..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti. I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
“A casa della signora Tambroni ci è capitato di discutere spesso con il Canova. Per quanto fossimo brillanti, Canova non ci ascoltava affatto: le discussioni estetiche non lo interessavano, egli comprendeva soltanto i discorsi “Per Immagini”, gli unici che sollecitassero la sua fantasia”. Questo scriveva in una sua lettera lo scrittore Stendhal, appassionato dall'Italia, dai suoi artisti e dove visse per molti anni. Antonio Canova, scultore e pittore italiano, maestro del neoclassicismo e famosissimo per le sue ammirevoli sculture note in tutto il mondo, nel 1811 scolpì la musa "Tersicore": un'opera bellissima e a grandezza naturale che oggi fa parte della collezione "Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo di Parma". Una dovuta prefazione per mostravi un brevissimo video in cui Robotor, manco a dirlo è un robot, provvede grazie al suo hardware a scolpire di sana pianta la musa Tersicore del Canova.
Robotor è una creatura nata nello studio di Filippo Tincolini e Giacomo Massari: essi gestiscono anche TorArt che fornisce strutture per sculture, design e architettura per semplificare il lavoro manuale, servendosi di scansioni e disegni. Qualsiasi opera scultorea viene studiata ed elaborata dall'hardware e i risultati sono impressionanti. Domanda: "Chi glielo dice ora a Stendhal? Ma soprattutto, chi avverte Canova? E infine, che kakkio viviamo a fare ormai?".
Io non mi fiderei a lasciare un'arma da fuoco carica vicino a una stampante. Le stampanti sono malvagie e saranno le prime ad attaccarci nella rivolta dei robot.
è la domanda che mi pongo pure io. un conto è alleggerire o aiutare l uomo, un altra è sostituirsi completamente. Va da se che il robot per fare ha bisogno della mente umana o di un originale da copiare.
La Magnani Rocca è una villa stupenda con un parco secolare in cui vivono bellissimi pavoni, percorribile e dove vi si può sostare. La villa ha bellissime opere permanenti ed ospita mostre sempre molto interessanti.... Se venite a visitarla avvertite..:-)
Le tue perplessità, sono anche le mie. Se ci apriamo in codesto modo alla bellezza dell'arte, la mente mi porta alla celeberrima battuta di Michelangelo: "Perché non parli?", mentre lanciava con rabbia il martello verso il ginocchio della scultura magistrale del Mosè?
Buon giorno cara Magda.
Vedere un'artista all'opera è qualcosa di impagabile ,nell'aria che lo circonda senti energia allo stato puro,puoi leggerne i sentimenti ,la forza,la disperazione nel non riuscire a trasmettere un dettaglio. La freddezza di una macchina non sarà mai in grado di fare tanto.Sarei curiosa di sentire un critico d'arte che mette a confronto le due opere.Bellissima giornata Carlo
Se fosse un vero critico d'arte e non esprimesse disappunto e/o un severo giudizio negativo, dubiterei fortemente del sua...professionalità. Siamo oltre il fondo del barile da raschiare o se preferisci, oltre l'ammazzacaffè!!!!
Deliziosa e lieta giornata mia cara Simona.
La cultura dei ROBOT avanza e sostituirà presto molti posti di lavoro, camiere, bancari, notai ecc. Ma torniamo all'arte, è sicuramente sconfotante vedere un robot che riproduce una stupenda statua, orgoglio dll'arte passata, ma è altrettanto sconfortante vedere l'ARTE di oggi fatta di fil di ferro e gomme usate di auromobile. Credo che il robot si rifiuterebbe di duplicare cose così orribili. Quindi accettiamo la frase di Cicerone: MALA TEMPORA CURRUNT, per tutto purtroppo.
Ecco, se si trattasse di porre mano a una statua da riparare, restaurare e/o recupere da qualche vecchia cantina, probabilmente un robot potrebbe (?) fare qualcosa di meglio rispetto a una esperto d'arte con tanto di certificato di "millantato credito". Ovvero, l'arte deve essere espressa dall'uomo, deve nascere dalle sue emozioni, dalla sua visione estemporanea e dal suo "sentire" il cuore.
Il robot può solo agire per comando, ossia, per un input che derivi da disegni e/o indicazioni recepiti da un hardware.
Mala cigera cucurrunt.
Grazie Diego, una piacevole giornata.
La tecnologia va sempre più avanti, specie nello sviluppo dei particolari. Tuttavia la mano dell'uomo è ben altra cosa, ancora: ce ne vuole di tecnologia per avvicinarvisi, quanto meno.
Intendiamoci, sempre l'uomo crea questi strumenti ma la manualità di scultori celebri ho idea che difficilmente riuscirà ad eguagliarla.
Un pò come fare fotografie: i "fermi immagine del Cartavaggio" li adoro! Un conto è usare una macchina fotografica moderna, dargli tutti i dati etc., un conto è "creare" una foto con una macchina di altri tempi, "meccanica" come Leica, Nikon, Rollei, Pentax, Olimpus etc. Ancora non sono superate a mio avviso. il problema è un altro, semmai: costano un occhio della testa se si aggiungono accessori come teleobiettivi, grandangolari etc.
La scultura .. quando ad es. mi sono trovato davanti al David di Donatello a Firenze (Bargello), anni fa, sono rimasto di sasso, hechizado! E dicono che sia una "copia".. Beh, non importa, come la bellezza della Pietà di Buonarroti è qualcosa di entusiasmante, intescrivibile: manca solo la parola..
