|
Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi puņ scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« SEMPLICE: SI PALLEGGIANO... | MA SIAMO QUI A PASSAR LA... » |
IL DESTINO E LE SUE STRADE
Una storia singolare con una decisione coraggiosa, magari istintiva, ma giusta secondo la signora Loreta. E’ accaduto in provincia di Padova dove il consorte Loris è ammalato da tempo a causa di una grave malattia. Quando le degenze sono lunghe, la vita quotidiana non può fermare una intera famiglia e questo il dr. Loris lo sa benissimo, quindi in piena lucidità mentale, non ha fermato i preparativi delle nozze previste da tempo per la figlia Alice e il genero Edoardo. Tutto è andato come previsto fino al fatidico giorno fissato per il matrimonio. Il papà però, non solo non ha potuto accompagnare la figlia all'altare, ma è stato costretto a seguire la cerimonia grazie ad un collegamento via Skype. Insomma, previsto tutto, allestita una ripresa per renderlo partecipe dal letto dell’ospedale, quel destino che spesso imprechiamo quando ci è contrario, non ha voluto che accadesse: è deceduto poco prima che iniziasse la funzione in chiesa. Dramma e dolore coinvolgono la signora Loreta che viene tempestivamente informata della dipartita. A questo punto si manifesta il coraggio (?) e la forza di volontà della signora: non informa nessuno della morte dell’amato Loris e nemmeno la figlia viene messa al corrente: “Mi sentivo distrutta nell’anima, ho dovuto trattenere le lacrime, ma ho ritenuto in quel momento di non avvertire nessuno, ho finto che fosse tutto in ordine e permesso quindi a mia figlia, di vivere la giornata più bella della sua vita. Sono certa che questa fosse anche la volontà di mio marito”. Tutto è andato come previsto, il pranzo di nozze si è svolto normalmente e persino le riprese via Skype sono continuate regolarmente senza che fossero seguite dal povero Loris. Tutti gli invitati, gli sposi, i parenti e gli amici, sono stati informati il giorno dopo della grave perdita. Una bella storia nonostante il dramma personale dei diretti interessati, ma a questo punto mi e vi chiedo: “Saremmo stati capaci di fare la stessa scelta? E’ giusto che si menta o si nasconda una notizia così grave anche se le ragioni siano molto chiare e mirate? Cosa occorre veramente per affrontare una situazione di questo genere?
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |