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QUANTO SEI (ERI) BELLA ROMA...

Post n°1020 pubblicato il 22 Aprile 2014 da monellaccio19
 

Parafrasare il celeberrimo film di Rossellini: "Roma città aperta...e a ferro e fuoco",  credo sia il modo più appropriato per definire l'infausto destino della città eterna! Tutto, solo perchè capitale d'Italia e quindi sede di tutte le istituzioni. Ormai un copione logoro e già visto in tante altre occasioni: in nome della libertà d'espressione, della diffusa contestazione e della prerogativa concessa a tutti di manifestare nella capitale. E' vera democrazia concedere tali opportunità, non si potrebbe e/o dovrebbe dire no a chi civilmente e senza ricorrere alla violenza, intenda organizzare cortei o manifestazioni di piazza, per contrastare, uniti e compatti, ciò che  non coincide con la volontà popolare, le aspettative e le richieste della gente. Tutto ciò, in linea di principio, non fa una piega e siamo tutti convinti che debba funzionare così. Ne abbiamo viste e ne sono passate tante di queste "riunioni": cortei e moltitudini di lavoratori pronti con fermezza e verbosità a rivendicare i propri diritti; non abbiamo avuto da ridire, nè da eccepire sulle forme e sui comportamenti. Ciò che è accaduto l'altro giorno, però, credo sia inaccettabile e profondamente offensivo per tutti: per i romani, per la città e per gli italiani. Per colpa dei soliti noti infiltrati e subdolamente immischiati con i "buoni", non possiamo accettare la guerra vera e propria. Sì, guerra senza esclusioni di colpi, battaglie strenue che nulla hanno, come concetto, a che fare con la "guerra" dei popoli e delle nazioni, ma condividono con essa, l'animosità, l'odio e la crudeltà. E' sotto gli occhi di tutti la "giornata" romana: scontri, feriti, devastazioni, barbarie, danni e sfregi. Le forze dell'ordine da una parte e gli altri, i cattivi, dall'altra. In una guerriglia urbana di tali proporzioni, con atti violenti e crudeli, come si può evocare o invocare giudizio  sul comportamento delle forze dell'ordine solleccitati allo scontro diretto, faccia a faccia, corpo  a corpo? Come ci si può appellare ad un codice etico quando la lotta  è tesa a far male?  Andiamo siamo seri, la lagna è sempre la stessa e la parte da cui viene, è sempre quella: "In nome e per conto della libertà, faccio il caxxo che voglio e che nessuno mi tocchi!".  Beh, non funziona così e  sappiano i signori che sguazzano in queste situazioni, appoggiando indirettamente  i teppisti barbari, che noi, persone civili e democratiche, libere nel pensiero e nel credo istituzionale, non accetteremo i tumulti di piazza solo perchè fanno comodo ad una certa politica e/o ai delinquenti che applicano la loro assurda violenza dovunque e comunque. I numerini per i poliziotti? Lasciamo stare il bussolotto e facciamo le persone serie; il "cretino" afffibbiato gratuitamente? Si spiega da se con lo scontro in atto  e certamente non voluto e cercato dal poliziotto. Alfano farebbe bene a chiudere il centro storico, troppi rischi a danno di persone e cose. Non demotiviamo i poliziotti, le forze dell'odine e tutti coloro che difendono lo stato civile e democratico.  Noi non siamo per la guerra o le battaglie cittadine, emarginiamo i violenti e quella parte di politicanti "benpensanti" che sventolano bandiere false, richiamando alla libertà della piazza e al diritto a manifestare: con tutti i mezzi e con  le armi proprie e improprie.  Libertà non significa fare il proprio comodo! 

 

"Se è un dovere rispettare i diritti degli altri, è anche un dovere mantenere i propri". ( H. Spencer )  

 
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gabrielliluca
gabrielliluca il 22/04/14 alle 10:46 via WEB
in questi avvenimenti non c'è neanche qualcosa di storto, c'è qualcosa di marcio, che è peggio. Se davvero fosse guerriglia per cercare di lambire i poteri forti ci si aspetterebbe quantomeno che taluni teppisti vadano a lanciare sassi e bombe incendiarie davanti al parlamento, invece distruggono sempre le proprietà di povera gente che poi dovrà lavorare dei giorni per ripagarsi dei danni subiti (N.B. la stragrande maggioranza delle assicurazioni non copre i danni ricevuti durante tumulti o scontri di piazza, guarda un po'!). A molti, me compreso, è sempre aleggiato un dubbio nella testa: che quelle teste calde altro non siano che ennesimi illeciti strumenti dei governi? magari per demotivare la gente per bene dalla protesta? perché la gente per bene poi si sente comunque colpevole in certe circostanze, anche se non centra nulla. Anni fa circolò un filmato in cui un gruppo di BlackBlock fermato in Spagna durante una manifestazione, dopo una breve discussione in strada col questore fu lasciato andare via, a rinfilarsi nel corteo. Come se fossero protetti dall'alto. Come se li ci fossero stati messi per dissipare la manifestazione col senso di colpa. Infatti solo dopo dei gravi incidenti la folla abbandono la piazza dopo settimane di pacifica manifestazione, per rispetto alle vittime degli incidenti e alla civiltà. I cattivi fanno leva sui sentimenti dei buoni usando personaggi ancora più cattivi, questo mi pare a me, la dissuasione del malcontento di piazza tramite sensi di colpa. C'è del marcio, mi pare evidente. Ciao Carle'. comunque è vero, questi giorni mi sembri più agguerrito del solito. bye!
 
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