Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

 

« Maczaro, alzati e cammina Dialoghi caco-iPhonici »

Nel nome di..

Post n°640 pubblicato il 04 Gennaio 2009 da MacRaiser

"Nel mentre attendo con tremore gli esiti dell’offensiva israeliana di terra nella striscia di Gaza (da cui non mi attendo niente di buono, anche se spero di sbagliarmi), credo di avere qualche titolo per protestare contro le manifestazioni islamiche che si sono svolte oggi in molte città italiane. Lo so bene che della mia protesta se ne faranno un baffo, gli imam e gli altri leader religiosi che le hanno promosse su base confessionale, organizzando gli immigrati arabi su base confessionale e portandoli a pregare Allah di fronte alle cattedrali cattoliche italiane. Una contrapposizione da leccarsi i baffi per leghisti e affini, con i quali i sobillatori islamici vanno d’accordissimo perchè i divieti di moschea e le limitazioni di libertà religiosa comprovano nella loro mentalità il precetto della contrapposizione all’Italia “terra nemica”. Fatto sta che chi volesse oggi esprimere una critica alle scelte guerrafondaie di Hamas e del governo israeliano, si trova paralizzato tra due fuochi. Perchè la critica a Israele è stata monopolizzata da chi non solo brucia le bandiere con la stella di Davide (un modo di negare il diritto all’esistenza dello Stato ebraico) ma, peggio ancora, inneggia alla guerra di religione. Facevano pena i comunisti italiani, quattro gatti, retrocessi nelle ultime file di quei cortei guidati dagli imam promotori di una cultura reazionaria che strumentalizza e bestemmia il nome del Signore. Chi si batte per l’integrazione degli immigrati e per i loro diritti, compreso il diritto di culto in luoghi degni e adeguati, oggi deve levare la sua voce contro l’imbarbarimento cui li trascinano questi sedicenti portavoce comunitari, parassiti dell’esasperazione e incendiari propalatori di odio etnico e fondamentalista." - Gad Lerner

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/melamenteassorto/trackback.php?msg=6232802

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
72rosalux72
72rosalux72 il 06/01/09 alle 16:58 via WEB
allora le proteste degli arabi sarebbero pianificate dai capi religiosi e chi vi partecipa sarebbe strumentalizzato. un branco di pecoroni, da come dice lerner. io qualche dubbio ce l'avrei, invece. semplicemente perchè per me è possibile che uno decida di bruciare la bandiera di israele perchè esasperato, e magari c'ha pure qualche ragione.
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 06/01/09 alle 17:33 via WEB
Come no.. anche i tedeschi erano "esasperati", quando mandavano al rogo libri e sinagoghe. Anche a Ponticelli erano esasperati quando hanno bruciato i campi rom. Nessuno in Italia pero' si "esasperava" quando per due settimane Hamas ha scaricato Qassam sulla testa dei civili israeliani (e palestinesi, per errore.. saranno stati Qassam "intelligenti"?). Nessuno ha invitato Hamas a piantarla, di fronte agli avvertimenti ripetuti del governo israeliano. Tutti a parlare di PD corrotto, del Natale, di regali. Nessuno in Italia bruciava la bandiera palestinese, allora. E comunque per me, chi brucia qualcosa, fosse pure un gagliardetto della canottieri, si mette dalla parte del torto per definizione. Ciao, Rosa :)
 
   
Ciompi1378
Ciompi1378 il 06/01/09 alle 20:32 via WEB
Giusto. Il fatto è che ognuno può avere ottime ragioni per indignarsi di qualcosa, ma il problema è come si decide di esprimere la propria indignazione. Detto questo, che il conflitto medio-orientale sia intricatissimo è una lapalissade, e i torti e le ragioni stanno da entrambe le parti. Diciamo che rispondere ai missili Qassam distruggendo a missilate le scuole ONU non è forse la risposta migliore (quanto alle bandiere bruciate hai ragione: se però qualcuno desse fuoco a una bandiera nazista non riuscire, forse colpevolmente, a indignarmi troppo). Ciao, e buon 2009 :)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 06/01/09 alle 21:21 via WEB
Sono d'accordo, Ciompi. Tranne che per il bruciare la bandiera nazi. Preferisco la peggiore bandiera al miglior rogo. Ciao :)
 
