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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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MA' DIGLIELO A PA'...
Ora stiamo esagerando! Il caso della Ferragni in polemica con una ragazzina undicenne, si protrae da giorni e credo che l'enfasi attribuita all'avvenimento, sia andato oltre ogni limite. Saprete tutti che il caso sia nato da uno dei soliti selfie pubblicato dalla Chiara (ormai un'abitudine consolidata) e la giovanissima Giulietta Dedola che per il post della foto che ritrae la Ferragni in slip e una mano sul seno nudo, ha così commentato su Instagram: "Qual è il messaggio per noi ragazzine? Per farci notare, dobbiamo metterci nude? Non lo trovo un bel messaggio da dare". La Chiara, ormai scafata e pronta alle risposte, ha replicato: "Il messaggio per tutte, ragazzine e non, da parte mia è molto semplice: nessuno ci può giudicare o farci sentire sbagliate". Beh, su questo battibecco si è aperto in rete una corsa ai commenti pro Chiara e pro Giulietta: direi che oltre alla esagerazione enfatica, è stata presa una decisione da parte di Instagram, che ha provveduto a chiudere e a bannare l'undicenne. La mamma della ragazza si è ribellata per la inibizione imposta: "Procedere in tal senso contro mia figlia solo perché abbia espresso il suo giudizio, peraltro condiviso da molte ragazze, non lo posso accettare". Il papà pure è rimasto dispiaciuto e quindi la storia si è infiammata. Ma scusate se mi permetto: di cosa stiamo parlando? Di una fanciulla che smanetta su un grande social e si permette di riprendere una star? Ma a una giovanissima ragazza sarebbe concesso smanettare in tal modo? E Chiara, cosa avrebbe dovuto rispondere? Oppure avrebbe dovuto sorvolare sul commento e andare oltre? Come notate, una bolgia inutile ed evitabile: conosciamo la professione della Ferragni, ora se ci si mettono anche i ragazzini a ciurlare nel manico, credo che una parte di responsabilità debbano accollarsela i genitori. C'è un tempo per tutto, se acceleriamo concedendo spazi ai piccoli, presto potremmo rilevare commenti da parte di piccoli tra gli otto e i dieci anni. Coraggio, cerchiamo di non tracimare e a tal proposito cito il caso del sedicenne che ha accoltellato la sua prof e si è scoperto che non sia poi lindo e puro. Il papà dove aver saputo e appreso i dettagli dell'insano gesto ha detto: "Non ne sapevo niente di come andassero le cose a scuola...". Possibile? E non si è mai preso la briga di incontrare qualche prof per parlare di suo figlio?
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