Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

cassetta2DoNnA.Smonellaccio19OgniGiornoRingrazioVince198hesse_fdony686Dott.Ficcagliaapungi1950NannyalckArianna1921Identica1Sono44gattinfilax6.2iodurodargento
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« AVETE DOMANDE DA PORRE?FATTI E MISFATTI DAL 41 BIS »

ON SALE...VU' CUMPRA' ?

Post n°3479 pubblicato il 17 Febbraio 2020 da monellaccio19
 

 

 

La meravigliosa e incantevole isola delle Femmine, sita dinanzi a Palermo tra Punta Raisi e Capo Gallo, è a circa ottocento metri dalla costa tirrenica della Sicilia, ha una superficie di 15 ettari, una popolazione di circa 7.000 anime che in mancanza di altre risorse, è dedita alla pesca. Terra quasi piatta, rocciosa e non coltivabile, resta una perla marina appartenente amministrativamente al comune metropolitano di Palermo. Tuttavia, l'isola appartiene alla famiglia Rosolino Pino che l'ha messa in vendita circa un anno fa e la società che gestisce la vendita, richiede circa 3.500 milioni di euro. L'isola è una riserva naturale floristica e faunistica, è anche luogo di sosta per gli animali in transito e in fase di migrazione, per cui i proprietari non possono far altro che attenersi alle regole che vigono per le zone protette e senza alcuna deroga per tali severe condizioni. Quale è il problema? Nessuno in verità, ma si teme qualche colpaccio di personaggi potenziali acquirenti, pronti a comprarla con un prezzo stracciato e farne un luogo privato, personale e gestito come un feudo. Per evitare questa potenziale possibilità, quattro donne siciliane e attiviste molto fervide, stanno studiando il modo per acquistare l'isola ed evitare quindi problemi di sorta. E come? Comprandola per lasciarla così come è: libera da invasioni sgradite, libera di vivere la sua naturale bellezza come sia accaduto finora e continuare a mantenere l'isola sotto l'egida della Comunità Europea che d'accordo con la Regione Sicilia, sono i "guardiani virtuali" dell'ambiente naturale della piccola isola. Anche la LIPU è coinvolta per un punto di osservazione sull'isola, con lo scopo di controllare gli animali che vi abitano e soprattutto quelli che vi transitano. Un progetto bellissimo e le donne sono a lavorare per condurlo in porto. Tendono a mettere su una associazione, solo donne e con soli 10 euro a testa, passare ad essere proprietarie di un bene da gestire senza stravolgere nulla del suo stato naturale. Concludo riferendovi che le quattro donne sono: Stefania Galegati,  Valentina Greco, Claudia Gangemi e Marcela Caldas, loro porteranno avanti il progetto dell'associazione che si chiamerà "Femminote" che è il nome delle marinaie del romanzo "Orcynus Orca" di Stefano D'Arrigo. Il notaio studia con loro tutta la pratica ed è in contatto con la  Regione Sicilia  e la Comunità Europea, per mettere a punto lo statuto della Associazione e partire con l'ambizioso progetto. A proposito, gli uomini sono esclusi dalla partecipazione, tuttavia possono regalare la quota a una donna facendole un bel regalo: un 'isola come questa, è un fiore all'occhiello! Il progetto poi, è superlativo: "Cambiare tutto per non cambiare niente". Vero Tancredi?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
nina.monamour
nina.monamour il 17/02/20 alle 19:15 via WEB
Premesso che sono una donna del Sud, ti faccio una domanda Carlé, sei mai stato all'isola delle femmine? Non credo, la mia sarà la classica deformazione professionale, ma devi sapere che sull'isola è presente una torre, ormai abbandonata ed in stato fatiscente (un vero e proprio peccato e scempio). Una prima vecchia storia vuole che in quella torre fossero segregate delle donne che dovessero scontare una qualche pena prevista dalla legge. Una sorta di carcere femminile che poi avrebbe dato il là al nome dell'isolotto. Ma questa non è l'unica leggenda, ce ne sono di più dettagliate e struggenti; in realtà il nome di "isola delle femmine" è stato acquisito dall'isolotto e poi dal Comune solo per via un lungo processo di italianizzazione del vecchio nome dell'isolotto. La torre non era un carcere, quanto una comoda postazione di avvistamento, utile per difendersi dall'arrivo improvviso di navi sconosciute. Oggigiorno l'isola è una riserva naturale gestita dalla LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli e le donne farebbero o meglio, fanno di tutto per mantenere vivo questo lembo di terra assai caro ai siciliani e a tutti noi meridionali, noi siamo domme battagliere, nessuno e niente ci toglierà quello che ci appartiene, è giusto, lotteremo sempre a denti stretti, costi quel che costi, dovranno passare sul nostro cadavere, quindi ben venga questa bellissima iniziativa Passa una lieta serata Carlé.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963