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PENSANDOCI SU...FORSE SIAMO TUTTI TROLL

Post n°1836 pubblicato il 29 Agosto 2016 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per troll

 

Il "TIME" ha recentemente dedicato una copertina ai "Troll" approfondendo con un articolo di Joel Stein, il fenomeno di costoro che appellati e disegnati con una immagine ormai nota su tutto il pianeta, hanno infangato la rete tanto da ridurre i social in particolare,  ad una cloaca putrida, melmosa e purulenta. Ho voluto approfondire il tema e mi sono soffermato in particolare sugli aspetti deleteri del problema, ovvero, un manipolo (più o meno numeroso) di utenti che nascondendosi dietro un perfido e proditorio anonimato, attaccano virtualmente altri colleghi internauti: non è tutto occasionale e fortuito, no, la mossa è ben studiata, la vittima è scelta a caso o per motivi personali del troll, ma la tattica e l'atteggiamento da perseguire, sono da manuale ricco di suggerimenti. Se uno di noi leggesse le caratteristiche di un troll in azione e le sue strategie preferite, non si riconoscerebbe mai lui, non avrebbe nei suoi quotidiani atteggiamenti, nessun dettaglio che potrebbe associarlo ad un rompiscatole. Siamo tutti rispettosi degli altri, condividiamo, discutiamo e chiacchieriamo come nessun troll farebbe mai. Pertanto, nell'asserire con fermezza che non è la rete sotto accusa, dobbiamo prendere atto che è il navigatore maledetto che sceglie in piena consapevolezza di comportarsi da vero troll e udite udite, più il meschino si cimenta, più insiste e più ci incazziamo aiutandolo nella sua professionale carriera di troll. Lo so, difficile accettare tutto ciò, ma rendiamoci conto che alla fine la scelta è tale che fare proseliti, avere seguito e produrre "prodotti fognari", non è poi così difficile. Il buon Tommaso Ederoclite che si è interessato all'argomento e che di social, rete e web è molto pratico, ha messo più attenzione di tutti in questo articolo del TIME e analizzando profondamente il caso dei troll, è giunto alla conclusione che forse sarà il caso di cambiare immagine e nome per identificare costoro che fanno scempio e vittime a caso o meno, nei social. Tommaso è uno che non lascia nulla al caso e se c'è da esporre una idea, una posizione personale, scrive senza fronzoli ciò che pensa e certamente, non incontra sempre chi sia d'accordo con lui, anzi, spesso scatta il confronto dialettico, la conversazione assume toni più accesi e duri, ma spesso scattano anche minacce, offese dirette e maligne. Ebbene, non è difficile che accada ma quando poi si passa al confronto con un troll allora le cose si complicano e diventa difficile fronteggiare il nemico. In un caso recente, il nostro amico ha dovuto abbandonare la piazza, per tirarsi fuori no dalla discussione, ma dall'attacco vile e carognesco di troll non identificati. Concludendo, non è la rete a generare queste creature immonde, ma siamo noi che spesso e in buona fede, non badiamo al nostro linguaggio, al rispetto di chi comunica con noi, alle idee che non coincidono e alle  posizioni estremiste che poco gradiamo. Lui Tommaso, si è assunto le sue responsabilità, evidentemente non sempre si è preoccupato di rispettare gli interlocutori: intendiamoci, non lo si fa a bella posta, siamo talmente presi che a volte la parola corre per un suo moto inerziale e non governiamo opportunamente il pensiero che faccia lega con la lingua! Chi si riconosce anche se non lo pensa e tenderà a migliore linguaggio e posizioni, contribuirà alla bontà della rete e dei social; il troll se tenuto fuori dal "dibattito", non avrà vita facile e cambierà strategia. Pertanto non rappresentiamo più i troll con l'immagine solita, ma mettiamoci la nostra faccia: se troll lo siamo tutti, che si sappia in giro! 

"La tecnologia non è né buona, né cattiva, ma nemmeno neutrale". (Kranzberg).

 
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