     
72rosalux72
72rosalux72 il 07/01/09 alle 22:03 via WEB
addirittura!... sarà, a me è venuto da pensare che se l'avessero bruciate PRIMA le bandiere nazi- i soliti pochi e sparuti, ovviamente- magari forse, forse eh, non staremmo a parlare ADESSO della perenne guerra tra israeliani e palestinesi.
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 07/01/09 alle 22:34 via WEB
C'e' sempre qualcuno che crede di risolvere le cose bruciando qualcosa e qualcuno. E' quello che fai che ti definisce, non il modo in cui ti fai chiamare. Definirsi nazista, fascista o comunista.. arabo, israeliano o palestinese non fa differenza, se stai accendendo un rogo. Per questo adesso stiamo parlando della guerra.
 
     
ineluttabile.0
ineluttabile.0 il 13/01/09 alle 17:46 via WEB
Anche quello che "non fai" ti definisce!Non ho parole per sto pezzo di lerner (che tra l'altro odio profondamente...a te invece piace proprio eh?!)...e non ho mai parole per chi si indigna per certe stronzate quando i problemi sono ben altri...quando ci si fa infinocchiare dalla favola di ciò che si deve fare, che sta bene fare (ma vi chiedete secondo chi???)...ecc...la gente muore e qui ci si preoccupa per una bandiera di nazisionisti che viene bruciata...è sto finto moralismo che ci sta ammazzando tutti!!!
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 13/01/09 alle 18:14 via WEB
E'precisamente dai roghi di libri e bandiere che comincia la strada che porta agli stermini. Definire il popolo di Israele un popolo di "nazisionisti" e' un insulto, e per giunta razzista, pescato dalla retorica propagandistica hitleriana, fascista e vetero-comunista. Ci manca solo il comploto pluto-demo-giudaico-massonico e hai fatto strike.
Detto questo sul merito, passo al metodo: qui non tollero insulti nei confronti di nessuno, e' chiaramente scritto nel box a sinistra e tutti lo sanno; quindi in futuro sei pregata di usare un linguaggio piu' rispettoso per chi non la pensa come te. Altrimenti per i tuoi commenti qui non ci sara' nessun futuro. Primo ed ultimo avvertimento.
 
     
ineluttabile.0
ineluttabile.0 il 13/01/09 alle 19:02 via WEB
Vagliarlo a raccontare a Rachel Corrie che nel 2003 è stata ammazzata da un ruspa israeliana mentre cercava di difendere case di civili dalla distruzione!Sai cosa le è successo?Che la ruspa gli è passata sopra senza tanti problemi! Vaglielo a raccontare a Vittorio Arrigoni che si trova là e Israele ha diramato un comunicato di morte contro di lui…o a Ewa Jasiewicz o ad altre persone che sono sulla stessa lista! Oppure preferisci dirlo a uno dei tanti bambini senza futuro…rimasti orfani…o ai genitori di quelli morti…più di 200,capisci oltre 200 bambini uccisi!Beato te che hai tempo di pensare a una stupida bandiera…e con ciò tolgo il disturbo dal tuo blog!
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 13/01/09 alle 19:13 via WEB
Confermi dunque (contraddicendo il tuo commento precedente) che non tutti gli israeliani sono naziqualcosa. Me ne compiaccio.
Per chi e' nato sotto quel simbolo, che se non l'hai notato, ha la stella di David impressa, quella bandiera non e' "stupida". Bruciarla si che e' stupido. E nemmeno originale.. quel simbolo lo hanno gia' dato al rogo in nazisti, i fascisti e i comunisti. Poi sono passati alle persone. Solo per questo motivo, se non per altri, hai torto marcio.
Per il resto, ho gia' specificato: puoi scrivere su questo blog a patto di non insultare nessuno; popoli interi compresi.
 
     
ineluttabile.0
ineluttabile.0 il 13/01/09 alle 19:23 via WEB
Mi sa che tu non hai capito proprio un tubo...ma sia...Sei tu che ci vedi la religione,io vedo la politica!...e cmq non ti preoccupare che non tornerò mai più sul tuo blog...e un'ultima cosa te la dico...puoi anche cancellare!ISRAELE BOIA!!!
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 13/01/09 alle 19:28 via WEB
Nono.. la lascio. E' la perfetta ciliegina sulla torta delle tue argomentazioni razziste.
 
