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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

 

 
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LA MESSA DEL VESCOVO E LA FINE DEI TEMPI

Post n°2145 pubblicato il 22 Giugno 2022 da massimocoppa
 

LA MESSA DEL VESCOVO E LA FINE DEI TEMPI
Ha un sapore di religiosità medievale, apocalittica, millenaristica, la notizia che sabato prossimo, in una chiesetta nelle campagne lombarde oppresse dalla siccità, l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, con una messa speciale invocherà la pioggia salvatrice supplicando Iddio di mandarla.
Nel contempo, l’arrivo del flagello delle cavallette in Sardegna conferma quest’impressione di fine dei tempi. Una piaga biblica, che nei modi di dire popolari si affianca ad altre: “fame, peste e carestia”. La “peste” l’abbiamo avuta (il Covid), la “carestia” è in corso (tra siccità, inflazione, economie depresse e Borse impazzite a causa dell’invasione russa dell’Ucraina) e la “fame”, va da sé, ne sarà una conseguenza.
Ci manca solo l’ammonimento “Peniteziagite!”, “Fate penitenza!”, con il sottinteso seguito “Perché il Regno dei Cieli è vicino”, dell’ex dolciniano frate Salvatore del “Nome della Rosa”, per essere completi.

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