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PIZZA E UNESCO: NAPOLI DETTA LE REGOLE

Post n°2654 pubblicato il 08 Dicembre 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per pizza napoletana unesco



L'abbiamo sudato questo riconoscimento. Sono almeno sette anni che aspettavamo un cenno dall' UNESCO e tanto tuonò che piovve! Non siamo stati  capaci di acquisire la sede europea del farmaco, non siamo capaci di battere i pugni sul tavolo quando siamo in Europa e/o all'estero per vantare i nostri diritti, però quando si tratta di Pizza napoletana, Opera dei Pupi (Sicilia), Canto a tenore (Sardegna), Dieta mediterranea, Liuteria cremonese, Macchine a spalle (4 processioni portate a spalla a Sassari, Viterbo, Nola e Palmi), Pratica della vite ad alberello di Pantelleria e  la Falconeria, siamo a competere per meritare la "protezione" Unesco per i beni orali e immateriali. Non accenno ai beni culturali italiani noti in tutti il mondo perché sono tantissimi. La pizza, come dicevo, è costata fatica, L'ex Deputato Pecoraro Scanio ha condotto una battaglia "personale" con altri personaggi della napoletanità proprio per conquistare una meta di prestigio: la pizza che tutti mangiano nel mondo e che ormai, bene o male, tutti fanno buona a parte Napoli che è casa madre! Un tempo piuttosto lontano, nella mia città di Bari, erano poche le pizzerie dove la pizza fosse apprezzabile e  si frequentavano pochi posti per mangiare una buona pizza. Il tempo trascorso ha permesso a tutti i pizzaioli storici e ai nuovi adepti, di imparare uno standard apprezzabile sia per spessore e cottura (forno a legna indispensabile) e sia per la fantasia nella preparazione. Si  giunse al punto che i più arditi servivano pizze con le orecchiette al ragù messe su, pizze con le cime di rape e altre ancora che facevano solo coreografia e niente più. Oggi la pizza buona si mangia dappertutto e c'è solo l'imbarazzo della scelta per non rimanere delusi. Immagino che sia così un po' ovunque e questo depone a favore di una pizza tradizionale, genuina e arricchita da ingredienti tipici della nostra dieta mediterranea. Ricordo addirittura che circa trenta anni fa, a Gioia del Colle (BA) patria della buona mozzarella pugliese, giunse una comitiva di cinesi che si trattenne in zona per imparare a fare le mozzarelle per poi produrle  a casa loro e approntare...pizze napoletane!!!! Rallegriamoci per questo riconoscimento e in fondo, se non meritiamo altre prestigiose scelte nella comunità internazionale, sappiamo almeno che sull'arte, sui siti archeologici e artistici, sulla civiltà del passato, non ci batte nessuno: siamo tra i depositari più importanti dell'Unesco. Poi sui beni orali e immateriali non scherziamo nemmeno e quindi riteniamoci ben...forniti per l'Unesco,  alla faccia di chi ci vuole male!

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 08/12/17 alle 19:30 via WEB
Solleciti(giustamente) per tutte le nostre potenzilità culturali: non hai torto e i poco meno di cento siti, monumenti, luoghi e scavi archeologici, sono già nel novero dell'Unesco. Certo per qunati ne abbiamo noi di bellezze, ci vorrebbero dieci Unesco per coprirle tutti di giusti riconoscimenti. Ma non facciamo gli egoisti, il tempo ci darà ragione. Buona sera mia cara.
 
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