gianfranco.longo
gianfranco.longo il 09/01/09 alle 11:28 via WEB
Come al solito.... Sono Comunista e me ne vanto!Ma come diceva Giovanni Paolo II, che Dio abbia pietà di noi e di lui, non c'è Pace senza Giustizia. La devono smettere Lerner e l'altra sua collega con i capelli ricci e rossi di cui non ricordo il nome di buttare fumo negli occhi e degli ebrei vittime.Qua la religione non c'entra nulla.israele-nota la minuscola- è uno stato ILLEGALE.Facciamo giustizia, Diamo ai Palestinesi ciò che è stato tolto + i danni e poi si ricomincia;c'è spazio per tutti.E' innegabile che gli israeliani stanno utilizzando gli stessi metodi di hitler e amici.E' innegabile che "infocare la macchia" serve ad Hamas e al mossad.Invito gli Italiani PECORONI,perchè tali siamo, a riflettere anche solo 5 minuti al giorno e le cose appariranno molto più chiare e invito anche a diffidare dai tanti imbonitori che si trovano in giro per l'Italia.Grazie per avermi dato la libertà di esprimermi.Gianfranco Longo
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 09/01/09 alle 12:43 via WEB
La liberta' di scrivere cazzate, vorrai dire. Comunque prego.
 
Ciompi1378
Ciompi1378 il 13/01/09 alle 20:01 via WEB
Mamma mia, quanto odio negli ultimi interventi! Che tristezza! Aveva proprio ragione Montale: la storia non è maestra di nulla che ci riguarda. Ciao
 
 
magdalene57
magdalene57 il 13/01/09 alle 21:29 via WEB
Ha ragione Ciompi, tanto odio non porta a nulla di buono....Dovresti riflettere Ineluttabile prima di urlare il tuo odio. Non è storicamente accettabile. Le colpe, se così vogliamo chiamarle sono da dividere fra i due contendenti (e tutti quelli che ci stanno dietro e non apppaiono). la tua intransigente visione della realtà è simile a quella di tanti che emarginano, ammazzano, calpestano. permettimi di dissociarmi con orgoglio dalle tue parole. magari serve per guardare al futuro....
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 14/01/09 alle 09:48 via WEB
Cara Maggie.. spesso chi in giovane eta' odia qualcuno in nome di qualcos'altro (politica, religione, bene comune, o quello che vuoi tu) e divide accuratamente il mondo in cattivi e buoni attraverso il setaccio della rivoluzione "proletaria", si ritrova, piu' avanti negli anni (se non ha deciso nel frattempo di far fuori qualcuno sul serio, oltre a dar fuoco a fantocci e bandiere), ateo devoto ad applaudire in piazza S.Pietro e ad affiggere manifesti dove si paragona l'aborto all'omicidio.. o a sventolare, in mano, bandiere assai meno rosse di quelle sventolate in gioventu'. Magari verdi, chissa'..
Quel che non cambia e' la voglia di odiare qualcuno e di dividere il mondo in buoni e cattivi e in bianco e nero. Quella ineluttabilmente resta.
Ma non e' forse vero, dopotutto, che l'importante e' restare giovani dentro? Ciao :) *
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 14/01/09 alle 09:34 via WEB
Quando l'odio non e' diretto verso un singolo, ma verso un intero gruppo di individui, popolo etnia o nazione, allora si parla di razzismo. Chiamiamo pure le cose col loro nome. A sinistra il razzismo esiste, eccome, purtroppo. Da sempre. Ciao, Ciompi :)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

Contatta l'autore

Nickname: MacRaiser
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 61
Prov: RM
 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

monellaccio19Dott.Ficcagliam12ps12cassetta2Miele.Speziato0magdalene57iltuocognatino1acer.250MacRaisersuarez65Nikitiniaodio_via_col_ventocuorevagabondo_1962ANIMA.RIBELLE_1
 

ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 
Map IP Address

Powered byIP2Location.com

 

Contatore siti

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica o periodico, dalmomento che non viene aggiornato ad intervalli regolari. Non può essere considerato quindi prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7marzo 2001.
 

Parla con me

Twitter: MacRaiser
AIM: macraiser
MSN: macraiser@hotmail.com
Yahoo: macraiser
ICQ: 296940415
GTalk: macraisa@gmail.com

 


 

View my FriendFeed

 
Melamente assorto

SUCAR DROM

Amnesty International

 


In questo luogo non sono ammessi l'insulto o la  calunnia nei confronti di chicchessia. Tutto il resto e' libero

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


---

Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963