Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19Vince198OgniGiornoRingrazioDott.Ficcagliaapungi1950hesse_fcassetta2Estelle_kdunebuggy4elyravDoNnA.SSono44gattinfilax6.2g1b9surfinia60
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« ELETTRICITA '...FACCIAM...FIRMI QUI...LI'...LA'... »

TRA JESSICA E DON PEPPINO

Post n°4044 pubblicato il 21 Settembre 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

E giunse al fin, il momento di Jessica Rabbit. Anche lei vittima del politicamente corretto, a Disneyland dove sono tutti presenti i personaggi disegnati per i cartoni animati, il #MeToo ha sollecitato la Disney a ritirare la classica immagine della Jessica che tutti conosciamo, per ridisegnarla e farne una detective privata con tanto di impermeabile. Quindi non più una vittima, ma una protagonista a tutti gli effetti. Un'altra testa cade, vittima  del politicamente corretto. E non finisce qui, molte altre teste cadranno, è solo questione di tempo, o meglio, diamo tempo a chi facendosi scudo delle battaglie che caratterizzano il nostro tempo, di aggrapparsi a qualcos'altro che non ritengono corretto.  Infatti, proprio in questi giorni da noi, è scoppiato un caso che sta facendo discutere non solo questi signori che cercano l'ago nel pagliaio, ma anche i politici. Perché? Ecco il motivo: 

 

 

A Parma, il Teatro Regio, ha presentato una locandina dove il maestro Giuseppe Verdi, viene mostrato con un abbigliamento pazzescamente transgender in occasione dell'opera  "Un ballo in Maschera". Alla faccia dei benpensanti e dei loggionisti bacchettoni incapaci di pensare alla legittimità di una immagine simile. Il Regio non si è posto il problema: "E' solo un omaggio al suo anticonformismo". La stessa immagine esposta in Germania, non ha scomposto nessuno e qui invece, ha smosso la politica e i leghisti in particolar modo: sapete come loro tengano al grande compositore, non fosse altro che per il suo "Va' Pensiero", praticamente il loro inno corrente. Beh, siamo agli eccessi: da una parte si corre a rimuovere l'immagine ormai familiare della Jessica Rabbit, non gradita a coloro che fanno del politicamente coretto il pane quotidiano e dall'altra, appioppare  al grande Giuseppe Verdi, un abbigliamento transgender per andare incontro al pubblico che seguirà alcune opere del Maestro liberamente, senza schemi pregiudiziali, con anticonformismo e slegati da ogni etichettatura preventiva. Il pubblico sarà giovane e quindi quale occasione migliore per porgere una visione di Verdi che resta appunto un grande compositore lirico e fuori da tanti schemi dell'epoca? Attecchirà la scelta degli organizzatori? Vedremo. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963