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STORIA D'ORDINARIA FOLLIA ALL'ITALIANA

Post n°4085 pubblicato il 03 Novembre 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

Penoso quanto indelicato dramma, ha vissuto un anziano signore di Roma. Il Sig. Ennio, vive in un appartamento nel quartiere Don Bosco e un bel giorno di ottobre, è uscito di casa per fare delle analisi e alcune visite mediche. Dopo alcuni giorni è tornato a casa e ha tentato inutilmente di aprire la porta per entrare in casa: la chiave non entrava nella toppa. Dopo vari tentativi inutili e insospettitosi, non gli è rimasto che chiamare i carabinieri. I militari giunti sul posto, hanno capito subito che la serratura era stata cambiata e che in casa ci fosse qualcun altro. Suonano e una signora (rom?) apre la porta: alle domande dei militi,  con molta disinvoltura sostiene che quella è casa sua e che non conosce assolutamente il Sig. Ennio. La storia si fa intraprendente e per ovvie ragioni i carabinieri chiedono i documenti alla donna e chiedono anche di entrare per dare un'occhiata.  Il signor Ennio rimane fuori trepidante e attende fiducioso. Macché, i militari ne escono poco dopo e riferiscono al "legittimo proprietario" che il loro lavoro per il momento finisce lì e non possono fare altro. Allora, il padrone di casa chiede almeno di poter prendere i suoi medicinali  salvavita e la ricetta per procurarseli. Niente da fare, non è possibile e gli consigliano di rivolgersi al giudice. Il racconto lo fermerei qui poiché non riesco assolutamente a capire come si possa restare inermi e passivi, dinanzi a una situazione piuttosto anomala e sospetta. I condomini sono stati debitamente interrogati? Hanno raccontato che conoscono il sig. Ennio e che gli è stata occupata la casa visto che la signora non la conosce nessuno? L'avvocato del proprietario legittimo, è intervenuto per interessarsi alla questione piuttosto intricata e intrigante, per come l'approfittatrice abbia messo su una sceneggiata molto "convincente". L'ottantaseienne è cardiopatico, non può agitarsi e deve stare calmo. L'avvocato lo tranquillizza e si è attivato per sbloccare la situazione paradossale. Uno non può entrare in casa sua, le forze dell'ordine intervengono e invece di buttare fuori l'intrusa come ampiamente dimostrato dai condomini e dai vicini di quartiere dove Ennio è conosciuto, devono mollare tutto e demandare al giudice ogni decisione. Ma siamo alla follia: quanto tempo occorrerà per liberare la casa? Quali carte e/o prerogative possiede la signora per mettere fuori casa i militi e mantenere la "proprietà" non sua? Ennio dove andrà a vivere in attesa di definire la questione? Non ho parole così come non hanno avuto parole, coloro che conoscono molto bene la situazione e che non avrebbero visto niente di male, se la signora fosse stata messa alla porta con cortese "delicazzitudine" Ultima notazione: credete che quando finalmente potrà tornare a casa sua, Ennio troverà tutto ciò che aveva in casa? Ne dubito e in tal caso, sarà cornuto e mazziato!!!

 

N.B. Dopo 24 giorni, su istanza di sfratto da parte del giudice, Ennio è rientrato a casa con l'aiuto dei CC. Ovviamente: casa distrutta al suo interno, arredi devastati, oggetti portati via e infine, per essere nella categoria dei "Cornuti e Mazziati", tutte le spese "anche quelle procedurali", a suo carico. 

 
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