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« QUEL CHE NON SI FA PIU'...UNA TV ORMAI TUTTA SPOTTIZZATA »

MO' TE LA DO IO UNA MANO...

Post n°3714 pubblicato il 28 Ottobre 2020 da monellaccio19
 

 

 

 

Del lavoro casalingo maschile, non se ne parla molto: generalmente sono le donne, a prescindere dall'eventuale lavoro svolto fuori casa, che meritano complimenti, ammirazione e attestati di benevolenza. Ci sono poi i mariti, a prescindere se siano impegnati sempre per lavoro fuori casa, che danno più o meno una mano, secondo le inclinazioni personali e  le disponibilità. Ecco, quando ero giovanottino, mi stiravo i pantaloni: non permettevo nemmeno alla mia mamma di farlo, ero un cultore della piega (allora la piega ai pantaloni era un must) e mi applicavo con fogli di giornale e pezze umide. Poi con il lavoro, per quarant'anni non ho mai dato una mano a casa, tutto era svolto da mia moglie (lavorava anche lei) e le due nonne (mia madre e mia suocera). Con un copertura tale e un lavoro che mi impediva di stare troppo a casa, il nucleo funzionava e andava avanti. Ricordo di quei lunghi periodi, come spesso accada in famiglia, si indicassero parenti (uomini) che in casa facessero di tutto e di più: gli sguardi ammiccanti e trasfottenti spesso erano rivolti a me che notoriamente non facevo una mazza. Beh, quelle persone io le "odiavo": erano i modelli che avrei dovuto imitare per essere considerato un grande uomo. L'emulazione in tal senso non mi attirava e il lavoro per me, era una priorità assoluta. Le cose sono cambiate dopo il 2009, anno in cui ho cambiato (ahimè) la mia posizione sociale e sono passato a dedicarmi alla famiglia. Non vi nascondo che proprio l'essere libero da impegni professionali, mi ha indotto a trovarmi dei passatempi impegnativi: in primis e casualmente, poi con ardore e sentimento, ho scoperto la cucina alla quale mai mi ero interessato: pensate un po', io non sapevo fare nemmeno un uovo a tegamino. Ho impiegato due anni sul PC per realizzare un paio di classificatori pieni di ricette scelte accuratamente in rete. Indi poscia, sono passato ai fornelli e pian piano oggi, dopo oltre dieci anni, me la cavo e ho smesso di mangiare i soliti piatti che mi propinavano quando rientravo a pranzo. Poi dal 2010 ho mollato le ricette, ho scoperto LIBERO e poiché era una vecchia attività nata ai tempi della scuola, ho ripreso a scrivere e sono, purtroppo per voi, ancora qua! Bene, tutto questo per dirvi che provvedo a dare il mio modesto contributo al 51% e aiuto, poco, ma aiuto: piego le lenzuola (con lei), cucino, apparecchio e sparecchio la tavola e non faccio altro, tipo la signora della vecchia pubblicità: non lavo, non stiro e non pulisco i bagni! Non ho da odiare nessuno nel senso che non ho indicazioni per chi faccia meglio di me in famiglia, per cui siamo a una situazione tragicomica: mia moglie si lamenta di essere quella che lavora in casa e di essere il factotum assoluto, io non ricevo nessuno sberleffo per tutto ciò e se qualcuno si azzarda a dire che non le do una mano in casa, lo meno e lo faccio nero! Meno male che di parenti ne sono rimasti pochissimi e sono tutti più...piccoli di me. Non ditemi che sono un cattivo esempio, ma raccontatemi cosa fanno i vostri uomini, visto che vorreste criticare me. 


 
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monellaccio19
monellaccio19 il 28/10/20 alle 10:42 via WEB
Lei santa donna, ma tu...diavolaccio di donna. Comunque, io ho sempre pensato che certi ruoli casalinghi, non si scelgono in anticipo per farne un "contratto tacito". Le cose vanno da se: io e lei per esempio, abbiamo goduto molto dell'aiuto delle nonne. Almeno fino a quando il mio 51% ha lavorato. Lei poi ha lasciato il lavoro per convenienza e le cose sono passate tutte nelle sue mani. Ciao Divy, una serena giornata e un bacione.
 
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