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QUEL CHE NON SI FA PIU'

Post n°3798 pubblicato il 22 Gennaio 2021 da monellaccio19
 

 

 

La mitica enciclopedia Treccani, chi la sfoglia più? Disposti in biblioteca a far bella mostra: dizionari, vocabolari, atlanti geografici, chi li consulta più? A parte i vecchi e datati album fotografici, chi inserisce più le foto in raccoglitori che non siano "file" su PC e cornici digitali?  Le code, le file interminabili presso posta, banca o altro ufficio, si evitano perché si opera "on line", comodamente seduti a casa. Perché andare in centro o all'iper quando c'è la possibilità di acquistare su Amazon e affini? E il piacere della telefonate, di quelle belle telefonate per "trattenersi" con la voglia di parlare con qualcuno, dove sono? Messaggini! Si fa prima e non si perde tempo. Chi si fa più un solitario o un altro gioco come una volta? Oggi, sul web...altro che solitario e passatempi vari. Prenotare un viaggio, una gita, un pranzo fuori? In rete! Clicca e via! Si è in una città che non si conosce o in una zona nuova e si deve raggiugere un luogo in particolare? Navigatore! Non è rimasto nemmeno il contatto personale per chiedere a qualcuno. Approcci diretti sempre meno.  Ci si intrattiene con amici e parenti da qualsiasi parte e ci sarà sempre qualcuno avulso dal gruppo che, in disparte e per sua libera scelta, smanetta su IPad, smartphone e altre diavolerie con il mondo a portata di clik!  Il rapporto, umano e diretto, va sempre più a puttane: niente più concezioni pratiche di spazio, tempo e contatto! La società virtuale soverchia e affossa la società tradizionale, luoghi sempre meno condivisi e vissuti emotivamente : tecnologia, iperdigitale e web, ci hanno rubato l'anima! Da parte mia, coinvolto come tutti ma con un briciolo di attenzione a certi valori ed esigenze, faccio salti mortali per difendermi, per usufruire senza esagerare. Per esempio: il pokerino con gli amici ci manca da oltre un anno ormai, rinunciare è stato gioco forza, un'appuntamento consolidato nel tempo e strettamente "live", altro che virtuale: come faremmo a  rompere l'idillio reciproco, a sfotterci, a vincere e a perdere, a coglionarci con gli improbabili bluff che dopo tantissimi anni non servono a niente perché ci sgamiamo all'istante? Giocavamo solo durante le feste di Natale, 2/3 volte ed era una goduria unica. E poi, come faremmo a fumare e a bere, noi ragazzi anziani che non dovremmo per motivi di salute, se non derogassimo  in tale opportuna circostanza? Per noi vale sempre il vecchio detto: "La carta vuole il fumo!" E noi per questo giochiamo a poker...solo per bere e per fumare...da soli, senza che le "aguzzine" ci rompano gli ammenicoli! "Per paradosso, siamo persone in compagnia quando siamo soli in casa e siamo soli quando usciamo".

 
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g1b9
g1b9 il 22/01/21 alle 18:55 via WEB
Senza quello che non si fa più, molto anche perchè ci è impedito con la scusa del covid, la vita è diventata un semplice vegetare, senza alcun senso. L'unica cosa per cui valga ancora la pena di vivere sono gli affetti- Mi chiedo da giorni se sia successo, nell'ultra millenaria storia dell'umanità, che si sia chiuso il mondo per un'epidemia. Ho fatto ricerche inutilmente per avere una risposta, ma non ho trovato assolutamente nulla. Dopo un'anno di questo mondo , in cui non si fa più nulla di niente, mi pare che le cose siano peggiorate e che anche il vaccino stia risolvendo ben poco, visto il numero di persone che si ammalano anche dopo la somministrazione. Che stiamo facendo? Carlo saresti davvero il pensiero illuminato che mi servirebbe in questi giorni... Buona serata , con simpatia e affetto...
 
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