Creato da: Lyra1988 il 07/05/2011
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Area personale

 

Affetuosa, affidabile, socievole, timida,  testarda, precisa. 

1.60 mt x 45 kg.  

Leggo, scrivo, vado al cinema ogni volta che posso.

Non fumo, non bevo. Gradisco solo del buon vino rosso e la Guinness made in Ireland. 

Mi piace studiare. 

Mens sana in corpore sano: la cura di sè per me è importante quanto la cultura personale.

Amo le mani curate, i capelli in ordine e l'odore di buono sia nelle donne che negli uomini. 

Non mi piacciono gli arroganti, i so tutto io, i politici, le prime donne, le maliziose. Odio le bugie e le omissioni.

Mangio pasta a chili, cioccolata rigorosamente fondente e tutti i tipi di salumi. Ma non sono ciccia e brufoli, tiè! Non mi piace la pizza, il ragù, non mangio dolci, odio l'anice, l'aglio,  la cipolla, le bibite gassate.

Tifo Inter e la Domenica è fatta solo per il calcio. 

 

 

 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

 

 

 

 

Love is..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E se la top model fosse..un maschio?

Post n°157 pubblicato il 25 Ottobre 2012 da Lyra1988
 

 

La modella in questione è Stanislas Fedyanin, ha 16 anni ed è un ragazzo russo!!

Avete letto bene, la modella è un ragazzo. Non si sta parlando di un transessuale, nè di un ragazzo che ha subito interventi di chirurgia estetica che lo hanno trasformato in una donna, Stanislas è un ragazzo eterosessuale ed ha anche una ragazza:  ha "solo" un portamento e un aspetto alquanto femminile.

Stanislas è alto un metro e ottanta e pesa 45 kg, secondo gli stilisti è perfetto come modella;  la notorietà di questo ragazzo aumenta giorno dopo giorno e  a breve raggiungerà quella dell'altra modella uomo, il serbo Andrej Pejic di cui avevo parlato in questo blog mesi fa*, che però a differenza di Stanislas sarebbe pronto a diventare donna.

*http://blog.libero.it/moncoindeciel/10898926.htm

 
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Leggerezza

Post n°156 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da Lyra1988
 

   "L'amore è un atto di fede, non uno scambio paritario.

 Sono le contraddizioni a far crescere l'amore.

 Sono i conflitti a permettergli di rimanere sempre al nostro fianco.

Amiamo perchè avvertiamo la necessità di amare. Altrimenti il senso più autentico della vita scomparirebbe -e, forse, persino il sole cesserebbe di brillare. 

 Nei momenti in cui la solitudine sembra schiacciare tutto ciò che circonda, l'unica maniera di resistere è continuare ad amare. 

 'Amore' è soltanto una parola, fino al momento in cui arriva qualcuno a darle senso.

 Non bisogna mai abbandonare le speranze. Di solito, l'ultima chiave del mazzo è quella che apre la porta"

P. Coelho, Il manoscritto ritrovato ad Accra


 
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Femminicidio, un' emergenza sociale

Post n°155 pubblicato il 19 Ottobre 2012 da Lyra1988
 

Dopo il bullismo, altro tema attuale e terribile è l'assassinio delle donne compiuto dai loro parenti (una grandissima percentuale sono mariti o compagni) e conoscenti.

Secondo recenti stime, sono oltre cento le donne uccise dall'inizio dell'anno (2012): la media e' salita a quasi una vittima ogni due giorni.

Secondo l'ISTAT  infatti sebbene gli omicidi siano calati (circa 1/3 rispetto a 20 anni fa), quelli in cui le vittime sono donne fanno registrare numeri alti: nel 2010 le donne uccise sono state 156; nel 2009 erano state 172; nel 2003 il picco del decennio scorso con 192 vittime. E aumenta il tasso di omicidi che avvengono in ambito familiare o sentimentale: circa il 70% di questi omicidi sono compiuti da partner o parenti, dato che è del 15% nei casi in cui la vittima e' un uomo.

Oggi, ancora un'altra. Una ragazza di 17 anni, Carmela Petrucci (foto), è stata accoltellata nell'androne di casa sua insieme alla sorella Lucia, la quale però è sopravvissuta all'attacco barbaro ed è riuscita a dire alla Polizia che l'assassino è propio il suo  ex fidanzato.

Carmela invece sarebbe morta prima di arrivare in ospedale. 

***AGGIORNAMENTO***: causa dell'accoltellamento l'incapacità del giovane 22enne Samuele Caruso di accettare la fine della relazione con Lucia. Carmela ha tentato di difendere la sorella quando l'ha visto entrare armato nell'androne del palazzo e ci ha rimesso la vita.

Cosa spinge questi uomini ad odiare in questo modo le donne? Cosa li porta ad armare la mano contro la loro fidanzata, moglie, compagna, amica? 

Spesso è la gelosia.

Ancora, l'insofferenza.

Ancora, la presenza di un'altra donna. 

Non sappiamo più gestire i sentimenti, questa è la verità. Non si sa più comunicare, gestire la rabbia, le emozioni forti. 

