Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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LE DURE LEGGI DEL MERCATO

Post n°1515 pubblicato il 01 Ottobre 2015 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

Accadde anni fa in Africa: al centro del continente nero, in un grande spazio verde rigoglioso della savana,  c'era una immensa villa stile coloniale. Annessa alla casa v'era una grandissima piscina stranamente popolata da un nutrito gruppo di coccodrilli: vivevano là, si moltiplicavano, ricevevano cibo ed erano tranquilli come se fossero inseriti nel loro habitat naturale. Ad una tratto una bella signora esce dalla casa: graziosa sulla cinquantina, appare come una visione,  si toglie con gesto elegante l'accappatoio e si tuffa nella piscina. Nuota come una sirena, è beata mentre dolcemente si lascia accarezzare dall'acqua. I numerosi coccodrilli le fanno da cornice, quasi nuotano con lei, le fanno spazio quando passa, nessuno si permette di avvicinarla. Ad un certo punto, un piccolo che era accanto alla mamma, vedendo sfiorarsi dalla donna, istintivamente apre le sue piccole ma paurose fauci per agguantarla. La mamma, con altrettanta prontezza, lo blocca con un assestato colpo di coda per allontanarlo. "Mamma, perché lo hai fatto? Perché non possiamo assalirla?". E la mamma premurosa: "Vedi mio caro, qua dentro siamo ospiti e ci comportiamo bene con i padroni, quando La signora Lacoste fa il bagno, nessuno e ripeto nessuno, si deve permettere di importunarla.  La storiellina, vecchia come il cucco, serve per indicare una società polacca che dal 2007 è in causa con la celebre casa Lacoste a causa di un logo che vorrebbe proporre per  i suoi accessori in cuoio, vestiti e scarpe! La ditta "Mocek e Wenta" si è lanciata in questo contenzioso perché diffidata dalla Lacoste a non usare un marchio come il suo: un caimano appunto. Come si fa a mettersi contro una azienda come la celebre Lacoste senza pensare ai danni economici, alla perdita di tempo e alla eventuale soccombenza giudiziaria? Una azienda la cui moglie del titolare si bagnava in piscina con i coccodrilli senza alcun problema, come potrebbe accusare una sentenza contro, davanti ad un plagio bello e buono? Infatti la corte europea dopo otto anni di battaglia, l'ha data vinta all'unica originale società che può blandire un bel coccodrillo sul petto delle sue inconfondibili magliette. I polacchi si dessero all'ippica e...provassero con un cavallo! 

 
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