da bersaglio?

C. Baudelaire

 

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Dei delitti e delle pene

Post n°133 pubblicato il 11 Marzo 2015 da Duochrome
 

Oh beh, il buon Silvio a quanto pare è innocente. Ma lo sapevamo già, cribbio! Chi di noi avrebbe mai creduto che così brava persona e di sani principi, dedito alla patria e ai suoi abitanti, avesse potuto abbassar le braghe e tappare la bocca a quel pezzo di gnoc...ehm, ad una dolce ragazzina in difficoltà?

Via, finalmente giustizia è stata fatta, come ha detto la sua compagna. Che di anni ne ha?

 
 
 

L'area del quadrato

Post n°132 pubblicato il 08 Marzo 2015 da Duochrome

C'è un dato di fatto, che è poi il sorriso spontaneo misto ad uno strano senso di stabilità e felicità, che come tutti i dati di fatto, oggettivi e sicuri per definizione, vengono sempre e costantemente messi in discussione dal dubbio. Dalla paura. Da sensazioni spacciate per altri dati di fatto. Dal sesto senso che bisogna fare un passo indietro.

Ed è lì che mi accorgo di avere fatto tantissimi passi avanti senza neanche essermene resa conto, evidentemente troppi. Senza fatica, per la prima volta in vita mia. Solo che quel che sembra un traguardo personale è invece l'ennesima medaglia di plastica.

Strano trovarsi ad un punto, guardarsi, sentirsi persone migliori ed accorgersi infine che occorre tornare a fingere. Clara sorridi, Clara ridi, Clara sii leggera, Clara tutto deve andarti bene, Clara non farci caso, Clara fatti scivolare ogni cosa, Clara non piantare chiodi, Clara oggi sì ma domani no.

Che tanto è facile e si leva solo polvere da un callo già fatto.

 
 
 

In alto i calici

Post n°131 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da Duochrome

Le cose che finiscono, alcune delle cose che finiscono, lasciano solo un gran sollievo. Senso di liberazione ecco. Così mi sento: leggera. Solo è d'obbligo chiedersi perché, se erano così dure da sopportare, pure le abbiamo portate avanti per tanto tempo. Troppo, appunto.

Così ieri mi sono interrogata. E mi sono rimproverata, non poco, mentre prendevo le mie ultime cose. Ero arrabbiata con me stessa, e molto anche, perché ho permesso al primo coglione che passa di levarmi la dignità ed usarmi, riducendomi ad una via di mezzo tra una colf e una madre. Perché ho sopportato in silenzio per mesi e mesi e mesi, e ogni ultima opportunità era solo la penultima. Mi sono rimproverata per l'eccesso di pazienza e per il mio bisogno di volere qualcuno accanto a cui dare amore, anche a costo non solo di non riceverlo, ma anche a quello di vedere respingere il mio come fosse immondizia. Mi sono rimproverata per essere stata zitta, per non avere protestato, per avere permesso di essere presa a calci, e per tutte le volte che ho soffocato il malessere in un sospiro e in un pianto silenzioso. Soprattutto, mi sono rimproverata di essermi persa, tanto da non riconoscermi più.

E infine ho brindato. Ho bevuto per me sorridendo mentre aspettavo l'autobus che mi avrebbe portato a casa MIA. Ho brindato al mio essermi ritrovata, alla mia seppur tardiva ribellione, all'essermi riappropriata dei miei NO e della mia indipendenza. Ai miei sbagli imperdonabili che pure ieri mi sono però sembrate le cose più giuste mai fatte. Ho brindato ad un nuovo inizio; ho brindato alla riacquisita sicurezza di sapere quello che merito. ma soprattutto, ho brindato alla consapevolezza che mai e poi mai le bruttezze che ho passato mi faranno essere prevenuta nei confronti dell'umanità.

Prosit!

 
 
 

Tulipani barocchi e coppole&lupare

Post n°130 pubblicato il 21 Febbraio 2015 da Duochrome

Poche parole.
Non ha nessuna importanza fossero olandesi e non ha nessuna importanza sia successo in Italia.
Tralasciando a fatica l'anima patriottistica e l'affezione che ho per alcuni luoghi, seppur a fatica.

