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« SE NON LUI, CHI E' STATO?VITA MORTE E...FUNERALI »

QUANDO IL REGALO E' OBBLIGATORIO

Post n°3243 pubblicato il 10 Giugno 2019 da monellaccio19
 

 

 

Ormai dobbiamo aspettarci di tutto e di più! Toccare la suscettibilità dei bambini di una terza elementare, farli piangere per una scenata di cattivo gusto provocata da una insegnante poco accorta e fuori di testa, non avevamo notizie e francamente non ne avvertivamo il bisogno. E' accaduto a Palermo in una scuola elementare dove una insegnante di terza elementare si attendeva per la fine dell'anno scolastico, un presente dai suoi sedici alunni. "Mi auguro che da grandi non sarete come i vostri genitori che vi stanno dando cattivi esempi". Con questa  frase diretta e rivolta agli innocenti ragazzi, la donna ha colpito duramente la sensibilità dei bambini e nello stesso tempo, si è permessa fare apprezzamenti che sono sembrati fuori luogo considerando che i regali non sono stabiliti da taciti contratti tra alunni e insegnati. Il dono di fine anno è un piacere, un atto spontaneo che un genitore affida al figlio per gratificare l'operato della maestra. Un paio di alunni hanno provveduto, ma gli altri quattordici non hanno avuto alcuna consegna da fare. All'uscita da scuola, i genitori sono stati avvertiti dai ragazzini del severo rimprovero subito e hanno pensato bene di procedere con un'accorata protesta ufficiale: che non insegni più in quella classe e sperano anche in un provvedimento per la frase cinica rivolta agli alunni. Insomma: "O tutti pronti con i regali o faccio una scenata". Purtroppo siamo ancora molto indietro nel tempo e questo avvenimento dimostra come le pretese siano ritenute obblighi per taluni che credono di essere creature al di sopra dei propri alunni. Lo mando io un biglietto d'auguri alla signora maestra: "Carissima, cambi mestiere poiché lei non ha capito nulla del suo prezioso lavoro. Lei dovrebbe essere una "missionaria" dedita a forgiare gli uomini di domani e con le sue ristrette vedute, non  potrà far altro che metterli fuori strada evitando loro il piacere di essere ben inseriti nella società del prossimo futuro". 

 
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prolocoserdiana
prolocoserdiana il 10/06/19 alle 09:55 via WEB
Ciao...Della serie: non cambieranno mai. Onde, sperando che ci siano docenti e prof. che leggano, una ripassatina generale: da tempo L’ANAC, l’Ente Nazionale Anticorruzione, ha stabilito che, innanzitutto, il dipendente (in questo caso dipendente della scuola, l’insegnante) non può chiedere, né sollecitare, per sé o per altri, regali o altre utilità salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini internazionali. regali e le altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente messi a disposizione dell’Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali. Ai fini del presente articolo (4, ndr), per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto. I codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni possono prevedere limiti inferiori, anche fino all’esclusione della possibilità di riceverli, in relazione alle caratteristiche dell’ente e alla tipologia delle mansioni. Quali sono le sanzioni? Se il docente richiede o accetta un regalo superiore al valore di 150 euro può incorrere in una multa o sanzione pecuniaria o alla sospensione dal servizio. Uguale pena se il Dirigente ha omesso vigilanza sul caso. Se il docente riceve doni a titolo di corrispettivo per attività dovuta rischia una sospensione dal servizio da 3 a 6 anni, fino al licenziamento." Brutta, bruttissima abitudine consolidata nel tempo, ma a mio avviso non tanto dai bambini o giovani, quanto dai propri genitori che si automagnificano con regali di ogni genere. Il Ministero della Pubblica amministrazione ammicca e dice: mica possiamo stare dietro ogni insegnate o docente!!! Ciao, amicone...Bye Sal PS. Io non contesto perchè la laurea l'ho presa a suon di maialetti, agnellini, pecore, capre e quanto mi occorreva per passare al prossimo esame...Che mondo del kaiser!!!
 
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