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SHOPPING: PER UN PUGNO DI SOLDI

Post n°3720 pubblicato il 03 Novembre 2020 da monellaccio19
 
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Persistendo la situazione virale e supponendo che non tutti subiranno lockdown totali, i saldi stagionali per ovvi motivi, si protrarranno con scadenza a data da destinarsi. Un'esigenza irreversibile per mancanza di vendite consistenti e clientele restie allo shopping...virale. Tutto ciò lo si comprende benissimo dai messaggi che tempestano i nostri cellulari: avvisi da parte dei negozi interessati, ai clienti fidelizzati che sono soliti frequentare sempre gli stessi fornitori. Fissate le vendite con date molto strette (giusto per stringere i tempi), passati i pochi giorni dettati, arriva un altro messaggio in cui si annuncia la proroga: ancora tre giorni per approfittare. Sta andando avanti così e mi sembra naturale per i grossi problemi che angustiano i commercianti. Comunque, vorrei richiamare l'attenzione dei maschietti sullo shopping compulso delle donne, poiché vi sono aspetti che non conoscevo sul comportamento  che gli uomini assumono, quando le donne entrano in negozi e centri commerciali per fare spese piuttosto corpose.  Parliamo chiaro raga' e andiamo al sodo: noi ci rompiamo le scatole per aspettare le decisioni e le scelte delle donne. Conosciamo da tempo come reagiscono gli uomini che attendono: depressi, abbandonati su poltrone, sedie, sgabelli, posti inventati al momento per appoggiarsi e/o qualunque piccolo rilievo dell'arredamento in cui ci si "annoia", per sedersi...scomodamente! Una sceneggiata che abbiamo vissuto sempre e in tanti: il problema è che non esiste una donna che sappia risolversi in pochi minuti per l'acquisto di un capo. Il camerino si imbottisce di abiti da provare, lo specchio si scoccia di vedere sempre la stessa faccia poco convinta e per niente risoluta. E nel caso di più capi da comprare, visti i prezzi convenienti, c'è da pedere ore e ore. E' proprio in queste ore che l'uomo si disfa, si liquefa si perde in visioni paurose: lo si vede sempre con gli occhi in giro, guarda, osserva dappertutto, ma in realtà sta sognando a occhi aperti, vaga per spazi infiniti e farnetica come un bambino. Poi vi sono gli ammaliati dal cellulare: sono gli imbambolati dallo schermo e fanno di tutto durante la lunga attesa: scambiano messaggi, puliscono i vecchi "va' zapp", recuperano giga, giocano con ciò che google offre nella sua play store e infine, potendo, ascoltano musica nelle cuffiette così l'isolamento è perfetto! Infine ci sono quelli che se sono fortunati, seggono su divani o poltrone molto comode, specie nei centri commerciali: per loro la fine è già segnata! Si accoccolano comodamente e tempo dieci minuti s'addormentano, no perché abbiano sonno, ma solo perché seggono su qualcosa di molto invitante. Una volta ho visto un tizio che dormiva placidamente ed era, come spesso accade, con la bocca leggermente aperta. Improvvisamente, una donna (la moglie? La compagna?) esce dal negozio dirimpetto al divano e lo smuove violentmente per destarlo. L'uomo si sveglia di soprassalto, spaventato, la guarda stupito e un po' incazzato: "Che c'è?...." balbetta appena: "No, niente volevo solo chiederti se ti piacevo questo vestito?", replica la donna con un abito tra le mani. L'uomo, seraficamente e assente con il pensiero e la buona volontà, guarda il capo e risponde: "Bellissimo!". Breve, conciso e compendioso! Secondo voi, la donna avrà comprato l'abito? Io non credo. Sappiate quindi cari ometti da riporto...ops, da riposo, che per voi "vittime" di tiranneria obbligata, esiste una pagina Instagram intitolata "Miserable Man" con 350.000 followers che guarda caso, sono sempre in crescita. Tra i tanti vi sono anche personaggi famosi che hanno testimoniato le  loro vicissitudini. A che serve la pagina non lo so, ma posso presumere che serva solo alla consolazione pubblica sui social, poiché se si puntasse al cambiamento radicale dell'abitudini femminili quando si "perdono" nello shopping, non credo avverrà mai. Io sono una vittima.  

 
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