La cosa davvero grave è che ci sono esseri umani, molti esseri umani, del tutto incapaci di avere dominio su se stessi; che usano becere scusanti quali l'alcool per giustificare comportamenti bestiali; che perdono con facilità la propria umanità e che anzi l'umanità altrui la distruggono.

Un pezzo d'arte, anzi un pezzo della nostra cultura, tra l'altro restaurato da poco, è stato ridotto peggio che le bancarelle del mercato al sabato pomeriggio. Ma per fortuna abbiamo ottimi restauratori, e son certa che verrà riportato all'antico splendore. Anzi, guardiamo il bicchiere mezzo pieno: ci sarà un po' di lavoro "fuori programma".

E, altro dato positivo: erano olandesi; bianchi; quindi Salvini per una volta ci ha risparmiato il tweet contro i barbari neri.

Ma noi, in tutto ciò, che figura abbiamo fatto? Stuprati in silenzio.
E i feriti?
E se ci fosse scappato il morto?

Beh il morto c'è scappato. Un po' più giù, a Palermo. Persone diverse, motivazioni uguali: ossia l'assenza totale di motivazioni. Altre bestie, stavolta italiane doc, che hanno tramortito a calci un giovanissimo ragazzo pieno di belle speranze. Luoghi diversi, schifo diverso, prepotenza e becera voglia di autodeterminarsi superiori agli altri e detentori di un potere, quale potere mi chiedo, e a che prezzo, capace di dominare vite e prodotti.

 
 
 

Notturno

Post n°129 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da Duochrome

Questa attitudine tutta femminile di fissare il telefono per ore e fare conti alla rovescia che poi così il tempo si dilata, il bisogno anch'esso tutto femminile, e stupido, di capire, di sapere, di chiedere, di sondare il terreno, di diffidare, di imparanoiarsi, di farsi domande; attitudine e bisogno che si fondono con la mia parte anarchica che se ne fotte, davvero, davvero davvero davvero, e sente che va tutto bene e non potrebbe andare meglio, che è tutto giusto così, e un po' più giusto diventerebbe sbagliato.

Perché il mio problema di avere a che fare con gli altri è che mi costringono ad avere a che fare con entrambe le mie anime, ponendo fratture difficilmente ricomponibili.

Tranne stavolta. Che mi sento una, e bene, tra uno schiaffo e un bacio.

 
 
 

San Valentino

Post n°128 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da Duochrome

Non bisognerebbe programmare niente, che a volte ci si pensa ben forti e si finisce invece per scoprirsi debolissimi.

Inadatti a sostenere il peso del distacco.

 
 
 

Necessità

Post n°127 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da Duochrome

 
 
 

Uber e vogliounlibroditedesco

Post n°126 pubblicato il 10 Febbraio 2015 da Duochrome


Come non fare a meno della sigaretta dopo il sesso, e non sentirsi in colpa per alzarsi e andarla a prendere.
Come quando ti meravigli con la faccia da idiota per aver scoperto cose che tutti sapevano già.
Come inciampare e scoppiare a ridere, avere male al ginocchio ma ridere di gusto lo stesso.
Come inciampare tra le parole, invece, e non volersela cavare facilmente con quelle impegnative.
Come rischiare gli ultimi cinque euro ad un gratta e vinci anziché chiedere saggiamente cinque euro di rassicurantissime goleador.
Come vedersi femmine in culo al femminismo.
Come vedersi donne, sempre in culo al femminismo.
Come fare i conti alla rovescia tipo da piccoli quando si aspettava Natale.
Come controllare il cellulare insistentemente tipo da adolescenti, levare direttamente il blocco schermo che non si sa mai, metterlo sotto carica quattro o cinque volte al giorno.
Come fottersene della crisi e del presidente della Repubblica e delle bollette e i vegani, perché esiste ancora la neve.
Come ostinatamente correre per arrivare a godere appieno di un momento. Anzi, determinativo. Da illum.
Come, vedi sopra, potenziare il proprio livello di multitasking skill presi da improvvisi deliri di ottimismo su se stessi e sul genere umano.

E' come  essere abituati a vivere sott'acqua, per poi andare fuori e farsi di tutti i rumori e i colori del mondo.

 
 
 

Speech

Post n°125 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da Duochrome

Mi piacciono le parole. E le persone che sanno usare le parole. Parolaio ha un'accezione negativa, e non ne capisco il motivo. Sono un'arma così potete... ah ma lo sapete, sono 40 anni che andate a votare, ve ne sarete ben resi conto!

