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« VENTI DI GUERRA O REFOLI...L'ORSO RUSSO HA FRETTA »

ASSUMERE SENZA PENSIERI

Post n°4195 pubblicato il 23 Febbraio 2022 da monellaccio19
 

 

 

 

 

La ventisettenne Federica Granai, aveva perso il lavoro e subito dopo, si attivò per cercarsi un'altra occupazione. La donna, finalmente e dopo i primi contatti con una Azienda Toscana di telecomunicazioni e servizi informatici, superò cinque prove attitudinali e nel colloquio finale, quello decisivo, ebbe conferma del posto: la sua preparazione e il suo impegno, alla fine pagarono rendendola felice e serena. Purtroppo, al momento di sottoscrivere il contratto tanto sospirato, la Federica scoprì di essere incinta. Beh, aveva due possibilità: tacere e procedere con l'assunzione, oppure riferire del suo stato interessante e comportarsi quindi lealmente con il titolare della azienda. Troppo precisa e sincera per non comunicare la verità e appena saputo del suo stato, il titolare sorridendo le  disse: "Dov'è il problema? La assumo!". Quindi la Granai iniziò a lavorare,  dimostrò da subito le sue doti e quando giunse il momento, andò in maternità. Nacque un bel maschietto e proprio in questi giorni, la Federica ha ripreso a lavorare e promette molto bene. Una bella storia vero? Ma la domanda che vorrei porre è un'altra: "Perché mai questa dovrebbe essere una storia bella e piuttosto rara, quando invece, dovrebbe essere la...normalità?".  Perché in questo paese le donne dovrebbero pensare alla maternità preoccupandosi della perdita del lavoro? Quanti imprenditori o proprietari di aziende non pongono problemi alla gravidanza delle loro dipendenti? Parliamo tanto del problema sociale delle nascite, pensiamo alla alienazione impellente delle donne dinanzi a una scelta importantissima: lavorare o famiglia e figli? Questo è il grande cruccio del paese, donne con la necessità di lavorare senza dover rinunciare a mettere su famiglia e figli. Il caso raccontato dimostra che vi sono persone disinibite e pronte a non avere pregiudizi su questo tema. Facciano così tutti gli imprenditori, darebbero una mano alle donne e alle nascite. In un paese civile, questo accade generalmente.

 
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mariateresa.savino
mariateresa.savino il 23/02/22 alle 19:26 via WEB
E'questo, uno dei diritti civili delle donne, oltre che biologico e a salvaguardia della specie. Oggi fa ancora notizia e viene percepito come generosità elargita da un datore di lavoro. Tutto ciò, anche perché gli uomini ancora non si convincono che le donne possono essere capaci di più impegni lavorativi fuori e dentro casa e, dunque essere ottime dipendenti e brave madri. Resterebbe, come intralcio, l'assenza per gravidanza pre e post parto con un interesse economico gravante sul datore di lavoro. Ma, se lo Stato dovesse risarcirlo, neppure questo problema si porrebbe. Io non conosco bene se questo risarcimento avviene, ma se si chiede alle famiglie di aver più figli per l'incremento della popolazione, questa sarebbe la norma,per uscirne, salvando così "capri e cavoli". Buona serata,Carlo. Ciao.
 
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