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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

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L’“AMICA GENIALE” E QUELL’ITALIA IMMAGINARIA...

Post n°2067 pubblicato il 17 Giugno 2019 da massimocoppa
 

 

L’“AMICA GENIALE” E QUELL’ITALIA IMMAGINARIA...

In queste settimane si sta girando, anche sull’isola d’Ischia, la fiction televisiva “L’amica immaginaria”, tratta dai romanzi della misteriosa Elena Ferrante.

Tra gli ingredienti del successo riscosso dalla serie anche negli Stati Uniti c’è pure che, all’estero, guardano al Meridione d’Italia immaginandolo come era negli anni Cinquanta del Novecento: una cartolina che non esiste più, nella realtà, ammesso che sia mai esistita.

Nei Comuni ischitani di Ischia, Lacco Ameno e Forio sono state ricostruite le location per le riprese, in puro stile anni Cinquanta. Specialmente il corso principale di Forio si è trasformato: i negozi hanno cambiato fisionomia esterna e sono state installate insegne d’epoca; l’arredo urbano (lampioni, infissi, fioriere ecc.) è stato modificato in stile rétro.

L’effetto complessivo è stato, a detta di tutti, bellissimo.

Naturalmente nessuno (né le amministrazioni comunali, né i commercianti) ha pensato di proporre di lasciare tutto così: eppure questa potrebbe essere un’idea vincente.

Se i privati sono così ottusi da non capire quanto sia orribile una insegna di plastica e neon in un centro storico antico, dovrebbero allora essere i Comuni, con un regolamento apposito, ad imporre l’utilizzo di materiali naturali (come il legno), artisticamente abbelliti. Che fascino quelle porte di una volta, quelle insegne dipinte a mano, quegli espositori in legno e vetro, quelle fioriere in ferro battuto… Stop alla plastica, ai materiali dozzinali, alla volgarità!

Ai turisti piace questa idea di Italia e, perbacco!, dovremmo dargliela. Ci ritroveremmo con dei centri storici ridisegnati e dotati di un nuovo fascino. Non è complicato e non comporta chissà quali spese: basterebbe volerlo. E non è nemmeno questa grande idea geniale: ci sono numerosi posti, in tutta Italia, che sono stati conservati così.

 
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