Dicevo, mi piacciono le parole. Potrebbero stare per giorni a dirmi che invece uno sguardo vale di più, e ci sono gesti che, e i silenzi d'oro. Ma niente, niente mi affiscina di più delle parole. Della scelta delle parole.

E mi girano le palle anche, parecchio, quando non si è precisi. Quando la gente non capisce che uno e 1 no, non è uguale, cazzo, no non è lo stesso! Non esistono i sinonimi, essite più o meno, ma tra più e meno sapete quante sfumature, sapete quanto sia importante una sfumatura!

Ecco sì, amare le parole è amare il dettaglio e capire il mondo nella sua complessità, coglierne ogni aspetto e comprenderne per questo il senso totale.

Perché res publica non si traduce con repubblica ma con stato, e stato e repubblica non sono proprio la stessa cosa: ma questo, vedi sopra, lo sapete.
Perché io e te non è noi, e neppure stavolta sono la stessa cosa.
Perché casa nessuno sa bene cosa sia.
Perché Dio è uno, ma co' 'sto fatto che è trino se dici Cristo non è esattamente come dire Dio.
Perché essere umano comprende maschi e femmine, cioè e uomini e donne, ma siamo tutti concordi che pochi maschi sono uomini e poche femmine sono donne.

Per mille altri motivi avere potere sulle parole è avere potere su tutto il resto.
Il problema è quando le parole hanno potere su di te

 

 
 
 

Dream big

Post n°124 pubblicato il 30 Gennaio 2015 da Duochrome

Quando ero piccola il mio più grande desiderio era, banalmente, avere una mia famiglia. Avere un marito e dei figli insomma, e dare loro un padre migliore del mio. Non che fosse difficile, pensavo.

E invece alla soglia dei trenta la mia imprevedibile e precaria vita mi costringe ad un passo indietro. Diciamocelo, ho una situazione precaria e instabile sotto tutti i punti di vista. Il che costringe inevitabilmente ad un piano b. Non era destino e, cosa più importante, io a 'sto destino una mano gliel'ho data.

Sempre con la testa tra le nuvole e sempre a prendere decisioni di pancia. Sempre a sconvolgere ogni barlume di stabilità, sempre ostinata a non arrendermi alla normalità, sempre con una incredibile voglia di godermela 'sta vita, sempre fuori fase, sempre in ritardo e sempre a scegliere le vie più scomode.

Dunque penso di lasciare dolci sogni famigliari a chi è in grado, a chi riesce ad essere in pari con se stesso e col tempo.

Io, a far due conti, rimane sempre qualcosa fuori, e temo che virgole e decimali non siano l'ideale per costruire qualcosa.

Invecchierò insieme a tanti gatti e morfemi che amerò immensamente.

"The child is grown
The dream is gone"



 

 
 
 

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Due brutte parole su di me

Cinica, realista, senza peli sulla lingua, detesto i cicci pucci e i pucci cicci, vivo alla giornata, sopravvivo di espedienti, medito, penso, leggo, cammino, sorrido, polemizzo.
Metto sempre tutto in discussione, non amo le mode né chi le segue ciecamente, non amo neppure la menta né lo yogurt, sono diretta come un tir che ti investe a 200km/h.
Logorroica ma detesto stare al centro dell'attenzione, grande osservatrice, dita tozze ma rapide, smalti improponibili, ossa-stuzzicadenti di dimensioni parecchio ridotte, mora cadaverica, sbuffo facile e mi passa ancora più facilmente..
Mi piace la gente sveglia. Specialmente se sa sognare.

 

Filosofia

La filosofia sta allo studio del mondo effettivo come la masturbazione sta all'amore sessuale.

K. Marx
 

Siamo dèi



"E di cosa mi dovrei pentire,
di giocare con la vita?
Tanto un giorno dovrà finire!"

L. Dalla

 

Io e te

Una storia, in effetti, ce l'avevo. Me l'ero inventata una mattina a scuola. Ma le mie storie le tenevo per me, perché se le raccontavo si sciupavano subito come i fiori di campo tagliati e non mi piacevano più. Però questa volta era diverso.

N. Ammaniti

da PensieriParole

 

Che tu sia per me il coltello

Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso.

D. Grossman

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