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TRA UN BONUS E L'ALTRO....

Post n°3830 pubblicato il 23 Febbraio 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

Conoscete il "bonus Cultura" introdotto dal Governo Renzi? Un'iniziativa piuttosto interessante nata con uno scopo specifico e contestuale ai maledetti atti terroristici di Parigi del 2015. L'Europa tutta fu sconvolta dalla feroce  serie di attentati al "Bataclan" e in altri luoghi pubblici; l'opinione pubblica, sconvolta e impaurita, chiedeva sicurezza, protezione per tutte le nazioni a rischio attentati terroristici. L'iniziativa del "bonus cultura", prevedeva per i neo diciottenni,  un contributo di 500 euro per il diritto alla cultura, allo studio, attenzione alle periferie e associazioni culturali. Un progetto ambizioso che si impostò semplicemente su principi basilari: non c'è sicurezza per un paese se non c'è cultura. Furono stanziati due miliardi di euro: per ogni euro speso per la sicurezza dei cittadini, v'era da spendere un euro per la cultura dei giovani. E così fu, l'impegno valeva anche per gli insegnanti con il "bonus docenti" e per i giovani. Nel corso degli anni e con i governi mutati nel breve periodo, il bonus ha continuato ad essere versato, ma ribassato a 300 euro. Lo scopo era sempre lo stesso e il ministro che si sia interessato in questi ultimi due anni circa, è Franceschini. L'uso e il limite era chiaro si dall'inizio: spendere e spendere bene i soldi, comprando libri secondo il proprio giudizio e le proprie necessità, libri molto utili e ricchi di cultura. Purtroppo, qualcuno si è distratto, molti non ci pensano più, ma i giovani spendono il bonus, ne fanno largo uso, ma è cambiato l'indirizzo culturale. A parte i video giochi che erano proibiti in quanto il bonus non veniva concesso, anche per i libri, c'erano limiti molto importanti. Oggi si comprano video giochi e materiale digitale, e per i libri (ahinoi), comprano spazzatura, libri di scarso interesse culturale. Siamo ancora a sbagliare, come sia abitudine di questo stato, gli investimenti. Vi propongo qualche titolo che  la dica lunga sulla cultura che vorremmo fosse focale centro d'interesse dei giovani diciottenni: "Ti saluta 'sto cazzo!", "Scoreggiare meglio", "Cucinare la merda", e tanta altra carta straccia: senza un controllo accurato, v'è solo anarchia mirata e libera scelta. Amazon è oggi uno dei più grandi bacini d'utenza, ma altri sono favoriti in queste scelte scellerate. Ecco perché abbassando il bonus, liberando gli acquisti e girando la testa dall'altra parte, nessun controllo e gli amici degli amici, sono favoriti e godono dei "consigli per gli acquisti". Lo stato investe su persone e generi che nessuno si aspetterebbe. Sono soldi che dati a personaggi della politica e a vip vicini alla politica, ci indurrebbero a ritenere che...noi investiamo i nostri soldi un po' dappertutto, tranne che nelle giuste direzioni. Scriverò un libro anch'io per entrare in questo giro perverso di mance e di aiuti di stato. Il titolo sarà: "Grazie al cazzo!". 

 
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g1b9
g1b9 il 23/02/21 alle 15:39 via WEB
Non penso che governi che hanno fatto di tutto per distruggere la scuola, sapendo in pochi cosa sia veramente la preparazione culturale di una persona, si rendano conto di come sprechino il denaro dei cittadini. Comprendo che il mondo sia cambiato, che affrontare il lavoro richieda una formazione in ambiti nuovi, ma non è saltando completamente quella che dovrebbe essere la base completa su cui costruire le varie specializzazioni, che si raggiunge lo scopo. Allora i giovani, che avessero a disposizione fondi da investire in cultura saprebbero scegliere i titoli giusti. Buon pomeriggio, carissimo..
 
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