CARICO A CHIACCHIERE

Potrebbero anche essere gli occhi di un gufo, oppure sono gli occhi di un qualunque anonimo italiano che sbircia in un futuro nero, imperscrutabile per quanto sia buio. La situazione peggiora giorno dopo giorno e chi è attento alle vicissitudini italiane, si rende conto come tra scontri, smentite e decisioni da prendere o ipotizzabili, ci siano rappresaglie velate e minacce sussurrate. E' difficile difendere il "fortino": sono là asserragliati, corrono da uno spalto all'altro, ma tant'è, niente nasce per caso. La verità è che dopo la fase estiva e il solo problema affrontato a muso duro da Salvini, quello degli sbarchi e dei porti proibiti, ora i nodi arrivano al pettine e i dolori di pancia si avvertono da una parte e dall'altra. Quindi un guazzabuglio inverosimile in cui nemmeno loro ci si ritrovano, per come devono preoccuparsi di mettere pezze a ciò che dice il collega dell'altra forza al governo. E noi, italiani attenti, dovremmo credere che tutto va bene, che del domani non c'è da preoccuparsi e quindi lasciarli tranquilli a lavorare! Mah, vedremo e con questa storia del "vedremo" non si campa a lungo. Intanto vi propongo alcuni piccoli punti che andrebbero valutati in maniera significativa: in Svezia le elezioni di domenica scorsa non hanno dato la stura prevista alla destra che si pensava sfondasse e prendesse tanti voti per essere presente nell'agone politico. Una percentuale buona, ma no eccezionale; questo segnale è importante, poteva essere un colpo basso ancora contro l'Europa e a favore dei sovranisti tutti, ma purtroppo per loro non c'è stato buco...nella ciambella! Orban viene mazzolato in sede Europea e la sua linea politica tanto amata da Salvini, viene bocciata e  i ministri tutti lo metteranno sotto provvedimenti da decidere. Draghi e Moscovici fanno un bel rimprovero al governo: il primo assicura che non potrà più far altro (specie dopo i tanti danni creati dai due boss con le parole in libera uscita) per l'Italia e l'altro, per la prima volta, usa termini nuovi nell'esprimere i suoi rimbrotti sempre più severi: "I  piccoli Mussolini in Italia sono diversi". La citazione del nome è pericolosa, va prese con molta cautela, quel nome meno lo si pronuncia e meglio è. La prima fiducia chiesta per il voto alla Camera è passata, ma con una maggioranza più risicata rispetto alla votazione dell'insediamento di questo governo. Mancano 21 voti alla conta dei  sostenitori dei sostenitori e non è un numero da sottovalutare: transfughi dell'ultima ora, dissidenti per la formula della fiducia e delle scelte del pacchetto milleproroghe? Questi sono segni non trascurabili, non fila tutto liscio come vogliono farci credere, i problemi ci sono, anche quelli personali della Lega per i soldi spariti: v'è la rogatoria per indagare nel Lussemburgo. Di Battista dai Caraibi soffia sul fuoco, Berlusconi vuole accordi sotto banco per i suoi affari, insomma, una bella insalatona mista che più ricca non si può. Staremo a vedere....l'ho scritto tante volte che ne ho piene le tasche!