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...E MI RACCOMANDO: FATEVI RACCOMANDARE!

Post n°2742 pubblicato il 01 Febbraio 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per farsi raccomandare



Mi raccomando, facciamo a capirci e siamo sinceri, onesti e leali tra di noi. Se il lavoro, le opportunità, le occasioni fossero reali, concrete e numerose, sarebbero in pochi a rimanere con le mani in mano, in tanti si piazzerebbero e troverebbero sbocchi in questo mercato del lavoro che diventa sempre più avaro e parco per chi voglia sistemarsi. Un tempo era la "raccomandazione" il sistema più esecrabile per ottenere un posto: ci si rivolgeva all'amico di famiglia, al conoscente influente, al politico, ai parenti con un'attività e bisognosi di un collaboratore. Il discutibile metodo non è mai andato a genio ai benpensanti e a coloro che non avendo santi a cui votarsi, dovevano affidarsi al merito e alla fortuna. Oggi con una situazione grave per carenza di opportunità e critica per l'oggettiva mancanza di lavoro, la situazione è peggiorata: la raccomandazione non solo non è più aberrante e scostumata, ma è preferita, scelta e auspicabile per quasi la metà degli italiani. Quattro genitori su dieci, se potessero, farebbero carte false per raccomandare un figlio alla persona giusta. Non è disdicevole attivarsi per ottenere il lavoro, al diavolo l'etica, le modalità, i concorsi, oggi se non hai una raccomandazione non lavori. E' questa l'idea ormai radicalizzata fra tutti coloro che sono là ad aspettare un posto. Secondo l'ultimo rapporto Eurispes appena pubblicato, il 23% si rivolgerebbe a un politico, mentre il 20,2% opterebbe per uno scambio di favori. Insomma, come dare torto a costoro? Non si può, stante una situazione così pesante, con un mercato asfittico e poco attivo, senza offerte numerose, pretendere di arrivare a lavorare solo per i meriti, cioè così come dovrebbe essere dappertutto? Infatti siamo in Europa, il paese più aperto alla raccomandazione. Già era il sistema più atavico e compiacente che ci opprimeva in tempi non sospetti, ora stiamo vivendo crisi e momentacci interminabili, come si può condannare chi si serve di una "scorciatoia" per sistemare un figlio? Ecco perché il malvezzo, il malaffare e il cedere allo scambio, restano strade percorribili e ammesse da tutti ormai. Prima era vergognoso ammetterlo, adesso è una realtà prioritaria. E pensare che alcune aziende del Nord Italia, invitano i giovani a non puntare solo su titoli e lauree importanti: hanno un forte bisogno di operai e tecnici specializzati e non trovano gente pronta all'assunzione. E' anche vero che molti lavori si rifiutano perché non consoni al titolo di studio conseguito, oppure perché sono lavori massacranti che non permetterebbero una certa libertà per il risposo e/o il cazzeggio serale come qualcuno abbia lasciato intendere. Resta comunque una situazione difficile e i presupposti non sono poi così favorevoli e di buon auspicio. Speriamo, auguriamoci che cambi qualcosa nel mercato del lavoro: i giovani sono sfiduciati e si attengono ai fatti. Chi governa non può limitarsi a fare elenchi e sciorinare leggi che possano aiutare nel tempo. C'è fretta e nessuno è più disposto ad attendere, quindi, sappia chi governerà questo paese che non ci sarà più da cincischiare.  Il lavoro è la base insostituibile della nostra repubblica democratica. E' scritto, ma pochi se lo ricordano.

 
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arw3n63
arw3n63 il 01/02/18 alle 17:57 via WEB
Sappiamo che nel nostro paese non va di moda la meritocrazia, non è neanche possibile che tutti i laurerati solo perchè hanno un pezzo di carta finiscano per lavorare dietro ad una scrivania o nella pubblica amministrazione.Oggi ci sono molti più laureati di 50 anni fa, anzi oggi dove vai se la laurea non ce l'hai? Per dire che non si possono neanche avere pretese, nel paese occorre anche chi svolge lavori manuali e anche per questi oramai è richiesto un percorso di studi e a volte una laurea. Tanto per dire...anche fare il contadino non puoi essere ignorante se vuoi diventare imprenditore di te stesso aprire agriturismo, saper coltivare, dal momento che gli anziani che tramandano il lavoro sono sempre meno. Bisognerebbe quindi rivedere ed investire nell'istruzione e la scuola con una migliore preparazione a seconda dell'indirizzo con test d'ingresso e in base alla richiesta del mercato del lavoro. Non possono laurearsi tutti in architettura, per fare un esempio, se se la richiesta poi nel mondo del lavoro è satura.I miei figli comunque sia hanno trovato lavoro senza raccomandazioni, cambiato più lavori, oggi occorre flessibilità anche se purtroppo il risvolto è che vengono sfruttati per pochi soldi prima di ingranare nel mondo del lavoro. Senza contare che c'è chi ci marcia sopra con la crisi del lavoro, che il realtà ci sarebbe, solo che non si vuole assumere per tutta una serie di ragioni.Almeno al nord, perchè la realtà del nostro paese è diversa, però se non ci fosse veramente il lavoro non si spiega perchè migliaia di immigrati vengono usati come braccianti agricoli al sud e vivono in condizioni disumane.Discorso politico ed interessi malavitosi. Ciao Carlo.
 
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