Quante notti...

Mi sembra di assistere all'antico, ma sempre attuale spettacolo del cane che si morde la coda... o forse della coda che si morde il cane...! E' un girotondo che ti avvolge in una spirale senza fine della quale però tu sei perfettamente consapevole. Eterea, evanescente, impalpabile, priva di forza gravitazionale. Tu non cammini... Saltelli muovendoti con estrema leggiadria. Eternamente in bilico tra terra e cielo, tra profano e sacro, tra inferno e paradiso...! Il tuo post è come un gustoso frutto di cui mi sfugge l'albero, una pesca senza l'osso. Dai l'impressione di essere un qualcosa di geneticamente modificato...! Ma cosa sei, un U.F.O.? Mutante (non mutande...), umorale, sfuggente, non inquadrabile mai del tutto...! Un'ombra in penombra che si muove quasi furtiva dietro le nuvole, prigioniera del suo sogno e tramite lo stesso, liberata...! Non v'è nulla che abbia una seppur minima forma di concretezza nei tuoi post. E' il tuo mondo immaginario, il tuo regno notturno, un raccontarti forse a metafore...! "Vivo sempre sulla luna... frequento i sogni e quando nessuno mi nota, scendo"... Sali e scendi, scendi e sali: Ma accattate 'nascensore, ca sparagne tutta sta fatica...! Ciononostante, pur nell'ammorbante ripetitività, si intravedono piccoli tesori di arte narrativa, frasi che forse andrebbero inserite in altri contesti, come la poesia, per esempio. 1) Cerco il cuore della notte, guardandola senza fiatare... mentre il mare consuma e lima il mio istinto di vetro; 2) mi sdraio dentro me stessa e resto in attesa della mia estate perfetta; 3) La notte è di un blu intenso... di quei blu che non aspirano alla perfezione... di quelli che ti lasciano ad un passo dalla bocca aperta... ad un passo dal Dio dei poeti, dove ogni scarabocchio è perfezione assoluta. Signori, questi tre pensieri sono stupende pennellate d'autore, tre piccole tele di lino purissimo e pregiatissimo. E mi tornando alla mente quelle parole del tuo precedente post, laddove tu hai scritto: facendo finta di non saper amare...! Secondo me, tu faje 'a scema pe' nun ghi' a' guerra...! Magari saranno in tanti/e a pendere da queste tue parole, ma io che ti sono amico davvero, ti dico il bello ed il brutto dei tuoi scritti, secondo la mia personalissima e discutibilissima opinione. Fermo restanti la stima e l'affetto che nutro nei tuoi confronti. Eu