Un abbraccio amico mio, sereno giorno a te ^_____^
Purtroppo ci stiamo ubriacando di altissima e innovativa tecnologia. Ci eccitiamo, ci carichiamo di entusiasmi spasmodici e nel contempo, il cervello si annebbia e non fornisce gli utili input a cui da sempre eravamo abituati. Se non cogliamo l'attimo, ci sfuggirà tutto di mano e i risultati saranno nefasti. Un annientamento dell'arte, in senso generale, sarebbe la negazione della cultura e delle radici di ogni popolo.
Solo l'uomo può comporre poesie, musica, letteratura in genere; nella scultura, nella pittura nelle creazioni artistiche, solo l'uomo può procedere con le sue emozioni, con i suoi sentimenti, con il suo bagaglio del vissuto. I grandi non sono mezze calzette che un bel giorno si sono decisi a fare...arte. E' gente che voleva esprimersi con l'arte e i grandi lo hanno fatto: il loro mestiere lo possiamo riconosce senza esitare, quando ci troviamo davanti i loro capolavori.
Buon giorno Vince.
Credo che la tecnologia hardware avanzata sia importantissima per la tutela delle opere d'arte. Riproducendo delle copie dell'originale si conserva il patrimonio artistico, lo si protegge sistemando l'originale (preziosissimo) nei musei, mentre la copia può continuare a decorare una splendida piazza....Penso a Firenze, e non solo... ^ ^ Buona giornata Carlo! Un abbraccio
In poche parole supporti il...falso!!!!! Scherzo mia cara, ma le opere d'arte esistono per essere esposte e ammirate. Gli originali sono necessari anche se si rischia molto con le esposizioni. Tu immagina un mondo dove siano esposte solo copie e anche se ben fatte, tali sono e tali resteranno. Mentre gli originali si deterioreranno nelle cantine, nei depositi ecc.ecc. La tecnologia ben venga, ne godremo se saremo parsimoniosi con moderazione e senza esagerazioni. L'arte è sublime, ci tramette sensazioni uniche e ineguagliabili. Gli autori hanno provato sulla loro pelle cosa significhi realizzare opere grazie non solo al talento, ma ai loro sentimenti, alle loro emozioni e alle loro esperienza di vita vissuta.
Grazie carissima Simona.
Non sono d'accordo. Le opere originali vanno tutelate ed esposte visibilissime, come un tesoro, nei migliori musei!! Ma che dici?..."Mentre gli originali si deterioreranno nelle cantine, nei depositi ecc.ecc". Ma quando mai! Prima si restaurano e poi si sistemano in luoghi dove la temperature, l'umidità, la luce eccessiva o addirittura le intemperie, non possano recare ulteriore danni all'opera d'arte! Lo sanno tutti che l'esposizione all'esterno distrugge un'opera d'arte, a maggior ragione se risale a sette secoli, otto secoli e oltre secoli fa! Scusami ma l'azzardo di lasciare una statua capolavoro di 2000 anni fa alle intemperie e a possibile vandalismo...non posso accettarla! Si vada a vederla nei MUSEI!!! Rispettiamo il lavoro dei nostri grandi geni dell'Arte -_-
Forse c'è un'incomprensione: diciamo la stessa cosa e la mia replica al tuo primo commento, era riferita alla soluzione che paventavi di provvedere a fare copie per i capolavori. C'è stato un equivoco: io sono per la conservazione nei musei degli originali. Non ho parlato di esposizione all'aperto e soggetti alle intemperie. Tutto qui. Solo le grandi sculture (non sono molti i casi e meno male) sono per strada e all'aperto e abbisognano di assidue opere di pulizia e restauro. Tutto il grande patrimonio va conservato nei musei e nelle gallerie protette come indichi tu. Se mi sono spiegato male nella mia prima replica, spero di essere stato chiaro in questa.
Buondì Simo.
Mio marito aveva un'azienda di import-export di marmi con annessa lavorazione. Ho visto lavorare queste macchine, anche se non erano di ultima generazione, risultati buoni, copie esatte di qualsiasi lavoro. Ma sono macchine e il confronto della perfezione non regge con le piccole imperfezioni del tocco dell'artista, che nessuna macchina credo riuscirà mai ad imitare. Mio marito che sapeva scolpire il marmo, spesso ritoccava il lavoro delle macchine migliorandole e rendendole molto più apprezzate dai clienti. Queste che tu mostri non le conosco s non per averle viste in video, non mi pronuncio, ma immagino che aiuteranno molto i falsari nello spaccio di opere a chi le compra perchè ha molti soldi, senza la competenza sulla lavorazione delle pietre naturali. L'uomo , credo, avrà sempre quel qualcosa in più, se è deciso a non lasciare morire l'arte.E Canova sarà sempre Canova e la sua Tersicore unica.Buona giornata Carlo:)
Esatto!!!!!! Mancherà sempre la deliziosa e fondamentale mano dell'uomo. Non si tratta di scolpire e lavorare il marmo o le pietre, si tratta di esprimere il proprio talento e le vive emozioni che l'artista prova nel lavoro. C'è tutta una umanità, c'è tutto il cuore e l'anima dell'artista. Poi, può piacere o meno il risultato, ma lui sa di ver manifestato tutto il suo vivere e le sue esperienze. Sono d'accordo con te per il resto: oggi siamo a questo, ma domani, perfezionando la tecnologia, cosa potranno fare?
Ciao cara Giovanna, ti abbraccio.