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DAL PRIMO OTTOBRE SARA’ DISASTRO GAS, MA NOI PENSIAMO AD UNA STUPIDA CAMPAGNA ELETTORALE

Post n°2157 pubblicato il 21 Settembre 2022 da massimocoppa
 

DAL PRIMO OTTOBRE SARA’ DISASTRO GAS,
MA NOI PENSIAMO AD UNA STUPIDA CAMPAGNA ELETTORALE

Il governo italiano si affanna a rassicurarci che, nell’immediato, a parte la questione del costo alle stelle, di scorte di gas ne abbiamo abbastanza, in Italia, quantomeno per affrontare l’autunno e parte dell’inverno.
Per tutta l’estate si è lavorato, da brave formichine, a stoccare gas, anche utilizzando al massimo i pochi rigassificatori esistenti sul territorio nazionale.
Tuttavia, tra pochi giorni, esploderà un problema enorme: ne parla anche oggi il “Sole 24 Ore”, forse l’unico mass media che, più volte, ha lanciato l’allarme. Il primo ottobre scade il cosiddetto “anno termico”: in pratica ogni società che vende gas, anche ad utenti domestici, deve rinegoziare e contrattare l’acquisto della fornitura per l’anno successivo.
A vendere sono i colossi nazionali, come ENI ed Edison; a comprare sono i dettaglianti, vale a dire l’azienda del Comune o l’azienda privata che ci porta il gas fino a casa ed alla quale paghiamo le ormai salatissime bollette.
Quest’enorme mondo di medie e piccole imprese, che sono poi il nerbo della distribuzione, specie agli utenti domestici, difficilmente potrà ottenere gli stessi quantitativi dell’anno in scadenza perché, in generale, di gas disponibile ce n’è ora molto di meno che in passato, a causa della guerra in Ucraina, del conseguente boicottaggio europeo e della sostanziale chiusura delle forniture da parte della Russia.
Inoltre, i costi divenuti altissimi mettono molte aziende distributrici in condizioni da non poter materialmente permettersi di comprare la stessa quantità degli anni scorsi, quando fosse eventualmente disponibile, ed in ogni caso di doverla poi rivendere agli utenti finali a prezzi enormemente maggiorati.
Finora molte famiglie non si sono accorte della disastrosa situazione in cui versa il mercato del gas, perché hanno contratti firmati in passato e che garantiscono le forniture e prezzo fisso. Ma ora la pacchia sta per finire anche per loro: si troveranno a ricevere bollette altissime, come già accade da febbraio a molti di noi.
Secondo Utilitalia, la maggiore associazione italiana di imprese idriche ed energetiche (le cosiddette “utilities”), sono a concreto rischio di fallimento 70 aziende socie, tra le 450 complessive; ma secondo il “Sole 24 Ore” è una stima al ribasso, perché il giornale della Confindustria ha raccolto voci molto più pessimistiche.
In pratica potrà succedere che resteremo a casa senza gas perché il nostro fornitore, fosse anche il Comune, non ne ha ricevuto abbastanza per soddisfare tutte le utenze o non si è potuto permetterne di comprarne a sufficienza; in ogni caso riceveremo fatture altissime, casomai fossimo tra quei fortunati che finora ne erano stati risparmiati.
E mentre sta per accadere questo Armageddon energetico, perdiamo tempo in questa stupida campagna elettorale causata da elezioni anticipate susseguite ad una crisi politica inutile e deleteria, voluta da Lega e Forza Italia, con l’entusiastica adesione di Fratelli d’Italia.

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