Tutti pensiamo a noi stessi e i più deboli ricorrono all'estrema violenza per soddisfare il loro ego. 

Impressionante il numero di vittime femminili uccise da compagni ed ex compagni gelosi. 

Forse il maschio debole (mi rifiuto di definirli uomini) cova tanta rabbia verso la propria donna diventa ostile e disinteressata che l'unico modo che trova per farsi valere è la forza bruta. 

Come all'età della pietra. "Tu sei cosa mia e se mi lasci o mi tradisci te la faccio pagare".

Sono schifata.

E dico a tutti quegli uomini che picchiano o hanno sentimenti violenti verso le loro compagne: siete cani, figli di cani. U nuddo  mescatu cu 'nente.

Marcite all'inferno. 

 

Solidarietà piena invece all'iniziativa www.noinoi.org, "uomini contro la violenza sulle donne". Uomini VERI arrabbiati contro queste bestie, fatevi sentire. 

 
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Bullied to death

Post n°154 pubblicato il 18 Ottobre 2012 da Lyra1988
 

Amanda Todd era una adolescente di 15 anni. Si è tolta la vita il 10 ottobre: il motivo del suicidio è stato attribuito al "cyber bullismo", ovvero a ripetute vessazioni che la ragazza ha subito via internet. Il 7 settembre di quest'anno, Amanda pubblicava su YouTube My Story: Struggling, bullying, suicide and self harm, il suo ultimo grido d'allarme: nel video raccontava la storia del sopruso subiva da anni. La storiaccia risaliva a qualche anno prima, quando frequentava le videochat in cerca di nuove amicizie; all'epoca aveva dodici anni. In un'occasione, raccontava Amanda, cedette alle moine di uno sconosciuto, che la convinse a mostrare un seno in cam. Da quel momento in poi cominciò a ricattarla. O meglio: a tormentarla. Divenne, come si dice nel gergo della rete, un "troll", ovvero una presenza fastidiosa, che si muove unicamente per dare fastidio alla pax digitale. Qualche giorno dopo, la foto del topless di Amanda fu pubblicata in rete e - un anno più tardi - ritornò come icona di un profilo Facebook. Intanto l'equilibrio psicologico di Amanda precipitava: la quindicenne entrò in depressione e cambiò più volte scuola; tentò il suicidio una prima volta, ma fu salvata in tempo. Infine, il 10 ottobre scorso, è riuscita a togliersi la vita. Negli anni la teenager ha chiesto aiuto, interpellato la polizia, si è affidata alla famiglia e agli amici, è ricorsa al supporto di specialisti. Ma alla fine, è caduta. Vittima di un troll che per anni si è divertito alle sue spalle rimanendo sconosciuto.

Ho sempre pensato che le vittime del bullismo debbano avere chance di essere protette come le vittime degli stalker o dei maniaci. La vittima del bullismo è  lesa nell'autostima, diffidente verso il resto del mondo, attaccata alla speranza che prima o poi finisca tutto e allo stesso tempo convinta che l'immagine che i bulli hanno fatto di lei combaci con la realtà.

Ci vorrebbe un maggiore controllo nelle scuole e anche a casa: i siti di video chat dovrebbero essere vietati ai minori, sarebbe buona cosa che i genitori impostassero la modalità "controllo" sui computer dei loro figli e includessero nella lista dei siti impraticabili anche le chat.

E' un problema che si sta ingigantendo sempre di più, diventando di maggior portata in quanto la vittima è perseguitata anche su internet e non solo in classe. Sempre più importante il fenomeno del bullismo al femminile e del cyberbullismo, che ha come peggior protagonista il pedofilo che adesca in rete le ragazzine e i ragazzini più fragili. 

Proteggete i vostri figli e i vostri alunni. 

Ci vorrebbe una legge ad hoc contro i bulli, minorenni o maggiorenni che siano. Forse quando il Paese riscoprirà il valore dell'aggettivo "civile" ci sarà spazio anche per questo.

 
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Oltre la sfera del suono

Post n°153 pubblicato il 15 Ottobre 2012 da Lyra1988
 

Impresa. Quella realizzata da Felix Baumgartner è semplicemente incredibile. Difficile da pensare figurarsi da realizzare. Il 43enne paracadutista austriaco si è lanciato da oltre 39.068 metri rimanendo in caduta libera per 4’19”. Il muro del suono è infranto alla velocità di oltre 1000 km/h per la felicità sua e di chi ha sempre creduto in lui.  Sono servite due ore per raggiungere l’altezza predefinita per il lancio.

"Chissà perché ci siamo convinti che la grandezza sia solo per i pochi eletti, per le superstar. La verità è che tutti possiamo essere grandi.

Non si tratta di abbassare le aspettative. Ma di aspettarsi di più, da ognuno di noi.

Perché la grandezza non è nascosta da qualche parte, in un posto speciale, in una persona speciale.

La grandezza è ovunque ci sia qualcuno che la sta cercando."

 
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