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« C'ERA UNA VOLTA...LA NONNACHE SE MAGNA OGGI? »

SIAMO SUI SOCIAL...MA DA SOLI

Post n°4857 pubblicato il 29 Marzo 2024 da monellaccio19
 

 

 

 

 

 

 


Sarà per il maledetto covid, sarà per l'eccesso di connessione digitale, i giovani tra i 18 e i 34 anni, impegnati nel programmare il loro futuro, sono quelli che nel progettare come affrontare il loro domani, sono inficiati dalla solitudine nel valutare le loro prospettive. Ebbene, la fregatura sta proprio in quella predisposizione ormai diffusa che citavo prima: l'iperconnessione con i social per avere ampie disponibilità di contatti. Qualunque siano le effettive ragioni, quell'essere presenti li porta a passare molto tempo libero, intorcinati e aggrappati al web, al grande trappolone che dovrebbe coinvolgerli, ma che alla distanza, li rende sempre più soli! Siamo tutti spinti alla falsificazione di noi stessi,  ci presentiamo al mondo virtuale no come siamo, ma come vorremmo essere, ossia nascondiamo al mondo la nostra unicità e ciò che veramente siamo. Questa è verità, questa è la trappola in cui puntualmente caschiamo tutti prima o poi: quando siamo, le poche volte che ce lo permettiamo, nel mondo reale con altri nostri simili, ci accorgiamo che non siamo veri, siamo "finti" e no reali, fuori siamo ansiosi e la solitudine pesa. La grande banalità che ci affligge è che la vita è più facile per noi, perché dobbiamo avere a che fare solo con "l'on line e i login". Sintetizzando: siamo in rete con altri e siamo soli, siamo su FB o altri social e ci aspettiamo che tutti ci diano ragione. Niente confronti, niente relazioni basate sul dialogo, lo evitiamo perché corriamo il rischio di avere torto. Noi ora siamo su LIBERO e che ci stiamo a fare? Avrete notato come le bacheche vadano alla grande, i blog sono in caduta libera e obsoleti (come il mio), tutti a cambiare aria altrove.  La testata della pagina iniziale di Libero, è bloccata da mesi, dall'anno scorso è ferma e...che è successo? Booh!!!! Gli "amici" non esistono più e se ci si incontra, non ricordiamo più i loro nomi, tanto è il tempo passato. La solitudine incombe e avvilisce un bel po' di gente e noi, quattro gatti, non abbiamo capito un cazzo di come funziona il giocattolo. Ma forse, siamo gli unici colpevoli che debbano porsi delle domande!

 
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Vince198
Vince198 il 29/03/24 alle 18:34 via WEB
«Libero poi, ha abbassato la guardia credo, mollando proprio un segmento della sua vitale attività: la testata della prima pagina che è ferma, bloccata da circa sei mesi. Sono segnali colti ed evidenti. Il traffico è relativamente bloccato, la mail è ancora in ristrutturazione, molti blogger hanno mollato, altri sono dormienti e poco interessati, insomma siamo in una fase vegetativa che in maniera diversa ha beccato tanti tra di noi.»
Questo è vero e, guardando le fasce di età, se penso che nel primo periodo in cui iniziai la mia attività nel mondo dei blog, c'era molta più vivacità, più presenza di chi ebbe voglia di esprimere qualcosa fu perchè evidentemente in quel determinato periodo ne avran sentito la necessità.
Una specie di valvola di sfogo che, come hai correttamente opesservato, è aumentata nel periodo del covid. Dopo di che la curva lentamente ha iniziato una fase discendente, tanto che - sempre come hai osservato - la prima pagina dei blog è rimasta praticamente inalterata da mesi.
Quanto a me, è vero: sono in questo social network dal luglio 2006 per fare quattrochicchiere su quei temi che conosci e che, volendo, si possono portare avanti all'infinito. Sono accanito lettore dei miei autori preferiti, potrei star qui ancora 20anni e trovare sempre qualcosa da esternare, oltre un input, un motivo del tutto personale per cui lo faccio, motivo che mi spinge gioiosamente in quella direzione. Ti confesso che sono così abituato a questa piattaforma rispetto ad altre, perchè mi da la possibilità di esprimere compiutamente tutto quello che desidero e che voglio esternare.
Il covid non ha alterato la mia periodicità ancorchè, dopo averlo contratto nella fase meno virulenta, mi sono accorto di essere stato poco sensibile a quel malanno. Me ne sono, in pratica, accorto quando ho usato un apposito rilevatore, un kit ad hoc.
Avrò delle "resistenze fisiche naturali" che mi han protetto? Boh.. I vaccini .. beh .. conosco gente che li ha fatti e s'è presa lo stesso il covid!
L'ho visto in casa mia: io e uno dei miei ragazzi asintomatici, neanche una linea di febbre, gli altri ridotti quasi a uno straccio!
Qui dentro, ripeto, ci sto solamente, più che di buon grado per una persona che ho nel cuore. Se dovesse terminare il "tutto" (il futuro non lo conosco e se potessi conoscerlo farei in modo da.. non conoscerlo ugualmente tanto sto bene ora), sparirò.
Non ha senso per me stare in questo ambiente anche se la voglia, la tentazione di rimanere in un certo ambito fra romanzi, poesie, architettura pittura etc. la porto da sempre in me. Ecco, dovessi smettere citerei, anche se l'ho già fatto ma in altre circostanze, alcuni versi di un poeta greco che mi piace non poco: Ghiannis Ritsos. I versi sono questi che seguono e sarebbero la chiusura della mia attività qui dentro:

Che farmene delle stelle,
di questo vento leggero che mi accarezza la sera,
che farmene di una finestra spalancata sul mondo,
sull’orizzonte, se tu non ci sei?
Tutto ha una luce diversa se sei qui con me.
Tutto ha senso solo se posso raccontartelo.
Il mondo è semplicemente nel tuo abbraccio.

Al di là delle fredde statitische che non amo particolarmente, il leit motiv per stare in questo mondo è qualcosa che si è ben delineata in questi pochi versi che per me sono una dolce nenia serale, volta a non lasciar cadere niente nel vuoto del ricordo. Chiedo scusa se mi sono dilungato anche in alcuni aspetti personali del mio "esistere" in questo social network.
Grazie per la comprensione, ti auguro una buona serata.
 
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