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ITALIA ED EUROPA CONTINUANO A FINANZIARE PUTIN, MENTRE CELEBRIAMO LA CULTURA RUSSA CONTINUAMENTE...

Post n°2161 pubblicato il 11 Novembre 2022 da massimocoppa

ITALIA ED EUROPA CONTINUANO A FINANZIARE PUTIN, MENTRE CELEBRIAMO LA CULTURA RUSSA CONTINUAMENTE...
Abbiamo dovuto, ancora una volta, aspettare l’intervento di un diplomatico ucraino per renderci conto di quanto la propaganda russa continui ad avvelenarci impercettibilmente, facendosi anche forza di sponde politiche che, in Italia, come è noto, fanno capo a Salvini, a Berlusconi ed ai Grillini.
Il console ucraino a Milano, Andrii Kartysh, ha scritto una lettera al presidente della Regione Lombardia, Fontana, al sindaco di Milano, Sala, ed al sovrintendente della Scala, Meyer, riguardo alla scelta di aprire la stagione 2022-2023 del teatro milanese con Boris Godunov di Musorgskij, vale a dire un’opera scritta da un russo, Puskin, e musicata da un altro, Musorgskij, imperniata su un dramma nazionale storico russo.
“Non è possibile”, afferma il diplomatico, “che non vi rendiate conto del momento che stiamo attraversando e del rischio di prestare la grande arte italiana alla propaganda russa. Oltre allo spettacolo della prima del 7 dicembre, in cartellone durante la stagione sono previsti diversi spettacoli di musica russa e un concerto di Anna Netrebko, che come sapete non solo è un’amica di Putin, ma non ha mai accettato di prendere le distanze da quella che loro chiamano ‘operazione speciale’, e che altro non è che l’invasione di un Paese confinante, l’Ucraina”.
Parole sante. Gli artisti russi, in realtà, hanno continuato ad esibirsi in Italia come se niente fosse, anche dalle mie parti, come denunciavo QUI, mentre all’estero sono stati giustamente boicottati. Il soprano Anna Netrebko, specialmente, è acclamata come fosse la Callas dovunque vada, con la differenza che la Callas, poverina, non appoggiava una potenza imperialista che aggredisce altri Paesi, e pare quasi stia attraversando il migliore momento di tutta la sua carriera: agli inizi di ottobre si è esibita anche al famoso teatro San Carlo di Napoli, senza che nessuna istituzione facesse un plissé.
Tutto questo accade mentre si scopre che continuiamo tutti i giorni, senza sosta, a dare soldi alla Russia, che poi li usa per bombardare i civili ucraini: il “Sole 24 Ore” di oggi denuncia due fatti gravissimi. L’Unione Europea non importa più il gas russo, ma solo quello che scorre nei tubi. Il Gnl, cioè il gas liquefatto che viene trasportato con le navi, viene ancora regolarmente acquistato: le navi russe continuano ad arrivare e scaricare in Europa. Non si sono mai fermate; anzi, le importazioni in Europa sono aumentate del 46 % dall’inizio della guerra…
Inoltre, stando alla sola Italia, importiamo dalla Russia il 75 % della ghisa che usiamo nelle nostre fonderie metallurgiche: questa materia prima, addirittura, a quanto pare non è mai stata soggetta a sanzioni.
Questo significa che le sanzioni sono inutili? Dipende. Se con esse si mira a far saltare un regime autoritario, non servono: lo dimostra la storia, dall’Italia fascista all’Iraq di Saddam Hussein, passando per l’Iran. Ma queste sanzioni anti-russe sono utili, perché mirano ad indebolire Mosca ed a far diventare troppo costoso lo sforzo bellico in Ucraina. Ma lo scopo viene parzialmente mancato, se noi da una parte togliamo soldi a Putin e da un’altra parte continuiamo a dargliene.

Nella foto: Anna Netrebko

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